Osservatorio delle libertà ed istituzioni religiose

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Osservatorio delle Libertà ed Istituzioni Religiose

Notizie • 4 Maggio 2005

Crocifisso: Rigettate tre istanze volte alla rimozione del crocifisso dalle aule destinate ai seggi elettorali (marzo 2005)

Così hanno deciso il Tribunale dell’Aquila, il Tribunale di Napoli e il Tribunale di Bologna.

Ultimo in ordine di tempo a pronunciarsi sulla questione, il Tribunale di Napoli si è richiamato al tradizionale “criterio quantitativo”, affermando il valore del crocifisso quale simbolo, in cui “si identifica ancora oggi, sotto il profilo spirituale, la larga maggioranza dei cittadini italiani”, espressione della “tradizione religiosa e culturale del Paese”.

Il Tribunale dell’Aquila ha, invece, affermato che l’esposizione del crocifisso non contrasta con il principio di laicità dello Stato, nè limita il diritto di libertà religiosa dei cittadini.
Sulla scorta delle più recenti pronunce ha, inoltre, sostenuto che “il crocifisso non può essere considerato simbolo esclusivamente religioso”, posto il suo carattere anche culturale, quale espressione del patrimonio storico italiano.

Di diverso tenore le motivazioni del Tribunale di Bologna, il quale ha definito la presenza del crocifisso nelle aule elettorali come un arredo “del tutto marginale sia per l’ingombro che per la visibilità”, il quale “non rappresenta di per sé imposizione di un credo religioso”. Proseguendo lungo tale linea interpretativa, l’ordinanza in esame ha escluso, pertanto, che “un non-simbolo, quale è il crocifisso per i non credenti e i non cristiani, possa per essi avere una qualche influenza negativa o costituire una qualche remora psicologica riguardo all’espressione del voto ed al convincimento religioso”.
Ciò rilevato, il Tribunale di Bologna ha sottolineato i propri dubbi sul fatto che, in assenza di uno specifico pregiudizio per i ricorrenti, l’autorità giudiziaria possa surrogarsi allo Stato per provvedere all’emanazione di disposizioni normative dirette ad attuare nell’ordinamento principi costituzionali, quali quello di laicità, “aventi carattere non precettivo”, ma – e l’affermazione suona singolare – “programmatico”. (Isabella Bolgiani)

La pagina di Olir sul crocifisso

Argomenti: Giurisprudenza