Osservatorio delle libertà ed istituzioni religiose

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Osservatorio delle Libertà ed Istituzioni Religiose

Sentenza 02 aprile 2002, n.4627

La personalità giuridica degli enti ecclesiastici, ivi ricompresi i
capitoli, non è soggetta alle regole di cui agli art. 1 e 16 c.c.,
nè dell’art. 16 preleggi, trovando per essi applicazione la
disciplina pattizia ed eccezionale e come tale derogatoria di quella
generale di cui all’art. 29, comma 2, lett. a) del Concordato tra la
Santa Sede e l’Italia dell’11 febbraio 1929, ratificato dall’Italia
con l. 27 maggio 1929 n. 810 (secondo cui “ferma restando la
personalità giuridica degli enti ecclesiastici finora riconosciuti
dalle leggi italiane (Santa, diocesi, capitoli, seminari, parrocchie,
ecc.), tale personalità sarà riconosciuta anche alle chiese…”);
nè è onere dell’ente ecclesiastico che sia stato convenuto in
giudizio avanti al giudice italiano dare prova del proprio “status” di
persona giuridica secondo la legge italiana mediante l’esibizione
dell’atto di fondazione o di costituzione, essendo allo scopo
sufficiente che da tutti i documenti prodotti in giudizio (nel caso,
nota verbale della Segreteria di Stato Vaticana all’Ambasciata
d’Italia presso la Santa Sede; denunzia dei redditi presentata dal
Capitolo: documenti tutti attinenti alla capacità di essere parte in
giudizio, ed in quanto tali direttamente esaminabili anche dalla S.C.
di cassazione) tale “status” risulti incontestato ed incontestabile.

Sentenza 19 marzo 2002, n.3991

In materia di condizione giuridica dello straniero, le esigenze di
tutela del minore straniero che trovasi nel territorio italiano, le
quali consentono il rilascio, da parte del tribunale per i minorenni,
dell’autorizzazione, per un periodo di tempo determinato, all’ingresso
o alla permanenza del di lui familiare, ancorché nei confronti di
quest’ultima sia stata disposta l’espulsione, sono raccordate – ai
sensi dell’art. 31, comma 3, d.lg. 25 luglio 1998 n. 286 – soltanto
alla presenza di gravi motivi connessi con lo sviluppo psicofisico del
minore, in relazione alla sua età e alle sue condizioni di salute, e
non possono essere perciò riconosciute in rapporto a situazioni con
carattere di normalità o stabilità; ne consegue, pertanto, che detta
autorizzazione non può essere rilasciata al familiare per il solo
fatto che il minore, presente in Italia, sia stato inserito in un
progetto di alfabetizzazione scolastica, atteso che la scolarizzazione
del minore medesimo fino al compimento dell’istruzione obbligatoria
rappresenta una esigenza ordinaria, ricollegandosi al normale processo
educativo – formativo del minore, e non abilita perciò il nucleo
familiare di cui il minore fa parte ad ottenere un permesso di
soggiorno in deroga alla disciplina sull’immigrazione.

Sentenza 28 novembre 2001, n.15121

In tema di donazione a persone giuridiche o a enti ecclesiastici, a
norma dell’art. 782, comma 4, c.c., la dichiarazione del donante resta
ferma per un anno, ma se entro l’anno muore il donante, la sua
dichiarazione cade con il fatto stesso della morte e a nulla giova
un’autorizzazione o un’accettazione successiva giacché quest’ultima
non può incontrarsi con la dichiarazione del donante.

Sentenza 27 luglio 1993, n.8380

In caso di locazione ad uso diverso dall’abitazione stipulata come
locatore da un ente religioso, l’intenzione di questo di destinare
l’immobile locato al perseguimento delle proprie finalità
istituzionali di assistenza agli infermi, non legittima il diniego di
rinnovazione del contratto alla prima scadenza, ai sensi dell’art.
29 l. 392/78.

