Osservatorio delle libertà ed istituzioni religiose

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Osservatorio delle Libertà ed Istituzioni Religiose

Documenti • 12 Marzo 2009

Protocollo di intesa 10 marzo 2009

Protocollo d’intesa tra la Regione Marche e la Conferenza Episcopale delle Marche per la salvaguardia e la valorizzazione dei beni culturali compresi musei, archivi, biblioteche appartenenti ad enti ed istituzioni ecclesiastiche, 10 marzo 2009

PREMESSO E CONSIDERATO

– che la Regione Marche e la Conferenza Episcopale delle Marche, con la sottoscrizione de1 presente protocollo d’intesa, esprimono la propria adesione all’istituzione di una sede permanente di confronto bilaterale e si impegnano al rispetto delle regole contenute nel presente atto;

– che le procedure del confronto bilaterale sono finalizzate all’individuazione degli obiettivi e delle linee d’intervento necessarie per la loro realizzazione, nel rispetto della distinzione dei ruoli e delle competenze dei soggetti coinvolti;

– che con tali procedure si realizza il confronto istituzionale sulle linee strategiche di intervento nella materia di interesse congiunto della Regione Marche e della Conferenza Episcopale delle Marche;

– che in data 26 gennaio 2005 è stata siglata la “intesa tra il Ministro per i beni e le attività culturali e il Presidente della Conferenza Episcopale italiana alla tutela dei beni culturali di interesse religioso appartenenti a enti e istituzioni ecclesiastiche” resa esecutiva nell’ordinamento dello Stato con il decreto del Presidente della Repubblica n. 78 del 4/2/2005 (pubbl. in G.U. in data 5/5/2005 n. 103) e nell’ordinamento della Chiesa con il decreto del Presidente della Conferenza Episcopale Italiana n. 88/05 del 31/01/2005, le cui disposizioni costituiscono indirizzo per le intese stipulate tra le regioni e gli enti ecclesiastici;

– che è necessario aggiornare la precedente intesa tra la Regione Marche e la Conferenza Episcopale Marchigiana per la salvaguardia e la valorizzazione dei beni culturali appartenenti a enti ed istituzioni ecclesiastiche, sottoscritta dalle parti in data 18 ottobre 1999, tenendo conto delle modifiche alla legislazione dello Stato italiano successivamente intervenute e, in particolare, di quanto disposto dal decreto legislativo n. 42 del 22 gennaio 2004, recante il Codice dei beni culturali e del paesaggio e dalla legge costituzionale n. 3 del 18 ottobre 2001, recante modifiche al Titolo V della parte seconda della Costituzione;

– che la Regione Marche, ai sensi dell’art. 5 comma 3 del suo Statuto approvato con legge statutaria 8 marzo 2005 n. 1 e pubblicato nel BUR Edizione Speciale n. 1 del 15 marzo 2005, salvaguarda e valorizza il patrimonio storico, artistico e archeologico, favorendone la conservazione, la conoscenza, l’utilizzazione e la fruizione pubblica;

– che la Conferenza Episcopale delle Marche è l’organo di governo collegiale della Regione Ecclesiastica Marche, ente ecclesiastico civilmente riconosciuto rappresentato come da statuto dal Presidente della Conferenza Episcopale delle Marche;

– che la Conferenza Episcopale delle Marche è l’organo di riunione dei Vescovi ordinari delle tredici Diocesi della Conferenza Episcopale delle Marche e, come tale, è dotata di rappresentanza degli interessi relativi ai beni culturali ecclesiastici degli enti ed istituzioni ecclesiastiche della Regione;

– che il Vescovo della Diocesi di San Marino-Montefeltro, pur facendo parte della Regione Ecclesiastica dell’Emilia Romagna, ha dato mandato alla Conferenza Episcopale delle Marche di rappresentarlo ai fini della stipula e della sua successiva attuazione del presente protocollo per quanto attiene al territorio della sua Diocesi appartenente alla Regione Marche;
– che i Beni Culturali di proprietà di Enti ed Istituzioni Ecclesiastiche formano il più ampio e consistente patrimonio storico-culturale presente sul territorio regionale;

