Osservatorio delle libertà ed istituzioni religiose

Olir

Osservatorio delle Libertà ed Istituzioni Religiose

Documenti • 25 Luglio 2005

Legge regionale 02 marzo 1998, n.2

Legge regionale 2 marzo 1998, n. 2: “Interventi a sostegno dei diritti degli immigrati”.

(da “Bollettino Ufficiale della regione Marche” n. 23 del 12 marzo 1998)

CAPO I – Principi generali

ARTICOLO 1
(Finalità)

1. La Regione, in attuazione delle finalità fissate dallo Statuto, in armonia con la normativa comunitaria e con le leggi dello Stato, nonché con i principi e le libertà sanciti dalla Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo, promuove iniziative rivolte a garantire agli immigrati, provenienti dai paesi non appartenenti all’Unione Europea, ed alle loro famiglie, condizioni di uguaglianza con i cittadini italiani nel godimento dei diritti civili e a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che ne impediscono il pieno inserimento nel territorio marchigiano.
2. A tal fine la Regione attua e sostiene iniziative volte ad assicurare:
a) la tutela del diritto al lavoro, allo studio, alla formazione professionale, all’abitazione, alle prestazioni sociali e sanitarie;
b) il superamento delle difficoltà sociali, culturali ed economiche anche attraverso forme di sostegno dell’associazionismo;
c) il mantenimento dei legami con la terra d’origine, valorizzandone il patrimonio linguistico, culturale e religioso;
d) lo studio e la ricerca sul fenomeno migratorio;
e) il rientro nei paesi di provenienza;
f) l’effettivo e paritario godimento dei diritti civili;
g) lo sviluppo di processi di educazione interculturale che rispondano ai bisogni di informazione e conoscenza tra cittadini italiani e stranieri per la migliore convivenza tra loro.

(Omissis)

ARTICOLO 5
(Compiti della Consulta)

1. La Consulta regionale degli immigrati esprime pareri in ordine:
a) alle iniziative ed agli interventi regionali in materia di immigrazione, nell’ambito dei piani e dei programmi in materia socio-sanitaria, orientamento professionale, formazione professionale, diritto allo studio, educazione permanente, edilizia residenziale pubblica;
b) al programma triennale regionale degli interventi di cui all’articolo 6;
c) al piano annuale regionale degli interventi di cui all’articolo 7;
d) ad ogni altro argomento sottopostole dai competenti organi della Regione.
2. La Consulta regionale degli immigrati, di concerto con gli enti locali interessati, formula proposte riguardanti:
a) gli studi, le ricerche e le indagini sul fenomeno migratorio;
b) gli incontri e le iniziative concernenti il fenomeno migratorio anche in collaborazione con analoghe consulte di altre Regioni, con il Governo, con gli organismi comunitari, con gli enti locali, con le associazioni;
c) l’adeguamento di leggi e provvedimenti regionali sulla questione immigrazione;
d) le iniziative e i provvedimenti della Regione e degli enti locali volti a garantire i diritti degli immigrati in campo sociale, culturale, scolastico, sanitario, abitativo, economico e religioso;
e) la Conferenza sull’immigrazione di cui all’articolo 8.

(Omissis)

ARTICOLO 10
(Integrazione, tutela culturale e interculturalità)

1. La Regione riconosce e favorisce l’integrazione degli immigrati stranieri nella comunità marchigiana, per tutelare la loro identità culturale e valorizzare il loro patrimonio d’origine.
2. A tal fine promuove e sostiene, in collaborazione con le autorità scolastiche, con gli enti locali e con le associazioni iscritte al registro:
a) corsi di lingua e di cultura italiana finalizzati anche all’inserimento nelle scuole dell’obbligo;
b) insegnamenti integrativi nella lingua e cultura d’origine, in particolare nella scuola dell’obbligo, mediante l’impiego di insegnanti di lingua madre;
c) iniziative e progetti di educazione interculturale nella scuola e nel territorio;
d) corsi formativi rivolti principalmente agli insegnanti ed agli operatori degli enti locali che sono a contatto quotidiano con gli immigrati;
e) iniziative sociali ricreative volte a promuovere l’espressione, la conoscenza e l’integrazione delle diverse culture ed a favorire un clima di reciproca comprensione per prevenire fenomeni di discriminazione ed intolleranza razziale e di xenofobia.

(Omissis)