Osservatorio delle libertà ed istituzioni religiose

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Notizie • 7 Ottobre 2008

Esztergom (Ungheria): Assemblea plenaria dei Presidenti delle Conferenze episcopali dEuropa (CCEE) (30 settembre-3 ottobre 2008)


Assemblea plenaria dei Presidenti delle Conferenze episcopali d’Europa (CCEE) – Esztergom, Ungheria, 30 settembre – 3 ottobre 2008 – “Media: il rinnovato impegno della Chiesa”

ELEZIONE DEL NUOVO SEGRETARIO GENERALE DEL CCEE
Nel pomeriggio di mercoledì 01 ottobre, i Presidenti delle Conferenze Episcopali d’Europa hanno eletto padre Duarte Nuno Queiroz de Barros da Cunha nuovo Segretario Generale del CCEE per un mandato quinquennale. Padre Duarte da Cunha succede così a Mons. Aldo Giordano, nominato il 7 giugno scorso da Papa Benedetto XVI, Inviato Speciale – Osservatore Permanente della Santa Sede presso il Consiglio d’Europa di Strasburgo dopo 13 anni di servizio al CCEE. I Presidenti delle Conferenze episcopali hanno ringraziato il padre Duarte da Cunha per la sua disponibilità a servire la Chiesa in Europa.
Il curriculum vitae di Duarte da Cunha è disponibile sul sito del CCEE.

INCONTRO CON IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA D’UNGHERIA
Giovedì 2 ottobre, a Budapest, i Presidenti delle Conferenze episcopali hanno incontrato László Sólyom, il Presidente della Repubblica d’Ungheria. Il Presidente ha espresso il suo apprezzamento per i valori veicolati dalla Chiesa cattolica in Europa e le sue attività svolte a favore della società. Ha mostrato particolare interesse per il tema monografico “Chiesa e media”.

DICHIARAZIONE DEI PRESIDENTI DELLE CONFERENZE EPISCOPALI D’EUROPA
I Presidenti delle Conferenze episcopali d’Europa, informati di quanto accaduto nei giorni scorsi in Orissa (India), hanno voluto esprimere la loro preoccupazione per questi atti di violenza nello stato indiano; hanno altresì espresso la loro solidarietà ai cristiani del paese e ai loro Pastori, e chiesto ai Governi e alle Istituzioni d’Europa di intervenire per far cessare queste violenze. I Presidenti si sono soffermati anche sulla situazione dei cristiani e delle altre minoranze religiose dell’Iraq. Lì, molte persone hanno dovuto fuggire dalla loro patria per le difficoltà di vivere liberamente la loro fede. I presidenti hanno chiesto ai responsabili dei paesi europei di aprire le porte a queste persone, quale obbligo fondato sul rispetto dei diritti umani.
Nella dichiarazione, i Presidenti hanno anche manifestato la loro apprensione di fronte all’evolversi della situazione in alcuni paesi dell’Africa e dell’America latina in cui è sempre più minacciata la dignità umana, la libertà di espressione e di religione.
La versione completa della dichiarazione è disponibile sul sito del CCEE.

ASSEMBLEA PLENARIA 2009
L’assemblea plenaria CCEE del 2009 si realizzerà a Parigi (Francia) 1-4 ottobre 2009.

