Trasmesso ai presidenti di Camera e Senato il documento elaborato dal Comitato nazionale per la bioetica “Dichiarazioni anticipate di trattamento” denominato “testamento biologico” approvato all’unanimità il 18 dicembre 2003.

Il documento introdurrà in Italia la dichiarazione anticipata di trattamento (dall’inglese living will), con la quale una persona, dotata di piena capacità di intendere e di volere, esprime la sua volontà sui trattamenti ai quali desidererebbe o non desidererebbe essere sottoposta nel caso in cui, durante una malattia o a causa di un trauma improvviso, non fosse più in grado di manifestare la propria volontà.
Il testamento biologico potrebbe trovare applicazione con specifico riferimento a trammenti medici – come ad esempio le trasfusioni di sangue per i Testimoni di Geova – in contrasto con le prescrizioni di alcune confessioni religiose.

Sul tema a breve su OLIR una pagina tematica di approfondimento delle implicazioni del documento con la libertà di coscienza e di religione.