Andrea Bettetini, Ente ecclesiastico, beni religiosi e attività di culto
Andrea Bettetini
Ente ecclesiastico, beni religiosi e attività di culto
Giuffrè, Milano 2019
Pagine X – 214
ISBN: 9788828812944
24,00 €
INDICE
INTRODUZIONE
1. Premessa . . . . . . . . . . . . . . . . 1
2. L’art. 20 della Costituzione . . . . . . . . . . . . . . 3
PARTE I
LA SOGGETTIVITÀ DELL’ENTE RELIGIOSAMENTE QUALIFICATO
CAPITOLO I
IL RICONOSCIMENTO DEGLI ENTI ECCLESIASTICI
1. Il sistema delle fonti normative negoziate e unilaterali . . . . . . . . 13
2. Il riconoscimento per decreto . . . . . . . . . . . . 15
2.1. Premessa . . . . . . . . . . . . . 16
2.1.1. I requisiti canonici. A) Il riconoscimento o l’approvazione da parte dell’autorità ecclesiastica. La particolare
ipotesi delle associazioni private o non riconoscibili . …. 18
B) L’assenso dell’autorità canonica al riconoscimento civile . . . . . . . . . . . . 23
2.1.2. I requisiti civili. A) La sede in Italia. La nazionalità dell’ente . . . .. . . . . . 25
B) Il fine di religione o di culto. L’ecclesiasticità di un ente, tra qualifica formale e finalità sostanziali . . . . . . . . 27
3. Finalità canoniche e finalità “concordate”: antinomie e analogie . . . . 27
3.1. Scopo religioso dell’ente e discrezionalità della P.A. nel riconoscimento. Le attività diverse da quelle di religione o di culto svolte da un ente. . . . . . . . . . . . . 30
3.2. La presunzione del fine di religione o di culto di cui all’art. 2 l. 222 del 1985 nell’interpretazione estensiva del Consiglio di Stato (gli istituti secolari e le prelature personali) . . . . . . . 33
4. I requisiti specifici per talune categorie di enti ecclesiastici. In particolare, il patrimonio dell’ente. Le fondazioni di culto . . . . . . . . . 37
5. Il procedimento di riconoscimento della personalità giuridica, tra norme concordate, prassi amministrativa, e modificazioni “diplomatiche” . . . . . . . . . . . . . . . . . 40
6. L’iscrizione nel registro delle persone giuridiche . . . . . . . . . . . . 45
7. La mancata iscrizione nel registro delle persone giuridiche . . . . . 47
8. Forme particolari di riconoscimento: per “antico possesso di stato” . . . . . 50
9. Il riconoscimento per legge . . . . . . . . 51
10. Un riconoscimento “abbreviato” (a. istituti per il sostentamento del clero, b. diocesi e parrocchie) . . . . . . . 51
11. Gli enti religiosi acattolici . . . . . . . . .. 56
12. La semplificazione del procedimento di riconoscimento della personalità secondo il diritto comune. Il d.P.R. 361 del 2000 e gli enti religiosi . . . . . . . . . . . . . 59
CAPITOLO II
MODIFICAZIONE ED ESTINZIONE DEGLI ENTI RELIGIOSI
1. La modificazione degli enti ecclesiastici . . . . . . . . . . . . . . . . . 65
2. La revoca del riconoscimento della personalità. I presupposti . . . . 67
3. Il procedimento di revoca . . . . . . . . . . . 68
4. Estinzione e soppressione degli enti ecclesiastici . . . . . . . . . . . . 70
PARTE II
LA DISCIPLINA CIVILE DEI BENI RELIGIOSI
CAPITOLO I
I BENI PATRIMONIALI DELLA CHIESA
1. Premessa . . . . . . . . . . 75
2. Il sistema patrimoniale della Chiesa alla vigilia del Concilio Vaticano II . . . .. . . . . . . 76
3. La riforma del patrimonio ecclesiastico: la nuova normativa canonica . …79
4. La legislazione pattizia del 1984-1985. Il patrimonio degli Istituti per il sostentamento del clero . . . . . . . . . . . 83
CAPITOLO II
GLI EDIFICI E I LUOGHI DI CULTO
1. Gli edifici di culto, tra diritto comune e profili di specialità . . . . . 87