TEMI AFFRONTATI NELL’ASSEMBLEA PLENARIA

CHIESA E MEDIA

L’attenzione della Chiesa per i mass-media e quella dei media per la Chiesa cresce in Europa. Numerose sono le iniziative messe in campo dalle Conferenze episcopali e gli strumenti (TV, radio, quotidiani, agenzie stampa e siti internet) a loro disposizione. Tuttavia, non sono rari i casi in cui nei media la Chiesa è soggetta a calunnie e/o diffamazioni. I motivi sono diversi e variano da paese a paese. Certamente, in molti casi, i regimi totalitaristi del XX secolo e una particolare concezione fuorviante della secolarizzazione che vorrebbe relegare la Chiesa e la religione alla sfera privata dell’individuo e non accetta l’intervento della Chiesa nel dibattito pubblico, ne sono le principali cause insieme all’ignoranza di alcuni giornalisti nell’affrontare temi legati alla vita della Chiesa. Bisogna inoltre ricordare che i mezzi di comunicazione sociale sono strumenti e non il contenuto del messaggio che essi veicolano. E’ la Verità ha dare autenticità al messaggio. Questo è quanto emerge dalla ricerca, durata un anno, promossa dal CCEE presso le Conferenze episcopali d’Europa. I vescovi hanno analizzato le cause di questo rapporto, a volte difficile, con i mass media, i mezzi a loro disposizione per debellare le forme di disinformazione, ed anche le urgenze che questi fenomeni impongono alle Chiesa. Ed è nel rafforzamento della rete delle Conferenze episcopali, nella condivisione delle loro risorse, e nella formazione di laici, maturi nella fede, che i vescovi europei hanno deciso di affrontare con rinnovato interesse il legame tra Chiesa e Media. S’impone un impegno maggiore verso i new media, ed in particolare verso internet e la tv digitale. Compito della Chiesa è di trovare vie sempre nuove per l’evangelizzazione. I nuovo mezzi hanno nuove regole di comunicazioni per la loro stessa natura. Ogni genere, ogni tecnica ha le sue leggi e noi, naturalmente, anche se non possiamo trasmettere tutta la ricchezza del contenuto della nostra fede, dobbiamo trovare le forme adeguate per usare in modo efficace questi mezzi.
A questo scopo un’apposita commissione di esperti, provenienti da ogni parte dell’Europa, sarà istituita col fine di verificare le modalità per un migliore collegamento tra le conferenze episcopali e una messa in comune delle risorse a disposizione.

RAPPORTO CON ALTRI ORGANISMI CONTINENTALI (CELAM E SECAM)

Il Cardinale Polycarp Pengo, Arcivescovo di Dar-es-Salaam e Presidente del SECAM (Symposium of Episcopal Conferences of Africa and Madagascar) si è soffermato sulla collaborazione tra vescovi europei e africani. La coscienza della necessità di Dio e la gioia nel celebrare la fede dei cristiani in Africa dovrebbe ispirare anche il vecchio continente. Oltre a segni di solidarietà economica, la tecnologia e la conoscenza scientifica europea, è necessario che giungano nel continente africano, aiuti nella formazione dei futuri sacerdoti e operatori pastorali.
I Presidenti si sono poi soffermati sul prossimo seminario CCEE-SECAM che si svolgerà a Liverpool (Regno Unito) dal 19 al 23 novembre 2008 su Migrazioni: Africa-Europa-Asia. Con questo seminario il CCEE ed il SECAM continuano un programma di collaborazione tra vescovi europei ed africani che avrà un momento culminante nel 2010 con un Simposio internazionale.

Dal canto suo Mons. Héctor Miguel Cabrejos Vidarte, Arcivesvoco di Trujillo, Presidente della Conferenza episcopale del Perù e Presidente della Commissione per la Missione Continentale del CELAM (Consejo Episcopal Latinoamericano) si è soffermato sui frutti della Conferenza di Aparecida (2007) che ha avuto risvolti notevoli soprattutto nell’ambito l’azione missionaria delle Chiese locali. Il Celam considera la collaborazione con i vescovi europei di primaria importanza, dato che, in molti casi, affrontano le stesse sfide nelle quali la solidarietà tra le diverse chiese può essere particolarmente importante.

ECUMENISMO

I Presidenti sono stati informati sul primo forum cattolico-ortodosso sul tema della famiglia. Cattolici e ortodossi europei s’incontreranno a Trento (Italia) dal 11 al 14 dicembre 2008 non per discutere di questioni teologiche ma della difesa e della promozione dei valori cristiani nella società contemporanea.

ISTITUZIONI EUROPEE

Istituzioni europee e processo di unificazione sono stati al centro del rapporto presentato dal Presidente della COMECE. In particolare si è soffermato su: il processo di ratifica del Trattato di Lisbona; la proposta di direttiva riguardante il divieto di discriminazione….; sul Patto in materia di immigrazione e asilo politico e sulla Direttiva in materia di orario di lavoro e difesa della domenica.
Mons. Aldo Giordano, nuovo osservatore permanente della Santa Sede presso il Consiglio d’Europa, ha illustrato i temi in discussione di questa Istituzione europea. La Chiesa è preoccupata per la pace. E’ la prima volta in cui due Stati membri del Consiglio sono in guerra fra loro: Russia e Georgia. La Chiesa intende in particolare sostenere la famiglia, fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna, e i diritti dei bambini, sin dal loro concepimento, cosciente che su queste realtà si decide il futuro dell’Europa.
Le Conferenze episcopali, costituendo una rete europea unica, sono chiamate a farsi sempre più carico delle problematiche europee per il bene dei propri paesi.

