Osservatorio delle libertà ed istituzioni religiose

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Osservatorio delle Libertà ed Istituzioni Religiose

Sentenza 10 giugno 2011, n.12738

La tutela di interessi riguardanti la costituzione di un rapporto –
quello matrimoniale – oggetto di rilievo e tutela costituzionale, in
quanto incidente in maniera particolare sulla vita della persona e su
istituti e rapporti costituzionalmente rilevanti” (Cass. n.
3339/2003), impongono alla Corte d’appello di verificare, rendendone
conto con adeguata motivazione, se il coniuge che abbia apposto la
condizione al matrimonio, abbia anche reso partecipe l’altro coniuge
del suo contenuto effettivo, se cioè – nel caso di specie – egli
volendo effettivamente subordinare il vincolo matrimoniale ed il suo
mantenimento alla fissazione della residenza coniugale nel luogo da
lui prescelto, abbia espresso questa sua precisa volontà alla moglie,
o quanto meno le abbia consentito la percezione di tale riserva con
fatti concludenti, dai quali fosse univocamente desumibile con
ordinaria diligenza.

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Per approfondire in OLIR.it
Corte di Cassazione. Prima Sezione Civile, Sentenza 6 marzo 2003, n.
3339 [https://www.olir.it/documenti/?documento=1331]

Circolare ministeriale 05 gennaio 2011, n.1

Circolare ministeriale 5 gennaio 2011, n. 1: "Pubblicazioni di matrimonio e affissioni relative alle istanze di modifica del nome o del cognome da parte delle amministrazioni comunali sui propri siti informatici. Circolari n. 29 del 15 dicembre 2009, n.1 del 13 gennaio 2010 e n.18 del 10 giugno 2010". Ministero dell’Interno Dipartimento per gli Affari […]

Legge 05 febbraio 1992, n.91

Legge 5 febbraio 1992 n. 91: "Nuove norme sulla cittadinanza". (1) Pubblicata nella Gazz. Uff. 15 febbraio 1992, n. 38. (2) Per il regolamento di esecuzione, vedi il D.P.R. 12 ottobre 1993, n. 572. art. 1. 1. È cittadino per nascita: a) il figlio di padre o di madre cittadini; b) chi è nato nel […]

Sentenza 28 gennaio 2010, n.183

Le cartelle cliniche non costituiscono, quanto meno isolatamente
considerate, un elemento di per sé probante ai fini
dell’accertamento della validità del vincolo matrimoniale religioso
ed alla connessa valutazione della discrezione di giudizio circa i
diritti e i doveri del matrimonio e della capacità di assumere le
obbligazioni essenziali del matrimonio. Un’eventuale valutazione di
indispensabilità della loro acquisizione nell’ambito del giudizio
di validità del matrimonio spetta, pertanto, unicamente al tribunale
ecclesiastico, il quale dispone di ampie possibilità istruttorie,
connesse al principio fondamentale, espresso dal canone 1527 del
Codice di diritto canonico, secondo cui possono essere addotte prove
di qualunque genere, che sembrino utili per esaminare la causa e siano
lecite.

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In OLIR.it
Consiglio di Stato. Sezione Quinta. Sentenza 28 settembre 2010, n.
7166 (II grado)
[https://www.olir.it/documenti/index.php?argomento=&documento=5504]

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In OLIR.it cfr.:
TAR Puglia. Sentenza 27 luglio 2007, n. 3015
[https://www.olir.it/documenti/?documento=4376]
Consiglio di Stato. Sezione Quinta. Sentenza 14 novembre 2006, n. 6681
TAR Campania. Sentenza 10 novembre 2005, n. 2248
[https://www.olir.it/documenti/index.php?documento=4117]
Consiglio di Stato. Sezione V. Sentenza 8 aprile 2003, n. 4002

Sentenza 28 settembre 2010, n.7166

: E’ illegittimo il diniego avverso un’istanza ostensiva, diretta
ad ottenere copia dell’integrale documentazione sanitaria afferente
la diagnosi e il trattamento terapeutico predisposti nei confronti
dell’altro coniuge, nel caso in cui tale istanza sia stata proposta
ai fini della proposizione di un’azione di nullità del matrimonio
di fronte al competente tribunale ecclesiastico. Il fine dello
scioglimento del vincolo matrimoniale costituisce, infatti, una
situazione giuridica di rango almeno pari alla tutela del diritto alla
riservatezza dei dati sensibili relativi alla salute. Di tali dati
sensibili deve pertanto ritenersi consentito il trattamento, così
come previsto dall’art. 60 del d.lgs. n. 196 del 2003  (T.A.R.
Puglia Lecce, sez. II, 27 luglio 2007 , n. 3015).

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In OLIR.it:
TAR Veneto. Sezione Terza. Sentenza 28 gennaio 2010, n. 183
[https://www.olir.it/documenti/index.php?documento=5505] (I grado)

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In OLIR.it cfr.:
TAR Puglia. Sentenza 27 luglio 2007, n. 3015
[https://www.olir.it/documenti/?documento=4376]
Consiglio di Stato. Sezione Quinta. Sentenza 14 novembre 2006, n. 6681
[https://www.olir.it/documenti/index.php?documento=4183]
TAR Campania. Sentenza 10 novembre 2005, n. 2248
[https://www.olir.it/documenti/index.php?documento=4117]
Consiglio di Stato. Sezione V. Sentenza 8 aprile 2003, n. 4002
[https://www.olir.it/documenti/?documento=2767]

Sentenza 05 febbraio 1998, n.S 526 XXVI

Mayoría: Nazareno, Moliné O’Connor, Fayt, Belluscio,
Petracchi,López; Votos: Vázquez. Disidencia: Boggiano. Abstención:
Bossert.

