Osservatorio delle libertà ed istituzioni religiose

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Osservatorio delle Libertà ed Istituzioni Religiose

Documenti • 14 Ottobre 2003

Sentenza 26 aprile 1994

Corte d’Appello di Roma. Sentenza 26 aprile 1994.

(Specchio; Camelo)

Motivi della decisione

(omissis)

Rileva, peraltro, la Corte che nella sentenza delibanda è stato statuito: “la sig.ra potrà unirsi in matrimonio con qualsiasi uomo tranne che con persona portante il cognome Cohen dopo novantadue giorni dalla data della consegna dell’atto di divorzio (ghet) alla stessa”.

Orbene tale capo della sentenza è in contrasto con l’ordine pubblico interno italiano, dato che nel nostro ordinamento non è ammessa alcuna limitazione, dopo la dichiarazione di divorzio, in ordine alla data di un nuovo matrimonio, nella scelta del futuro coniuge e tanto meno in relazione al cognome portato da quest’ultimo.

Consegue, da quanto sopra, che la deliberazione della sentenza di cui in narrativa, potrà essere pronunciata con esclusione della disposizione innanzi trascritta.

(omissis)