TEMI DI ATTUALITA’

I presidenti hanno ricevuto alcune comunicazioni su temi di attualità: sulla ricerca sulle cellule staminali, sull’eutanasia e sulle esperienze di dialogo con l’Islam.

Cellule staminali
I presidenti hanno voluto ribadire il loro ‘no’ alla ricerca con le cellule staminali embrionali. La Chiesa cattolica rifiuta questo tipo di ricerca, poiché essa presuppone l’uccisione di embrioni umani.
La ricerca scientifica su cellule staminali adulte apre invece nuove possibilità che tuttavia necessitano di un’ulteriore riflessione e inquadramento etico.

Eutanasia
In Europa, le richieste per una cultura della vita fanno fatica a farsi spazio contro la potente cultura della morte. L’uomo non deve morire per la mano di un uomo ma tra le sue mani. Per questo motivo la Chiesa appoggia e sostiene tutto quello che permette di alleviare le sofferenze del malato terminale e il suo accompagnamento verso la morte naturale.

Dialogo con l’Islam
I presidenti hanno rilevato la necessità del dialogo. Più che di una riflessione teologica, compito di altre istanze ecclesiali, hanno sottolineato l’esigenza di confronto sul tema della convivenza sociale delle comunità cristiane e musulmane nella quotidianità.
I Presidenti sono stati informati sulla prossima Conferenza islamo-cristiana che si svolgerà a Malines-Bruxelles il 20-23 ottobre 2008.

A partire del lavoro delle commissioni CCEE nel corso dell’incontro sono stati affrontati anche i seguenti temi: la pastorale dei migranti; l’Insegnamento della religione cattolica nelle scuole in Europa e la pastorale vocazionale.

La pastorale dei migranti
Sono state presentate le raccomandazioni formulate nel corso dell’incontro dei direttori nazionali per la pastorale dei migranti (Vienna, Austria, 12-14 settembre 2008). Le raccomandazioni sono disponibili sul sito del CCEE (www.ccee.ch).

L’Insegnamento della religione cattolica nelle scuole in Europa
I Presidenti hanno preso visione della ricerca promossa dal CCEE presso le Conferenze episcopali in Europa che sarà presentata in occasione di un prossimo Congresso sulla Scuola cattolica (Roma, 30 novembre – 2 dicembre 2008).

La pastorale vocazionale
Sono stati presentati i lavori dell’European Vocations Service che avrà il suo prossimo incontro annuale a Roma dal 2 al 5 luglio 2009.

Al termine dei lavori, i Presidenti delle Conferenze episcopali hanno ringraziato il Cardinale Péter Erdö per la calorosa accoglienza. I lavori si sono svolti in un clima di cordialità e di amicizia, e sono stati arricchiti da momenti di preghiera e dalla celebrazione quotidiana dell’Eucarestia.

Esztergom, 4 ottobre 2008

Per ulteriori informazioni:

Thierry Bonaventura
CCEE Media Officer
Tel: +41-71-227 60 40
Fax: +41-71-227 60 41
Mobile: +41-78-851 60 40
thierry.bonaventuraccee.ch

Al Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (CCEE) appartengono quali membri le attuali 33 Conferenze episcopali presenti in Europa, rappresentate di diritto dal loro Presidente, gli Arcivescovi del Lussemburgo e del Principato di Monaco e il vescovo di Chişinău (Moldavia). Lo presiede il Cardinale Péter Erdő, Arcivescovo di Esztergom-Budapest, Primate d’Ungheria; i Vicepresidenti sono il Cardinale Josip Bozanić, Arcivescovo di Zagabria e il Cardinale Jean-Pierre Ricard, Arcivescovo di Bordeaux. Segretario generale del CCEE è don Duarte da Cunha. La sede del segretariato è a St. Gallen (Svizzera).

(comunicato stampa CCEE del 06.10.2008)


Non lasciate nulla di intentato per annunciare a tutti il Vangelo: così il Papa ai vescovi europei riuniti in Ungheria

