Osservatorio delle libertà ed istituzioni religiose

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Osservatorio delle Libertà ed Istituzioni Religiose

Decreto ministeriale 05 aprile 2007

Ministero dell’Università e della Ricerca. Decreto 5 Aprile 2007: “Modifica del decreto 25 novembre 2005, recante “Definizione della classe del corso di laurea magistrale in giurisprudenza”. (da Gazzetta Ufficiale – Serie Generale n. 222 del 24 settembre 2007) IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA Visto l’art. 17, comma 95, della legge 15 maggio 1997, n. […]

Ordinanza 31 ottobre 2006, n.5734

Va sospesa la sentenza TAR Lazio n. 9455/2006, che annulla il D.M. 25
novembre 2005, recante la “Definizione della classe del corso di
laurea magistrale in giurisprudenza”, giacché, comparativamente ed in
assenza di un nocumento nella sfera economica e nello status degli
appellati, deve darsi prevalenza all’interesse di rilievo pubblico
consistente nel regolare avvio dei corsi universitari per l’anno
accademico 2006/07 e nella strutturazione degli stessi secondo
puntuali parametri di riferimento.

Ordinanza 31 ottobre 2006, n.5720

Va sospesa la sentenza TAR Lazio n. 9455/2006, che annulla il D.M. 25
novembre 2005, recante la “Definizione della classe del corso di
laurea magistrale in giurisprudenza”, giacché, comparativamente ed in
assenza di un nocumento nella sfera economica e nello status degli
appellati, deve darsi prevalenza all’interesse di rilievo pubblico
consistente nel regolare avvio dei corsi universitari per l’anno
accademico 2006/07 e nella strutturazione degli stessi secondo
puntuali parametri di riferimento.

Sentenza 09 giugno 2006, n.3451

Deve escludersi che il provvedimento rettorale di nomina possa essere
considerato come atto meramente esecutivo della delibera di chiamata
in ruolo a professore ordinario da parte della Facoltà. È infatti
palese che, con tale delibera, la Facoltà esprime la volontà di
avvalersi della prestazione del docente, avendone verificato
positivamente i requisiti scientifici e didattici, ma per la
costituzione del rapporto non può mancare l’accertamento delle
ulteriori condizioni concernenti la possibilità di inquadramento nei
ruoli del personale docente universitario, anche in relazione alle
disponibilità finanziarie. A questa finalità corrisponde la
determinazione rettorale che dunque concorre, in stretta concessione
con la delibera della Facoltà, alla produzione degli effetti
costitutivi del rapporto e non può essere qualificata come atto
meramente esecutivo. Gli effetti dell’inquadramento a professore
ordinario, pertanto, non possono che decorrere dal momento in cui il
Rettore, a completamento della fattispecie procedimentale, adotta il
decreto rettorale di nomina avendo riscontrato la sussistenza di tutte
le condizioni, soggettive ed oggettive, che consentono l’assunzione
del docente.

Sentenza 26 settembre 2006, n.9455

E’ illegittimo il D.M. 25 novembre 2005, avente ad oggetto la
“Definizione della classe del corso di laurea magistrale in
giurisprudenza”, posto che il sistema introdotto dal legislatore, con
l’art. 17, comma 95, della L. n. 127/1997, attribuisce un importante
rilievo al contributo dei singoli Atenei nella definizione del propri
ordinamenti didattici, stabilendo che l’ordinamento degli studi dei
corsi di diploma di laurea è disciplinato dagli stessi in conformità
a criteri generali definiti da decreti del Ministero. L’apporto
delle singole Università diviene infatti del tutto marginale, ove vi
sia – come nel caso di specie – una disciplina ministeriale
estremamente dettagliata che elenca le materie e la loro valenza in
termini di credito formativo.

Sentenza 08 settembre 2006, n.5220

Integra valutazione di merito, riservata alla P.A. procedente, il
giudizio circa la considerabilità a fini concorsuali di una
pubblicazione scientifica ancora in corso di stampa alla scadenza del
termine finale fissato dal bando. Per quanto concerne, invece, la
valutazione delle prove scritte, deve rilevarsi che, nelle procedure
concorsuali indette per la copertura di posti di pubblico impiego, la
regola dell’anonimato degli elaborati non può essere intesa in modo
tassativo ed assoluto, tale da comportare l’invalidità delle prove
ogni volta che sussista un’astratta possibilità di riconoscimento;
occorre, invece, l’esistenza di elementi atti a comprovare in modo
inequivoco l’intenzione del concorrente di rendere riconoscibile il
proprio elaborato.

Sentenza 14 luglio 2006, n.4506

Ai fini della procedura concorsuale relativa la copertura di un posto
di professore universitario di II fascia è illegittima la valutazione
dell’opera monografica non rispettosa dei canoni di legge in tema di
formalità di pubblicazione e non tempestivamente prodotta (Nel caso
di specie, il giudizio di idoneità alla ricerca scientifica era stato
espresso alla stregua della valutazione non della prima versione della
monografia, l’unica per la quale erano state espletate le formalità
di deposito prescritte dall’art. 1 del D.Lgs. 31 agosto 1945, n.
660, e neanche solo della seconda, bensì solo – o quanto meno anche –
della terza versione priva di data e articolata in quattro capitoli,
irritualmente e tardivamente inviata ai singoli commissari).

Decreto legislativo 06 aprile 2006, n.164

Governo. Decreto legislativo 6 aprile 2006, n. 164: “Riordino della disciplina del reclutamento dei professori universitari, a norma dell’articolo 1, comma 5 della legge 4 novembre 2005, n. 230”. (da “Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana” 3 maggio 2006, n. 101) Art. 1. Definizioni 1. Ai sensi del presente decreto legislativo si intende: a) per Ministro […]

Decreto ministeriale 25 novembre 2005

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Decreto 25 novembre 2005: “Definizione della classe del corso di laurea magistrale in giurisprudenza”. (da “Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana” n. 293 del 17 dicembre 2005). IL MINISTRO DELL’ISTRUZIONE DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA Visto l’art. 17, comma 95, della legge 15 maggio 1997, n. 127, e successive modificazioni e […]