Osservatorio delle libertà ed istituzioni religiose

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Osservatorio delle Libertà ed Istituzioni Religiose

Documenti • 2 Febbraio 2004

Circolare ministeriale 10 febbraio 1997, n.99

Ministero dell’Interno – Direzione Generale degli Affari dei Culti. Circolare n. 99: “Attività Direzione generale affari dei culti”, 10 febbraio 1997.

Nel quadro della complessa ed articolata attività svolta dal Ministero dell’interno, quella della Direzione generale degli affari dei culti ha avuto sempre una considerevole importanza, in relazione anche alla nuova normativa pattizia del 1984 e alle connesse disposizioni attuative nell’ordinamento civile e canonico; alla diffusione degli interessi religiosi, grazie anche all’impianto di nuovi movimenti religiosi in ambiti territoriali investiti da processi migratori più o meno intensi; alla evoluzione giurisprudenziale; all’ accresciuto impegno nel settore dei riconoscimenti giuridici e delle autorizzazioni governative; alla creazione del Fondo edifici di culto che ha impegnato la Direzione generale nella conservazione, restauro, tutela e valorizzazione di edifici di culto di inestimabile valore storico ed artistico nonché nella oculata gestione di un rilevante patrimonio.

L’attività della Direzione generale trova ampia testimonianza nella ricchissima produzione di circolari, nel discreto ma continuo intrecciarsi di rapporti con enti ed istituzioni varie, nel coordinamento con altre Amministrazioni dello Stato, nel graduale processo di evidenziazione esterna di questa stessa attività, nello sviluppo di iniziative culturali attraverso le quali ci si propone di dare una immagine più ricca e visibile della Direzione generale.

Tutto questo e stato, è e sarà possibile per il determinante apporto delle Prefetture e dei Commissariati del Governo in genere e di alcune Prefetture in particolare, contributo che potrà augurabilmente affinarsi attivando un più fecondo rapporto collaborativo, capace di stimolare nuovi interessi e di accrescere il livello di professionalità.

In questa prospettiva potrebbe assumere un significativo rilievo la individuazione – quanto meno nell’ambito di Prefetture più impegnate nel settore dei culti – di un referente qualificato con il quale stabilire linee di collaborazione più dirette ed informali.

A quanto è dato conoscere, in molte situazioni questo referente già esiste ma ne sarebbe gradita una formale segnalazione.

Sulla base di queste segnalazioni, la Direzione generale – cogliendo anche precise indicazioni fornite in questo senso da taluni Prefetti – potrebbe promuovere – d’intesa con la Scuola superiore di formazione del Ministero – appositi, brevi seminari di studio e di approfondimento tematico nell’intento di consolidare il livello di professionalità degli operatori, raggiungere una maggiore omogeneità nell’applicazione di direttive e nella adozione di procedure, risolvere in modo uniforme eventuali problemi aperti e che meritino una particolare attenzione.

Questa prospettiva potrà contribuire a creare una mentalità di lavoro più rispondente alla natura dell’attività che, oltre ad investire aspetti di ordine giuridico – amministrativo, va sempre più caratterizzandosi per la varietà e la delicatezza dei rapporti con istituzioni esterne il cui assolvimento non può prescindere da doti di equilibrio, di tatto nonché dalla accumulazione di conoscenze specifiche non sempre presenti nella cultura e nella preparazione di base dei funzionari e degli addetti a questo settore.

Solo a titolo di esempio, si coglie l’occasione per confermare che la esigenza di una più elevata professionalità é emersa in sede di attuazione delle direttive contenute nella circolare n. 89 del 28 dicembre 1995 dall’oggetto: “Confessioni religiose diverse dalla cattolica”.

Al riguardo si esprime innanzitutto il più vivo ringraziamento per la preziosa collaborazione fornita nel corrispondere a quelle direttive. Ciò ha certamente comportato la ricerca delle modalità migliori per acquisire elementi informativi e per stabilire i più idonei contatti con movimenti e confessioni religiose.

Non vi e d’altra parte dubbio che il lavoro possa ulteriormente perfezionarsi cogliendo la delicatezza di questi rapporti e confermando la consapevolezza che occorra gestirli nel massimo rispetto delle libertà civili e religiose.

Corre l’obbligo di informare che, nella pur prudente attività svolta in attuazione delle direttive della circolare sopra richiamata, si e determinato qualche inconveniente che la Direzione generale ha avuto modo di chiarire precisando lo spirito e la finalità della circolare: queste osservazioni vanno d’altra parte doverosamente colte nell’intento di perfezionare la linea dei rapporti con una realtà meritevole di ogni migliore considerazione.

Si e certi che le SS.LL. vorranno comprendere lo spirito delle presente circolare, assolutamente coerente e in continuità con la storia della Direzione generale e, purtuttavia, proteso a rendere più qualificata e professionalmente più valida l’attività compresa nei propri compiti istituzionali.

Si confida di poter avere un cortese riscontro, con particolare riferimento ai seguenti aspetti: segnalazione del referente per le attività riconducibili alla Direzione generale; adesione alla iniziativa di seminari di approfondimento con indicazione dei possibili contenuti.