• Chi Siamo
  • Contattaci
    Olir
    Osservatorio delle Libertà ed Istituzioni Religiose
    • Home
    • Documenti
    • Notizie
    • Riviste
    • Libri
    • Focus
    Privacy e cookie: Questo sito utilizza cookie. Continuando a utilizzare questo sito web, si accetta l’utilizzo dei cookie.
    Per ulteriori informazioni, anche su controllo dei cookie, leggi qui: Informativa sui cookie

    Don Lorenzo Simonelli, Il regolamento del Ramo dell’ente religioso. Disciplina e prospettive

    11 Giugno 2020

    Il Codice del Terzo Settore e il Decreto sull’Impresa Sociale prevedono che questa nuova disciplina si possa applicare anche agli enti religiosi civilmente riconosciuti per quanto riguarda le loro attività di interesse generale.

    La soluzione di dar vita ad un “ramo” di Terzo Settore o d’Impresa Sociale rimane per l’ente religioso una possibilità e mai un obbligo (è, infatti, possibile gestire le opere che rientrano tra quelle definite di interesse generale anche al di fuori della disciplina del d.lgs. n. 112 e n. 117 del 2017).

    Tuttavia, qualora l’ente religioso civilmente riconosciuto intenda avvalersi delle nuove regole del Terzo Settore, deve adottare un “Regolamento”, costituire un patrimonio destinato e tenere scritture contabili separate.

    Come è avvenuto per le Onlus, questa soluzione consente agli enti religiosi di gestire le proprie attività di interesse generale secondo la disciplina comune introdotta dal legislatore senza dover necessariamente costituire un nuovo soggetto civile: si distingue, in altre parole, senza separare.

    All’interno di questo orizzonte, agli enti religiosi è, dunque, possibile sia continuare a gestire le attività di interesse generali al di fuori della Riforma del Terzo Settore (come riconosciuto a tutti gli enti civili), sia inserirle nel perimetro (definito dal Regolamento, dal patrimonio destinato e dalle scritture contabili) del ramo di Terzo Settore e/o di Impresa Sociale senza dar vita ad un distinto soggetto giuridico. Certamente all’interno del ramo non potranno mai confluire le attività prettamente religiose in quanto non rientrano nel novero delle attività considerate di interesse generale; di contro è ben possibile che un ente religioso istituisca sia un ramo di Terzo Settore, sia un ramo d’Impresa Sociale (evidentemente includendo in ciascuno specifiche attività di interesse generale).

    Dopo aver individuato le attività di interesse generale che l’ente religioso intende gestire all’interno del ramo e aver acquisito le necessarie autorizzazioni canoniche, l’organo amministrativo deve dunque redigere un Regolamento, nella forma della scrittura privata autenticata o dell’atto pubblico e depositarlo al RUNTS (nel caso del ramo ETS) o alla sezione speciale del Registro delle imprese (nel caso del ramo IS).

    Si tratta di un testo di natura giuridica il cui contenuto deve orientarsi a quanto disposto dal d.lgs. n. 112/2017 (per l’Impresa Sociale) e dal d.lgs. n. 117/2017 (per gli Enti di Terzo Settore). Dovendo salvaguardare il principio dell’autonomia ordinamentale delle confessioni religiose è stato previsto però che le norme del Codice del Terzo Settore  e quelle dell’Impresa Sociale debbano essere recepite rispettando la struttura e la finalità tipiche dell’ente religioso.

    Oltre a questo contenuto minimo essenziale, il Regolamento potrebbe includere anche altre norme utili, per esempio, a far conoscere ai terzi la sua struttura e le sue peculiari regole di funzionamento (in particolare: il rapporto che intercorre tra le attività del ramo e la vita dell’ente religioso nel suo insieme le funzioni degli organi amministrativi e il ruolo di chi lo governa; il sistema delle autorizzazioni canoniche per la validità dell’atto giuridico).

    La predisposizione del Regolamento è quindi un’operazione che richiede un’adeguata riflessione costringendo a considerare con attenzione le norme dell’ordinamento canonico, quelle dell’ordinamento civile e i principi organizzativi che assicurano un’efficace gestione economico-finanziaria delle opere di interesse generale, delle attività “diverse” e della raccolta fondi.

    Questi temi sono approfonditi nell’articolo Il regolamento del Ramo dell’ente religioso. Disciplina e prospettive pubblicato come Circolare n. 36 di Ratio Quotidiano del giorno 25 maggio 2020, edito da Centro Studi Castelli Srl.

    Don Lorenzo Simonelli

    lorenzo@simonelli.cloud

    Sostienici

    Iscriviti alla nostra Newsletter

    Controlla la tua casella di posta o la cartella spam per confermare la tua iscrizione

    Back to Top

      • Home
      • Chi Siamo
      • Contattaci
      • Termini e condizioni
      • Privacy Policy
      • Archivio Olir
      © Olir 2021
      Powered by Uebix