Sentenza 12 maggio 1993, n.5418

Con le modifiche apportate al Concordato tra lo Stato italiano e la
Santa Sede, mediante l’accordo firmato a Roma il 18 febbraio 1984, e
per effetto dell’art. 7 L. 25 marzo 1985 n. 121 di ratifica ed
esecuzione, è stata soppressa ogni ingerenza dello Stato italiano
nell’amministrazione dei beni appartenenti agli Enti ecclesiastici,
soggetta ormai esclusivamente ai controlli previsti dal diritto
canonico, salva l’applicazione delle disposizioni della legge
italiana sugli acquisti delle persone giuridiche (art. 17 delle norme
approvate dalla Commissione paritetica ratificate con L. 20 maggio
1985 n. 206), e sono quindi venute meno, con effetto immediato, le
disposizioni relative al controllo dello Stato sugli atti eccedenti
l’ordinaria amministrazione dei patrimoni beneficiati (ora
soppressi, per effetto dell’art. 28 L. 20 maggio 1985, n. 222) già
previsto dall’art. 30 del Concordato del 1929 e dagli artt. 12 e 13
L. 27 maggio 1929 n. 848 e 23 e segg. R.D. 2 dicembre 1929, n. 2262,
con la conseguenza che anche la validità dei contratti in corso deve
essere accertata secondo le nuove disposizioni (ius superveniens)
quando, trattandosi di giudizio pendente, non si sia formato giudicato
sul punto.

Sentenza 17 aprile 1993, n.4560

L’impossibilità sopravvenuta del modus (ravvisabile nella mutata
disciplina urbanistica di un fondo, donato ad un ente religioso con
l’onere di costruirvi un collegio, di modo che la destinazione
scolastica sia divenuta, in seguito all’approvazione del piano
regolatore, incompatibile con l’ubicazione del fondo, per la
vicinanza di una linea ferroviaria) ne determina l’estinzione.

Sentenza 01 marzo 1997, n.1819

Cassazione. Prima Sezione Civile. Sentenza 1 marzo 1997, n. 1819 (Senofonte; Vitrone) MOTIVI DELLA DECISIONE. Il ricorrente denuncia la violazione e la falsa applicazione dell’art. 3 della legge l° dicembre 1970, n. 898, così come modificato dalla legge 6 marzo 1987, n.74, in relazione all’art. 360, n. 3 c.p.c., si duole che la sentenza impugnata […]

Sentenza 23 marzo 2001, n.4202

Cassazione. Prima Sezione Civile. Sentenza 23 marzo 2001, n. 4202 (G. Olla; F. Felicetti) MOTIVI DELLA DECISIONE 1. Con il ricorso si denuncia la violazione degli artt. 2909 cod. civ., 324 c.p.c., 129 bis cod. civ. e 8 della legge 28 marzo 1985, n. 121. Si deduce in proposito che l’art. 8 della legge n. […]

Sentenza 19 giugno 2001, n.8312

Cassazione. Prima Sezione Civile. Sentenza 19 giugno 2001, n. 8312 MOTIVI DELLA DECISIONE Con l’unico mezzo di impugnazione il ricorrente lamenta: violazione e falsa interpretazione e/o applicazione dell’art. 8 dell’accordo in data 18/2/1984 (tra Repubblica Italiana e la Santa Sede) ratificato e reso esecutivo con la L. 25/3/1985 n. 121 e dell’art. 4 del relativo […]

Sentenza 07 aprile 2000, n.4387

Cassazione. Prima Sezione Civile. Sentenza 7 aprile 2000, n. 4387 (A. Rocchi; M.R. Morelli) MOTIVI DELLA DECISIONE 1. Secondo la M. – che svolge tali considerazioni nell’unico motivo della sua impugnazione, con cui denuncia “errata applicazione di norme di diritto” – la decisione rotale non poteva essere dichiarata efficace nel nostro ordinamento, per non essere […]