Osservatorio delle libertà ed istituzioni religiose

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Osservatorio delle Libertà ed Istituzioni Religiose

Notizie • 8 Maggio 2009

Libri: A. Gianfreda, Il Rotary e la Chiesa Cattolica: aspetti storici e canonistici, Genova, 2008


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Anna Gianfreda

Il Rotary e la Chiesa Cattolica: aspetti storici e canonistici

Ed. Rotary International – Distretto 2030,
Genova 2008, pp. 290



Premessa

Parlare dei rapporti tra Rotary Internazionale e Chiesa Cattolica significa confrontarsi con la preziosa e dettagliata opera “Il Rotary e la Chiesa Cattolica” scritta ormai più di trent’anni fa da Omero Ranelletti che, da protagonista lucido ed attento, ha ripercorso le fasi salienti delle alterne vicende che tra luci e ombre hanno caratterizzato le relazioni e la progressiva conoscenza tra le due istituzioni.
Peraltro, la scelta di “mettere su carta” l’esperienza vissuta, per Ranelletti non è stata pacifica o scontata, ma un ponderato esito di sollecitazioni provenienti da più parti. Già nel 1969 e nel 1970, il prof. De Majo – come egli stesso racconta nell’introduzione alla terza edizione dell’opera di Ranelletti – incontrando l’avvocato a Fiuggi, faceva “presente l’importanza di render pubblica la storia dei rapporti tra Chiesa Cattolica e Rotary” e riscontrava le titubanze di Ranelletti per il quale “tale storia sarebbe stata senz’altro scritta da qualcuno; […]” ma non da lui. Le sollecitazioni che da più parti incoraggiavano Ranelletti ad intraprendere una stesura di quanto in prima persona vissuto nel processo di avvicinamento tra Rotary e Chiesa e le perplessità espresse dall’avvocato sono riscontrabili anche in due interventi pubblicati nel 1970 nella rubrica “Lettere al Direttore” della rivista “Rotary”. Nel primo, rispondendo alla curiosità di un lettore, Ubertone riferiva di aver personalmente suggerito al past-governor Omero Ranelletti di redigere una cronaca dell’intera vicenda. In tale corrispondenza interveniva lo stesso Ranelletti che nel numero del successivo settembre, confermando le premure di molti “amici rotariani di Roma” perché scrivesse “come documentazione di un passato movimentato la … lunga storia dei rapporti tra Rotary Internazionale e Chiesa Cattolica”, esprimeva i suoi dubbi sull’opportunità, la forma, l’estensione di un lavoro di tal genere.
Lo stesso Ranelletti raccontava che eguali sollecitazioni gli erano già pervenute dalla Presidenza del Rotary Internazionale, interessata a conservare nell’archivio del sodalizio, “una breve storia documentata sulle relazioni del Rotary con la S. Sede”.
Anche da parte cattolica si auspicava la redazione di una memoria sulla “verace storia del Rotary, nelle sue relazioni con la Santa Sede”; nella convinzione che la verità storica avrebbe rischiato con il passare degli anni di essere irrimediabilmente falsata, il gesuita Padre Roberto Züllig, già direttore de “La Civiltà Cattolica”, nel 1963 scrisse una lettera a Ranelletti in cui esprimeva il suo “violento (vero) desiderio di vedere stese su carta” le vicende dei rapporti tra Rotary e Chiesa cattolica.
L’esigenza di costruire un resoconto inedito ricco di riferimenti precisi e dettagliati ed il coinvolgimento di “alte personalità della Chiesa che furono partecipi dell’esame del problema” inducevano Ranelletti a considerare l’argomento di “grande impegno e delicatezza” ed animavano sentimenti “apparentemente contraddittori”, che sfociarono, tuttavia, nella decisione di impegnarsi in prima persona a ripercorrere la storia dei rapporti tra Rotary e Chiesa, con il dichiarato scopo di “rendere un servizio e al Rotary e alla Chiesa stessa”.
La parziale coincidenza tematica del presente contributo non comporta, né vuole essere, una integrazione dell’opera di Omero Ranelletti, che rimane unica e fondamentale nei contenuti e nel metodo, ma tenta di rileggere i medesimi argomenti sotto il profilo storico-giuridico, analizzando le cause delle fasi di crisi e prendendo in considerazione la natura e l’efficacia degli atti canonici rilevanti per la materia.