– che appare opportuno un intervento coordinato tra governo regionale e provinciale, enti locali, autorità ecclesiastica, allo scopo di ottimizzare gli interventi tesi alla salvaguardia ed alla valorizzazione dei beni culturali appartenenti a enti e istituzioni ecclesiastiche delle Marche;

TUTTO CIÒ PREMESSO

e nel pieno rispetto della legislazione vigente e delle competenze degli Organi Periferici del Ministero per i Beni e le Attività Culturali in materia di tutela

TRA

La Conferenza Episcopale delle Marche, organo di governo collegiale della Regione Ecclesiastica Marche, rappresentata dal Presidente della Conferenza Episcopale delle Marche S.E. Rev.ma Mons. Luigi Conti

E

La Regione Marche, rappresentata dal Presidente della Giunta regionale Dott. Gian Mario Spacca autorizzato alla firma del presente atto in forza di DGR n. 107 del 2/2/2009

SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE

Art. 1

La Regione Marche partecipa con la Conferenza Episcopale delle Marche nell’ambito delle proprie competenze e fatte salve le esigenze di culto, alla salvaguardia e alla valorizzazione del patrimonio culturale ecclesiastico, mobile e immobile, in attuazione della legislazione regionale di settore e di ogni altra normativa applicabile a tal fine.
L’azione congiunta volgerà alla tutela, recupero, inventariazione, catalogazione, valorizzazione, fruizione e incremento dei beni culturali mobili e immobili, compresi gli archivi, le biblioteche, i musei e le raccolte d’arte sacra.
Per il perseguimento degli obiettivi comuni, la Conferenza Episcopale delle Marche e la Regione Marche promuovono altresì accordi e programmi con gli Organi periferici del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, nonché con Province, Comuni ed Enti locali.

Art. 2

Per assicurare una più efficace collaborazione, per la definizione di programmi e progetti, per l’armonizzazione degli interventi e l’individuazione delle risorse, nonché per esaminare temi e problematiche di comune interesse, con il presente Protocollo d’Intesa è istituita una Commissione paritetica, così composta:
– Presidente della Regione Marche o suo delegato;
– Presidente della Conferenza Episcopale Marchigiana o suo delegato;
– 4 membri designati dalla Regione Marche;
– 4 membri designati dalla Conferenza Episcopale Marchigiana.
La Commissione è presieduta dal Presidente della Regione Marche e dal Presidente della Conferenza Episcopale Marchigiana, o loro delegati, alternativamente per un anno ciascuno e resta in carica per la durata della legislatura regionale.
La Commissione viene convocata da uno dei Presidenti almeno tre volte l’anno.
Ai Presidente di turno in occasione di eventuali votazioni vengono attribuiti due voti.
Ai lavori della Commissione possono essere invitati esperti esterni, a richiesta di uno dei due Presidenti.
La Commissione, che sarà coadiuvata da una Segreteria, opera anche per:
a) l’attuazione e la valorizzazione di itinerari religiosi, la promozione di celebrazioni e manifestazioni particolari dirette alla valorizzazione dei beni culturali ecclesiastici;
b) l’organizzazione di corsi di formazione e di aggiornamento per volontari che gratuitamente possano coadiuvare fedeli e visitatori nel comprendere i significati culturali e religiosi dei beni culturali appartenenti ad enti ed istituzioni ecclesiastiche in particolare nella visita di chiese e delle opere d’arte e fede in esse contenute.

Art. 3

I provvedimenti amministrativi da adottarsi da parte della Regione Marche che abbiano per oggetto i beni culturali appartenenti ad enti o istituzioni ecclesiastiche sono assunti previo accordo con la Conferenza Episcopale delle Marche.
Le forme, i modi ed i tempi degli interventi vengono concordati, tra la Regione Marche e la Conferenza Episcopale Marchigiana sulla base di programmi annuali e pluriennali, che debbono essere concordati, nel rispetto della vigente normativa, nell’ambito della Commissione Paritetica eventualmente allargata alla partecipazione dei corrispondenti organi ecclesiastici.
Nelle riunioni della Commissione Paritetica, gli organi della Regione informano gli organi ecclesiastici degli interventi che intendono intraprendere per i beni culturali appartenenti a enti e istituzioni ecclesiastiche e acquisiscono da loro le eventuali proposte e valutazioni in ordine alle esigenze di carattere pastorale, di culto o religioso. Nelle medesime riunioni gli organi ecclesiastici informano gli organi regionali circa gli interventi che a loro volta intendono intraprendere.
La Commissione svolge inoltre azione di vigilanza sull’attuazione dei programmi e dei p ani di intervento.