* No basta para cuestionar el art. 230 del Código Civil – conf. ley
23.515 – la sola afirmación de los peticionarios respecto a la
supuesta colisión con el carácter sacramental que tiene el
matrimonio para la religión católica, cuando no se ha cuestionado
simultáneamente la facultad del legislador de imponer la celebración
de nupcias civiles – al margen de las creencias de los contrayentes –
ni establecer el divorcio vincular en términos generales como parte
de las normas que se encuentra habilitado a dictar para reglar las
relaciones de familia.
* Las distintas posiciones que el Estado puede asumir de hecho
frente a la confesión practicada por sus habitantes en orden a la
regulación del matrimonio, es la que origina los diversos sistemas
matrimoniales o modelos de matrimonio, que no son otra cosa que el
reflejo de la posición de armonía o desarmonía existentes entre el
Estado y lo religioso (Voto del Dr. Adolfo Roberto Vázquez).
* La secularización que nuestra legislación ha tenido en materia
matrimonial no es posible de tacha constitucional alguna fundada en la
afectación a la libertad de conciencia y de religión (Voto del Dr.
Adolfo Roberto Vázquez).
* El ordenamiento jurídico respeta la celebración religiosa del
matrimonio – con carácter sacramental para los católicos – y deja a
la conciencia de los fieles ser consecuentes con las exigencias de la
religión que han adoptado como aspecto central de su plan de vida
(Voto del Dr. Adolfo Roberto Vázquez).
* Si los jueces autorizan a prescindir del texto expreso y contrario
de la ley, nada quedaría del matrimonio como célula fundamental de
la sociedad, perdiéndose el sentido no solo del orden cuya misión es
regular la conducta de los individuos mediante un sistema que asegure
la paz social, sino de la moral media y más aún, de la religión que
hace a nuestra cultura (Voto del Dr. Adolfo Roberto Vázquez).
* La libertad religiosa incluye la posibilidad de ejercer la llamada
“objeción de conciencia”, – que halla sustento en los arts. 14 y 33
de la Constitución Nacional – entendida como el derecho a no cumplir
una norma u orden de la autoridad que violente las convicciones
íntimas de una persona, siempre que dicho incumplimiento no afecte
significativamente los derechos de terceros u otros aspectos del bien
común (Disidencia del Dr. Antonio Boggiano).
* La imposición de celebrar el matrimonio en condiciones que
afectan las convicciones religiosas de los actores – aún cuando se
limite a los efectos civiles – interfiere en el ámbito de posible
violencia estatal al fuero interno que abarca el sistema de valores no
necesariamente religiosos en los que el sujeto basa su propio proyecto
de vida (Disidencia del Dr. Antonio Boggiano).
* La Convención Americana sobre Derechos Humanos – Pacto de San
José de Costa Rica -que ostenta jerarquía constitucional, dispone
que los estados parte se comprometan a garantizar los derechos y
libertades reconocidos en ella y su libre y pleno ejercicio a toda
persona que esté sujeta a su jurisdicción, sin discriminación
alguna por -entre otros motivos- religión, opiniones de cualquier
índole o cualquier otra condición social (Disidencia del Dr. Antonio
Boggiano).
* El art. 230 del Código Civil, al establecer que todo matrimonio
es disoluble, impone a los contrayentes la formulación de un
consentimiento condicional, no pleno, con lo que viola el derecho a
casarse libremente manifestando el consentimiento matrimonial de
acuerdo con las opiniones, conciencia, religión o cualquier otra
condición social (Disidencia del Dr. Antonio Boggiano).

Sentenza 21 aprile 2010, n.9464

Il matrimonio religioso ha effetti civili, a seguito della
trascrizione, dal momento della celebrazione. Detto principio non
soffre deroga in caso di trascrizione tardiva, restando indifferente
che il ritardo sia dipeso da fatto dell’ufficiale di stato civile o
da volontà dei coniugi. Di conseguenza, la retroattività degli
effetti della trascrizione tardiva implica il venir meno
dell’eventuale stato vedovile di uno dei coniugi, derivante da
precedente matrimonio, a partire dalla celebrazione del matrimonio
religioso. Ne deriva che, da tale momento, cessa anche il diritto
del coniuge superstite alla pensione di reversibilità del coniuge
defunto, poiché – ai sensi dell’art. 3 del decreto luogotenenziale
18 gennaio 1945 n. 39 – il diritto alla pensione di
reversibilità viene meno per sopravvenuto matrimonio.

Sentenza 04 febbraio 2010, n.2600

La delibazione della pronuncia ecclesiastica di nullità matrimoniale
fa stato tra le parti ed assume l’autorità di cosa giudicata che
preclude ogni altra pronuncia con essa contrastante. In particolare,
la pronuncia ecclesiastica, regolarmente delibata, sancisce
l’invalidità del matrimonio e l’insussistenza del vincolo. Di
conseguenza, la pronuncia di divorzio, presupponendo la validità del
matrimonio e la sussistenza del vincolo, si pone in radicale
contrasto con essa. In queste fattispecie, rimangono, dunque, travolte
la sentenza di divorzio e le statuizioni economiche da esso
conseguenti (cfr. Cass. civ. n. 10055 del 2003
[https://www.olir.it/documenti/?documento=4025])