Indice

PREMESSA E RINGRAZIAMENTI – p. 7

CAPITOLO PRIMO – Primo periodo: dalle origini fino alla Seconda Guerra mondiale
1. Inquadramento storico-giuridico. Origini e sviluppo del Rotary Club e rapporti tra Stati e Chiesa Cattolica – p. 9
1.1. La situazione in America latina – p. 12
1.2. …ed in Europa – p. 15
2. Il Rotary nel diritto canonico universale: il codex iuris canonici del 1917 – p. 22
2.1. Il non expedit della Sacra Congregazione Consistoriale (1929) – p. 24
3. Il Rotary nel diritto canonico particolare – p. 29
4. La “questione cattolica” nei dibattiti di alcuni Club rotariani europei – p. 35
5. I nodi problematici nel contesto politico-religioso – p. 41
5.1. La morale rotariana ed il codice etico: le obiezioni di parte cattolica e i chiarimenti del Rotary – p. 42
5.2. I rapporti con la massoneria: la prospettiva cattolica e le obiezioni rotariane – p. 86
5.3. Una sintesi delle incomprensioni dall’archivio di “Civiltà Cattolica”: l’articolo di Padre Rosa mai pubblicato – p. 105
Conclusioni – p. 110

CAPITOLO SECONDO – Secondo periodo: il dopoguerra e la “crisi” del 1951
1. Inquadramento storico-giuridico. Stati, Chiesa e Rotary nel secondo dopoguerra – p. 113
2. Il Rotary nel diritto canonico universale: il decreto del S. Uffizio del 1951 – p. 122
2.1. Il Rotary e il can. 684 CIC – p. 127
2.2. L’interpretazione autentica del decreto – p. 130
3. La posizione degli episcopati locali – p. 134
4. I nodi problematici e i “retroscena” della nuova “crisi” – p. 140
4.1. Le reazioni rotariane – p. 149
4.2. Le reazioni cattoliche in Europa – p. 157
Conclusioni

CAPITOLO TERZO – Dal 1951 fino ai nostri giorni. Il Rotary e le nuove relazioni con il mondo cattolico
1. Inquadramento storico-giuridico. Il ruolo del Concilio Vaticano II nel percorso di avvicinamento tra Rotary e Chiesa – p. 167
2. L’evoluzione interpretativa dell’applicazione del can. 684 al “problema rotariano” (rinvio) – p. 177
3. I primi contatti tra gerarchia cattolica e Rotary – p. 179
4. Il consolidamento delle relazioni tra Rotary e Chiesa: i discorsi dei Pontefici al Rotary – p. 191
5. La disciplina del codice dell’ ’83 e le sue ricadute sui rapporti tra rotariani cattolici e Chiesa – p. 205
Conclusioni – p. 213

Bibliografia – p. 227-240

Documenti – Appendice – p. 241-290



Anna Gianfreda è Dottore di Ricerca in Discipline Canonistiche ed Ecclesiasticistiche ed assegnista di ricerca presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore (sede di Piacenza). È membro del segretariato di redazione della rivista “Quaderni di Diritto e Politica Ecclesiastica”. Tra le sue pubblicazioni: “Il Racial and Religious Hatred Act 2006: il dibattito parlamentare e il testo approvato”, in Quaderni di Diritto e Politica Ecclesiastica 2006/2, pagg. 407-425; “La blasphemy nell’ordinamento inglese di Common Law: problemi aperti e nuove prospettive”, in Atti del Convegno di Pisa “Religione e religioni: prospettive di tutela, tutela della libertà”, Giappichelli, 2007, pagg. 379-412; “La duplice appartenenza della «blasphemy» tra «common law» e «domestic law» della Church of England”, in Quaderni di Diritto e Politica Ecclesiastica 2008/1, pagg. 197-220; “L’abrogazione della blasphemy in Inghilterra e Galles”, in Quaderni di Diritto e Politica Ecclesiastica 2008/2, pagg. 502-520.

Argomenti: Libri