Osservatorio delle libertà ed istituzioni religiose

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Osservatorio delle Libertà ed Istituzioni Religiose

Notizie • 4 Marzo 2006

Genova: Presentata a Genova la “Consulta delle Religioni”. Dichiarazione congiunta contro la violenza commessa nel nome della religione (28 febbraio 2006)

La “Consulta delle Religioni” di Genova, costituita nel dicembre scorso su proposta dell’Assessorato alla Cultura del Comune, è stata ufficialmente presentata il 28 febbraio presso il Palazzo Ducale ai cittadini e alla stampa del capoluogo ligure. Dopo quella del Comune di Roma costituita nel 2002, che non conta tra i suoi aderenti la chiesa cattolica, quella di Genova è una Consulta a più ampio raggio. Espressione del pluralismo etnico, culturale e religioso genovese, vi aderiscono 17 comunità di fede (a Roma sono 15), tra cui tutte le chiese evangeliche locali che fanno capo alla Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI).

Fanno parte della Consulta le seguenti comunità di fede: Chiesa Cattolica; Chiesa Battista; Chiesa Luterana; Chiesa Metodista; Chiesa Valdese; Iglesia Evangélica Hispano-Americana; Chiesa Anglicana; Chiesa Cristiana Avventista del 7° giorno; Chiesa Ortodossa Greca; Chiesa Ortodossa Romena; Chiesa Ortodossa Russa; Comunità Ebraica; Centro Islamico Culturale; Assemblea Spirituale Locale dei Baha’i; Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai; Unione Induista Italiana Sanatana Dharma Samgha; Comunità Sikh.

Dichiarazione congiunta contro la violenza commessa nel nome della religione
presentata il 28 febbraio 2006 dalla “Consulta delle Religioni” di Genova presso il Palazzo Ducale

“Con senso di grande preoccupazione assistiamo ai recenti avvenimenti dove riemergono forme di propaganda antireligiosa che in molti contesti provocano reazioni di conflitto, intolleranza e violenza. Per questo singolarmente e collettivamente crediamo bisogna opporsi:
– ad ogni violenza e intolleranza commessa nel nome della religione. Riconoscendo che in molti casi il conflitto tra religioni copre strategie politiche che hanno interesse a radicalizzare la tensione e lo scontro tra i popoli e le civiltà;
– ad ogni offesa ai principi, ai simboli, ai valori e alla memoria delle religioni con la consapevolezza che spesso l’offesa nasce dalla non conoscenza, dal pregiudizio, da stereotipi e da logiche politiche irresponsabili purtroppo presenti anche nel nostro paese. E che dai pregiudizi e dagli stereotipi nascono le discriminazioni, le chiusure, il razzismo;
– al rischio che i mass media invece di essere spazio di informazione, strumenti di conoscenza e approfondimento diventino veicoli di pregiudizi e paure.
A Genova, come in altre parti del mondo, abbiamo una consolidata esperienza di convivenza pacifica basata sul rispetto reciproco, di cui questa Consulta è espressione.
Chiediamo a tutte le istituzioni a tutti i livelli di favorire il rispetto e la reciproca convivenza sviluppando analoghe o altre forme di dialogo e collaborazione.
Vogliamo lavorare perché la nostra collaborazione si rafforzi e invitiamo tutti a conservare e a promuovere questa ricchezza di relazioni favorendo iniziative di conoscenza e aiuto solidale, cercando non solo il bene delle nostre rispettive Comunità ma il bene comune di tutta la cittadinanza.
Nonostante le diversità che ci distinguono, tutte le nostre Religioni contengono valori comuni che insegnano la pace ed il rispetto. Invitiamo tutte le persone a non farsi scoraggiare, ad offrire preghiere per la pace e la tolleranza ed a sviluppare atteggiamenti quotidiani di solidarietà. Invitiamo tutti a voler capire, a conoscere con la propria mente e il proprio cuore, a rifiutare con fermezza gli appelli alla paura e al rifiuto del dialogo”. (Genova, il 28 febbraio 2006)

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