Osservatorio delle libertà ed istituzioni religiose

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Osservatorio delle Libertà ed Istituzioni Religiose

Notizie • 10 Maggio 2006

Lettera del Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato, al Cardinale Dionigi Tettamanzi, Arcivescovo di Milano e Presidente dell’Istituto Toniolo di Studi Superiori, in occasione dell’82a Giornata dell’Universit Cattolica (30 aprile 2006)


Si è celebrata domenica 30 aprile in Italia, ed in modo particolare a Roma, la 82a Giornata dell’Università Cattolica (cfr. ZENIT, 27 aprile 2006).

Monsignor Gianni Ambrosio, Assistente Ecclesiastico Generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, ha presieduto la solenne Concelebrazione Eucaristica presso la chiesa centrale del Policlinico Gemelli di Roma. Erano presenti il Rettore dell’Università, il professor Lorenzo Ornaghi, il Direttore Amministrativo Antonio Cicchetti, così come numerosi docenti e alunni.

Pubblichiamo il testo della Lettera firmata dal Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato, fatta pervenire al Cardinale Dionigi Tettamanzi, Arcivescovo di Milano e Presidente dell’Istituto Toniolo di Studi Superiori.

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Signor Cardinale,

la ricorrenza della Giornata per l’Università Cattolica ci offre l’opportunità di approfondire le motivazioni che stanno alla base di tale Istituzione, tanto importante nella storia recente della Chiesa e della società in Italia. Quest’anno inoltre è occasione propizia per riprendere alcuni spunti di riflessione offerti da Sua Santità Benedetto XVI il 25 novembre scorso, quando, nella sede romana, ha inaugurato l’Anno Accademico 2005-2006 (cfr. L’Osservatore Romano, 26.11.05, p. 5).

Rifacendosi al magistero del servo di Dio Giovanni Paolo II, il Santo Padre ha individuato la missione fondamentale di ogni Università nella continua indagine della verità mediante la ricerca, la conservazione e la comunicazione del sapere per il bene della società. Una Comunità accademica cattolica – sottolineava il Papa in tale circostanza – si distingue per l’ispirazione cristiana dei singoli e della Comunità stessa, per la luce di fede che illumina la riflessione, per la fedeltà al messaggio cristiano così come è presentato dalla Chiesa e per l’impegno istituzionale al servizio del popolo di Dio (cfr. ibid.).

In più occasioni il Sommo Pontefice Benedetto XVI ha avuto modo di sottolineare come un certo criterio di razionalità venutosi affermando in modo sempre più esclusivo e quello della dimostrabilità mediante l’esperimento tendano ad eludere le questioni fondamentali dell’uomo – il senso del vivere e del morire – lasciandole alla sfera della soggettività. Questo criterio finisce per sostituire la questione che ha dato origine all’Università – la questione del vero e del bene – con la questione della fattibilità. In tale contesto culturale, le Università cattoliche sono impegnate a fare scienza nell’ orizzonte di una razionalità autentica e piena, che sia aperta al trascendente, a Dio. Un corretto rapporto di fede e scienza è possibile alla luce della rivelazione di Cristo, il quale ha unito in sé Dio e uomo, eternità e tempo, spirito e materia. Il lavoro quotidiano di un’Università Cattolica si muove all’interno di questo orizzonte, scoprendo l’intrinseca unità che collega i diversi rami del sapere: la teologia, la filosofia, la fisica, la medicina, l’economia e ogni disciplina, fino alle tecnologie più specializzate, tutte collegate fra loro. Scegliere l’Università Cattolica significa optare per questa impostazione che, malgrado gli inevitabili limiti storici, ha qualificato la cultura dell’Europa, alla cui formazione le Università nate storicamente «ex corde Ecclesiae» hanno dato un apporto fondamentale.

Alla luce poi dell’Enciclica Deus caritas est, è opportuno coniugare il valore della verità con quello dell’amore cristiano, cercando le applicazioni che possono riguardare da vicino il mondo universitario. Una appare immediatamente evidente: il binomio verità-amore sta alla base della visione cristiana dell’uomo come persona, cioè come libertà che, illuminata e formata dalla verità, si realizza nell’amore. Su questa concezione dell’uomo si fonda quel progetto di società che, a partire dal magistero del Papa Paolo VI di venerata memoria, si chiama, appunto, «civiltà dell’amore». In particolare, l’Università, che èintitolata al Sacro Cuore di Cristo, è chiamata a sviluppare al massimo lo stretto legame esistente tra verità e carità, così che, da una parte, la conoscenza di Dio-Amore illumini gli ambiti teoretici del sapere e, contemporaneamente, il primato del comandamento della carità orienti sempre quelli più pratici. E questa visione di sintesi su Dio e sull’uomo, tipica del cristianesimo, che animò i Fondatori dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e che, grazie alla costante attenzione dell’Istituto Toniolo di Studi Superiori, Ente garante dell’Università, deve continuare a ispirare le scelte e i progetti futuri. Sta molto a cuore al Sommo Pontefice che il più grande Ateneo cattolico d’Italia – e uno tra i maggiori del mondo – rimanga fedele alla sua impostazione originaria, valorizzando le migliori risorse scientifiche presenti nel Paese.

In tale circostanza, Sua Santità invia di cuore una speciale Benedizione Apostolica ai membri dell’Istituto Toniolo, al Senato Accademico e all’intera famiglia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Unito alla presente lettera, Ella troverà un contributo personale che il Santo Padre ha voluto destinare, in segno di fattiva solidarietà verso codesto benemerito Istituto di Studi Superiori. Ai voti del Sommo Pontefice mi è gradito aggiungere i miei personali, rinnovando quei vincoli che da sempre mi legano e codesta benemerita Università. Con sensi di distinto ossequio e di profonda stimami confermo

Suo dev.mo nel Signore
ANGELO Card. SODANO
Segretario di Stato

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