Art. 4

Le parti convengono di svolgere, ciascuna per la sfera di propria competenza, un’azione di promozione tra gli organi regionali e le Diocesi per la realizzazione dei piani locali di intervento e di valorizzazione dei beni culturali, nel pieno rispetto delle esigenze di culto.

Art. 5

La Regione Marche partecipa al finanziamento di progetti con le risorse indicate nelle leggi di settore e promuove altresì la partecipazione finanziaria delle Province, dei Comuni e di altri soggetti pubblici o privati.

Art. 6

Al fine di armonizzare l’applicazione della normativa statale e canonica, la Regione Marche e la Conferenza Episcopale delle Marche concordano sui principi enunciati nel presente articolo.

1 L’inventariazione e la catalogazione dei beni culturali mobili e immobili costituiscono il fondamento conoscitivo di ogni successivo intervento teso alla conservazione e corretta valorizzazione degli stessi. A tal fine, la Conferenza Episcopale delle Marche collabora all’attività di catalogazione di tali beni curata dalla Regione Marche, e a sua volta la Regione assicura il sostegno all’attività di inventariazione promossa dalla Conferenza Episcopale delle Marche; le parti garantiranno il reciproco accesso alle relative banche dati secondo modalità da concordarsi. Per l’attuazione delle forme di collaborazione previste nel presente comma, dovranno essere stipulati appositi accordi.
2. Gli interventi di conservazione promossi dalla Regione Marche sui beni culturali appartenenti ad enti e istituzioni ecclesiastiche sono programmati ed eseguiti nel rispetto della normativa vigente, previo accordo con la Conferenza Episcopale delle Marche, in sede di commissione paritetica.
3. La sicurezza dei beni culturali di cui all’art. 1 riveste primaria importanza. A tal fine, la Regione Marche e la Conferenza Episcopale delle Marche assicurano, secondo le rispettive competenze e disponibilità finanziarie, adeguate misure di sicurezza, con particolare riguardo agli edifici aperti al culto e ai beni maggiormente esposti al rischio di furti, di degrado e di abbandono.
4. L’accesso e la visita ai beni culturali di cui all’art. 1 sono garantiti ove si tratti di edifici aperti al culto o di beni mobili collocati in detti edifici. Nel caso di edifici non aperti al culto le modalità vanno concordate di volta in volta. L’accesso e la visita sono consentiti nel rispetto delle esigenze di carattere religioso. A tal fine possono essere definiti, mediante specifici accordi, orari, percorsi e modalità di visita in detti edifici.

Art. 7

La Conferenza Episcopale delle Marche collabora nella realizzazione di iniziative istituzionali a fini culturali e realizzate dalla Regione Marche; la richiesta di prestito per mostre avente ad oggetto i beni culturali di cui all’art. 1 è formulata in conformità alle disposizioni procedurali fissate dalla normativa canonica ed in particolare da quanto stabilito dalle “Norme i per il prestito e la riproduzione dei beni culturali di proprietà ecclesiastica” della Conferenza Episcopale delle Marche in data 03 marzo 1999. Il prestito dei medesimi beni è autorizzato nel rispetto della normativa canonica e civile vigente in materia.

Art. 8

Le norme della presente Intesa entrano in vigore in pari data:

1. nell’ordinamento della Regione Marche, con la pubblicazione dell’Intesa nel Bollettino
Ufficiale della Regione (BUR);
2. nell’ordinamento della Chiesa, con la pubblicazione dell’Intesa nel Notiziario della Conferenza Episcopale Marchigiana.

Art. 9

Le modalità relazionali stabilite dal Presente Protocollo possono essere utilizzate anche per altri argomenti di interesse comune per la Regione Marche e la Conferenza Episcopale delle Marche.
Qualsiasi modifica, aggiunta o deroga al presente Protocollo d’Intesa dovrà essere concordata tra le parti per iscritto.

Conferenza Episcopale delle Marche
S.E. Mons. Luigi Conti
Presidente della Conferenza Episcopale delle Marche

Regione Marche
Dr. Gian Mario Spacca
Presidente della Regione