Osservatorio delle libertà ed istituzioni religiose

Olir

Osservatorio delle Libertà ed Istituzioni Religiose

Documenti • 3 Febbraio 2004

Circolare ministeriale 10 ottobre 1997, n.106

Ministero dell’Interno – Direzione Generale degli Affari dei Culti, Circolare telegrafica n. 106: “Decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29 – Programma annuale degli interventi di manutenzione sui beni mobili ed immobili di proprietà del Fondo Edifici di Culto”, 10 ottobre 1997.

Con circolare ministeriale n. 95 del 28 settembre 1996, questa Direzione Generale, in adesione ad un impostazione già delineata con precedenti direttive, ha chiesto di acquisire elementi conoscitivi ai fini della pianificazione della spesa per gli interventi di manutenzione sui beni mobili ed immobili di proprietà del Fondo edifici di culto.

Nel rammentare, pertanto, in ottemperanza alla vigente normativa, la cadenza annuale di tale richiesta, le SS.LL. sono pregate di voler segnalare i lavori la cui esecuzione sia necessaria per la conservazione e per il restauro delle chiese di proprietà, con annesse rettorie, e delle opere d’arte ivi custodite.

In considerazione che gli artt. 4 e 5 del D.P.R. 368 del 1994 individuano nel Ministero dei beni culturali ed ambientali l’amministrazione specificamente competente alla realizzazione delle opere riguardanti i beni di interesse storico-artistico, si suggerisce di acquisire quanto richiesto a mezzo delle locali Soprintendenze.

Queste ultime, a seguito di debita autorizzazione della Scrivente, provvederanno in prosieguo alla progettazione, alla stipula del contratto di affidamento dei lavori nonché alla vigilanza sulla corretta esecuzione degli stessi.

Per conseguire il miglior risultato dall’indagine anzidetta, questa Direzione ha interessato il Ministero dei beni culturali ed ambientali – Ufficio centrale per i beni ambientali, architettonici, archeologici, artistici e storici – affinché vengano sensibilizzati i dipendenti Organi periferici.

Con riguardo ai beni di proprietà non sottoposti ai vincoli della legge n. 1089 del 1939, le SS.LL. vorranno interessare gli Organi periferici del Ministero dei lavori pubblici.

Non appena in possesso dei richiesti supporti conoscitivi, la Scrivente provvederà ad indire una riunione della Commissione interministeriale cui partecipano rappresentanti degli anzidetti dicasteri, allo scopo di confrontare le linee programmatiche da attuare nel corso del prossimo anno finanziario: tale circostanza, oltre a consentire una integrazione della azione amministrativa, esclude la possibilità che sullo stesso bene si sovrappongono interventi di varia o analoga natura o finanziati da altri enti.

Attesa, infatti, la diversa competenza delle varie Soprintendenze potrebbe accadere che un intervento di restauro all’interno di un edificio sacro sia vanificato dalla mancata e prioritaria esecuzione di un intervento sulla struttura portante dell’immobile.

Nel far presente che gli stanziamenti che saranno iscritti in bilancio saranno quantificati in relazione alle esigenze che saranno rappresentate dalle SS.LL., compatibilmente con le entrate, si indicano i capitoli di spesa da prendersi in riferimento:

152 – Manutenzione, riparazione, miglioramento ed adattamento di fabbricati, di fondi rustici e comunque di beni immobili del F.e.c.;

154 – Spese per l’installazione e la manutenzione di impianti di antifurto, antincendio e parafulmine;

171 – Manutenzione, restauro di immobili, opere d’arte ed arredi di proprietà del F.e.c.;

503 – Restauri e miglioramenti di edifici di culto e di immobili di proprietà del F.e.c

Tanto premesso, e indispensabile che le SS.LL. svolgano il compito loro attribuito dall’art. 57 della L. 20/5/1985 n. 222, coordinando le istanze delle parti interessate ed individuando le priorità.

Infatti, in mancanza di tali presupposti, i finanziamenti potrebbero essere erogati “a pioggia”, sulla base delle segnalazioni provenienti dai Rettori delle chiese, i quali spesso interessano direttamente gli Organi tecnici per lavori urgenti o di somma urgenza, ma che per loro natura non sono risolutivi dello stato di degrado dell’immobile.

A tal fine, si suggerisce, parallelamente all’iniziativa di questa Direzione generale, l’indizione di conferenze di servizi.