Osservatorio delle libertà ed istituzioni religiose

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Osservatorio delle Libertà ed Istituzioni Religiose

Documenti • 9 Luglio 2004

Interrogazione 09 aprile 2003, n.E-1417

Parlamento europeo. Interrogazione scritta E-1417 di Bob van den Bos e altri alla Commissione: “Situazione delle minoranze religiose nello Gujarat, India”, 9 aprile 2003.

Da alcuni anni, l’India si vede confrontata con un crescente integralismo indù che si esprime in un aumento della violenza nei confronti delle minoranze religiose.
Nella primavera del 2002, nello Stato federato indiano del Gujarat è avvenuto un massacro di circa 2.000 musulmani. Sia Amnesty International che Human Rights Watch hanno recentemente fatto sapere che i colpevoli del massacro sono rimasti impuniti e che viene fornito scarsissimo sostegno alle vittime da parte del governo indiano. Human Rights Watch afferma, inoltre, che il massacro era stato programmato già in precedenza ed è stato eseguito con “partecipazione e avvallo da parte delle autorità pubblica su ampia scala” e che attualmente si può parlare di una “ghettizzazione” della comunità musulmana. Alcune organizzazioni di estremisti indù indicano a diverse riprese che “Gujarat” potrebbe ripetersi.
Inoltre, vi sono atti di violenza perpetrati contro i cristiani e la “legge anti-conversione”, approvata il 26 marzo 2003, desta motivo di preoccupazione per la libertà e la sicurezza di questa e di altre minoranze religiose.
1. E’ la Commissione disposta a sospendere gli aiuti bilaterali allo sviluppo concessi al Gujarat fino a quando non emerga chiaramente che i colpevoli del massacro siano stati puniti, che le vittime siano state risarcite e che sia stata messa fine al processo di emarginazione delle minoranze cristiane e musulmane e, contestualmente, che si attuino le raccomandazioni della Commissione nazionale indiana per i diritti dell’uomo, di Amnesty International e di Human Rights Watch? In caso negativo, può comunicarci per quale motivo?
2. In che maniera e quando ha la Commissione dato seguito e/o intende, in un dialogo con il governo indiano, dar seguito alle serie preoccupazioni espresse dall’Unione europea nell’aprile e nel maggio dello scorso anno relativamente alla situazione nello Gujarat?
3. Quali raccomandazioni può la Commissione dare alle imprese registrate nell’Unione europea che sono attive nello Gujarat per evitare che, nella situazione attuale, si contribuisca alla discriminazione delle minoranze religiose e non?

Risposta dell’On.le Patten a nome della Commissione, 15 maggio 2003.

The Commission is aware of the communal tensions in Gujarat and understands the Honourable Members’ concern. The Commission fully agrees that the perpetrators of the crimes in Gujarat should be brought to justice, the victims rehabilitated, and the rights of religious minorities protected.
The Union respects and promotes the principles laid down in the Universal Declaration on Human Rights. The Co-operation Agreement between the Community and the Republic of India sets out inter alia that respect for human rights and democratic principles is an essential element of this agreement.
It is, therefore, according to these principles that the Community-India development co-operation is implemented, and the Community development programme in Gujarat is no exception.
Most of the Community bilateral development aid to Gujarat is channelled through non-governmental organisations (NGOs). Of the € 93 million that the Commission pledged to Gujarat as a response to the 2001 earthquake, only € 40 million has been channelled through the Government of Gujarat. This sum is explicitly dedicated to rebuilding hospitals damaged by the earthquake, and the Commission monitors the implementation of this programme very closely.
The Union has acted to the serious situation in Gujarat in a number of ways, including the provision of a relief package for the victims through its humanitarian aid office (ECHO).
Furthermore, the Union has agreed to deal with all matters concerning democracy and human rights in India through its regular, on-going constructive dialogue with the Indian Government.