Osservatorio delle libertà ed istituzioni religiose

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Osservatorio delle Libertà ed Istituzioni Religiose

Documenti • 6 Luglio 2004

Interrogazione 10 giugno 2003, n.E-2041

Parlamento europeo. Interrogazione scritta E-2041/03 di Maurizio Turco (NI) alla Commissione: “Violazione della libertà religiosa in Russia attraverso gli accordi esclusivi di cooperazione con la chiesa ortodossa russa”, 10 giugno 2003.

Considerato che:
– la Costituzione del 1993 proclama che la Russia è uno Stato secolare in cui non vi è alcuna religione di Stato e in cui tutte le organizzazione religiose sono separate dallo Stato e uguali dinanzi alla legge;
– la legge federale sulla religione del 1997 stabilisce che le organizzazioni religiose non possono svolgere la funzione di istituzioni dello Stato né possono accompagnare le attività degli organi governativi con cerimonie religiose;
e visti gli accordi di cooperazione conclusi tra la chiesa ortodossa russa:
– con il Ministero della difesa, nel 1997, al fine di “lavorare insieme per far rivivere le tradizioni ortodosse dell’esercito e della marina russe”;
– con il Ministero dell’educazione, nell’agosto 1999, al fine di “educare le giovani generazioni “nello spirito di alti valori morali” (in particolare si ricordano i numerosi tentativi della chiesa ortodossa russa di incrementare la propria influenza all’interno del sistema educativo russo);
– con il Ministero della sanità e con il ministero degli affari esteri, rispettivamente il 5 e 6 marzo 2003;
– con numerose amministrazioni locali russe,
e considerato che il costante incremento degli accordi concordatari tra la chiesa ortodossa russa e vari organi dello Stato, sia a livello federale che locale, ha conferito a tale chiesa un potere eccezionale e discriminatorio nei confronti delle altre confessioni religiose , consentendole uno speciale accesso, in via esclusiva, a prigioni, esercito, scuole ed ospedali;
può dire la Commissione:
– se è a conoscenza degli accordi di cooperazione citati tra la chiesa ortodossa russa e lo Stato russo che discriminano le altre confessioni religiose;
– quali iniziative intende prendere affinché sia ripristinata la libertà religiosa in Russia, così come previsto dalla stessa Costituzione e dalla legge federale sulla religione?

Risposta dell’On.le Patten in nome della Commissione, 16 luglio 2003.

La Commissione è consapevole delle difficoltà che incontrano i gruppi religiosi in Russia.
Poiché il pieno rispetto dei diritti dell’uomo fa parte del nucleo di valori fondamentali su cui si basa il partenariato tra l’EU e la Russia, la Commissione, nell’ambito del dialogo politico, ricorda frequentemente alla Russia la necessità di assicurarne il pieno rispetto.
La Commissione continuerà a fare pressione sulle autorità russe perché siano applicate le principali convenzioni internazionali ed europee in materia di diritti dell’uomo ratificate dalla Russia, nelle quali si fa riferimento anche alla libertà di religione e di credo. Pare infatti che talune disposizioni concedano alla chiesa ortodossa russa una condizione di privilegio rispetto ad altre religioni, il che sarebbe incompatibile con il principio della neutralità dello Stato nei confronti delle istituzioni religiose. Oltre a ciò va ricordato che la Russia è un paese prioritario ai sensi dell’iniziativa europea per la democrazia ed i diritti dell’uomo, programma della Commissione che mira, tra l’altro, alla promozione dei diritti dell’uomo.