“Fare il migliore uso possibile delle opportunità a vostra disposizione per disseminare la Parola di Dio alla gente dei vostri rispettivi Paesi”: è l’incoraggiamento rivolto da Benedetto XVI ai partecipanti all’assemblea plenaria del Consiglio delle Conferenze episcopali europee (Ccee) che si è aperta ieri 30 settembre a Esztergom, in Ungheria (fino al 3 ottobre), su “Chiesa e media per un servizio comune alla verità”. “In questo anno dedicato all’Apostolo San Paolo, che ha espresso la verità del Vangelo in termini accessibili a una larga e variegata audience – si legge nel messaggio inviato al card. Peter Erdő, arcivescovo di Budapest e presidente del Ccee – i «moderni Areopaghi» meritano un’attenzione particolare da parte dei Pastori della Chiesa”. Di qui la preghiera del Pontefice “perché vengano trovate vie per guidare quelli impegnati nei media ad essere ancor più rispettosi della verità dell’informazione e della dignità della persona umana”. Tra i temi all’ordine del giorno dell’assemblea: Chiesa e media, dialogo tra cattolici e ortodossi, dialogo tra cristiani e musulmani, collaborazione con le Chiese africane e asiatiche, lavori delle istituzioni europee. Nel corso dei lavori verrà eletto il nuovo segretario Ccee in successione a mons. Aldo Giordano, osservatore permanente della Santa Sede a Strasburgo.

No alle forme di “cristianofobia”.
Di fronte alla “cristianofobia” emergente in Europa e nel mondo, “urge una presa di responsabilità da parte dei massmedia”, che sempre più “influenzano atteggiamenti, giudizi e comportamenti nella nostre società”. A lanciare il monito è stato il card. Peter Erdő nella prolusione di apertura dei lavori. “Una priorità della Chiesa in questo campo – ha sottolineato – dovrà quindi essere quella di investire nella formazione per avere persone” con “capacità critica davanti ai media” e in grado di “contribuire a trasmettere in essi un’immagine di Chiesa autentica e non una sua maschera”. “Da alcuni anni – ha osservato il cardinale presidente – emerge in Europa e nel mondo” un fenomeno “che potremo definire di vera e propria cristianofobia”. Condannando le persecuzioni, “fino al martirio in alcuni casi”, delle comunità cristiane di India, Pakistan, Iraq e Vietnam verso le quali ha espresso sentimenti di vicinanza, il card. Erdő ha quindi sottolineato che “è compito nostro tutelare – per quanto è possibile – le nostre comunità da altre forme ‘cristianofobe’ più subdole e veicolate dai massmedia” attraverso “fenomeni di denigrazione”, disinformazione e “ricerca di sensazionalismo”.

La responsabilità dei media.
“È lecito chiedere – ha detto il porporato – che ogni forma di discriminazione ed intolleranza nei confronti dei cristiani in Europa e nel mondo debba essere affrontata” dalla comunità internazionale e dai responsabili dei massmedia “alla stregua e con la stessa determinazione con cui si combattono” forme di sollecitazione all’odio “contro altre comunità religiose”. Questo deve avvenire anzitutto “attraverso la tutela del diritto alla libertà religiosa, elemento inalienabile di ogni persona umana”, ma è inoltre urgente una “presa di responsabilità da parte dei massmedia” che sempre più “influenzano atteggiamenti, giudizi e comportamenti nella nostre società”. Il cardinale presidente ha poi richiamato “il servizio del Ccee”, teso ad intensificare la “rete del bene comune” e “la comunione tra le Conferenze episcopali” per contribuire al rinnovamento culturale dell’Europa”, dalla “cultura della vita” e “della dignità della persona, alla solidarietà e alla sussidiarietà”.

Impegno educativo.
Durante la conferenza stampa che si è svolta ieri mattina a Budapest per presentare l’assemblea, il card. Erdő aveva sottolineato che “la comunicazione”, sull’esempio di San Paolo, “é oggi l’altro nome della missione cioè dell’impegno ad annunciare il Vangelo fino ai confini della terra anche con le nuove tecnologie”. “Occorre – aveva aggiunto il cardinale – riportare il pensiero nel meccanismo comunicativo perché troppo spesso la razionalità viene posta ai margini lasciando prevalere l’emotività. In questo contesto è da recuperare il testo scritto come spazio per il pensiero”. Soffermandosi quindi sulla necessità di “una formazione professionale che non sia solo tecnica ma abbia fondamenti umanistici, teologici ed ecclesiali”, il presidente Ccee aveva spiegato che occorre “un impegno educativo che si rivolge alla coscienza perché anche nella realtà dei media sappia distinguere il bene dal male alla luce della fede cristiana e dei valori irrinunciabili”. In queste due direzioni, ha concluso riferendosi alla ricerca del Ccee che verrà presentata oggi, “molte Conferenze episcopali stanno già lavorando confermando così che la Chiesa anche nella complessità mediatica non si sottrae alla responsabilità di indicare la strada della verità e di contribuire al risveglio della coscienza”.

(Fonte: SIR Europa, mer. 1 ottobre 2008)

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