2. Una necessaria precisazione terminologica sugli edifici di culto . . . 90
3. La proprietà degli edifici di culto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 92
4. La destinazione al culto: rilevanza e disciplina . . . . . . . . . . . . . 95
5. In particolare, le norme canoniche sulla destinazione al culto . . . . 97
6. La legittimazione processuale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 100
7. I cimiteri . . . . . . . . . . . . . . . . . 102
8. Rilevanza sociale della religione e finanziamento statale . . . . . . . 105
8.1. Competenza regionale e uguaglianza sostanziale nel finanziamento pubblico dell’edilizia religiosa . . . . . . . 107
9. Il regime tributario degli edifici culto . . . . . . . . 114
10. Il Fondo edifici di culto (F.E.C.). La sua natura giuridica . . . . . . 123
10.1. La cessione in uso degli edifici appartenenti al F.E.C. . . . . 125
10.2. La cessione in proprietà degli edifici del Fondo edifici di culto .. . . . . . 128
CAPITOLO III
I BENI CULTURALI DI INTERESSE RELIGIOSO
1. Premessa. Lo Stato e i beni culturali . . . . . . . . . . 133
2. Le intese del 1996 e del 2005 tra Governo e Conferenza Episcopale Italiana sulla tutela dei beni culturali di interesse religioso . . . . . . 138
3. In particolare, il regime degli archivi e delle biblioteche. La tutela della riservatezza dei dati . . . . . . . . . . 142
4. Gli accordi “periferici” . . . . . . . . . . 147
PARTE III
L’ATTIVITÀ DELL’ENTE ECCLESIASTICO E IL SOSTENTAMENTO DEL CLERO
CAPITOLO I
L’ATTIVITÀ DELL’ENTE ECCLESIASTICO
1. Enti religiosi e riforma del Terzo settore . . . . . . . . . . . 155
2. Le attività di impresa e commerciali. L’ente ecclesiastico come impresa sociale . . . . . . 158
3. Enti ecclesiastici e procedure concorsuali . . . . . . . . . . . . . 163
4. L’affievolimento del controllo statale sull’attività degli enti ecclesiastici . . . . . . . . . . 167
5. L’attività degli “enti centrali” della Chiesa e il controllo dello Stato . . 171
6. Il regime delle fabbricerie tra competenza statale e competenza canonica . . . . . . . . . . . . . 173
7. Il riconoscimento della giurisdizione ecclesiastica in materia cultuale . . . . . . 175
8. La rilevanza dei controlli canonici nell’ordinamento dello Stato . …. . . 176
9. I controlli canonici. I soggetti sottoposti . . . . . . . . . . . . . . . . . 177
10. Le forme della vigilanza . . . . . . . . . . .. . 177
11. La rilevanza civile . . . . . . . . . . . . . 179
12. I controlli sui beni degli enti privati e sui beni di proprietà di privati. . . . 182
13. Il licenziamento del dipendente di una organizzazione religiosa . . . 184
CAPITOLO II
IL SOSTENTAMENTO DEL CLERO
1. Il sostentamento del clero. L’attività sostanzialmente fondazionale degli Istituti per il Sostentamento. I soggetti beneficati: i sacerdoti e la natura della remuneratio . . . . . . . . . . 191
2. Il diritto del sacerdote al sostentamento e la sua tutela . . . . . . . . 195
3. La tutela canonica . . . . . . . . . . . . . . 198
4. Il rapporto fra giurisdizione canonica e giurisdizione civile . . . . . 202
5. L’efficacia civile dei provvedimenti canonici . . . . . . . . . . . 201
6. I controlli sugli istituti per il sostentamento del clero . . . . . . . . . 202
7. La prelazione pubblica sull’acquisto di beni immobili di proprietà degli Istituti per il sostentamento del clero . . . . . . . . . . . 203
Indice analitico . . . . . . . . . . . . . . . 207