Osservatorio delle libertà ed istituzioni religiose

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Osservatorio delle Libertà ed Istituzioni Religiose

Notizie • 4 Novembre 2006

Roma: XIV Assemblea della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) (1-4 novembre 2006)

Si conclude oggi la XIV Assemblea della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), apertasi il 1 novembre a Roma. L’Assemblea viene convocata ogni tre anni e quest’anno ha scelto il motto: “Ecco, io faccio nuove tutte le cose” (Apocalisse 21:5).

Durante l’Assemblea è stata accolta quale nuovo membro della FCEI – della quale fanno parte le chiese valdesi, metodiste, battiste, luterane, l’Esercito della Salvezza, alcune chiese libere, la Chiesa apostolica Italiana e alcune chiese pentecostali – la comunità St. Andrew della Chiesa di Scozia di via XX Settembre a Roma; inoltre quest’anno entreranno a far parte dell’Assemblea come osservatori l’Unione italiana delle chiese cristiane avventiste del settimo giorno (UICCA) e la Federazione delle chiese pentecostali (FCP).

Lo scorso 2 novembre Romano Prodi, presidente del Consiglio dei ministri, ha mandato un saluto all’Assemblea della FCEI: “Alcuni temi sui quali la Federazione delle chiese evangeliche è da tempo impegnata sono all’attenzione del governo che presiedo”, ha scritto Prodi a Gianni Long, presidente della FCEI, nel suo messaggio, sottolineando in particolare tre punti.
“Il primo è l’approvazione di una legge sulla libertà religiosa. Ho tenuto personalmente che fosse menzionata nel programma elettorale della nostra coalizione e rinnovo l’impegno del governo a procedere in questa direzione” ha affermato Prodi.
Come secondo tema ha sottolineato l’importanza della stipula di Intese con le confessioni che ancora sono in attesa di una regolamentazione con lo Stato italiano, nonché la modifica di quelle già approvate.
“Il terzo argomento che vorrei richiamare è quello dell’immigrazione e, più in generale, della costruzione di una società accogliente e pluralista” ha continuato Prodi che nella lettera ha citato in particolare l’impegno delle chiese evangeliche nel campo dell’immigrazione: “E’ questo un tema sul quale il governo ha già preso importanti decisioni; al tempo stesso ha avviato un processo di riforma complessiva della materia nel quale intende coinvolgere le parti sociali, le associazioni degli immigrati e quelle attive nel settore dell’accoglienza. In questo percorso sappiamo di poter contare anche sulla vostra Federazione”.

In seguito al messaggio di Prodi, ieri, 3 novembre, è stato votato a grande maggioranza dai delegati dell’Assemblea un ordine del giorno sui temi della laicità e della libertà religiosa. In esso si esprime “rammarico” per i gravi ritardi nell’approvazione di una legge sulla libertà di coscienza e di religione, ma al tempo stesso “attenzione agli impegni espressi dal presente Governo, anche attraverso il saluto rivolto alla nostra Assemblea dal Presidente del Consiglio Romano Prodi”.
L’Assemblea conferma perciò, in primo luogo, “l’impegno per la libertà di coscienza e di religione, non solamente attraverso lo strumento giuridico delle Intese, ma anche con l’adozione di una nuova legge che superi e abroghi la legislazione fascista degli anni ‘29 e ’30”, si legge nell’ordine del giorno, nel quale viene inoltre ribadito “il valore della laicità nella scuola pubblica e la necessità di un insegnamento non confessionale della storia delle religioni”.

In questo quadro l’Assemblea ha dunque fatto propria la proposta lanciata dall’Associazione “Più dell’oro”, e ripresa dal Sinodo 2006 delle chiese valdesi e metodiste, che il Parlamento istituisca una “Giornata nazionale della libertà di coscienza, di religione e di pensiero”, da fissare il 17 febbraio – giorno che ricorda l’emancipazione dei valdesi ed anche il martirio di Giordano Bruno. “Proprio perché i diritti di libertà comprendono quelli di cittadinanza, l’Assemblea rivolge alle istituzioni un forte appello a introdurre una legge organica sul diritto d’asilo e a modificare la legge Bossi–Fini sull’immigrazione, per favorire l’accoglienza e l’effettiva integrazione delle persone straniere”.

Infine, l’Assemblea ha eletto il nuovo presidente per il prossimo triennio: è Domenico Maselli, che succede al presidente uscente Gianni Long. Il nuovo Consiglio che governerà la FCEI nei prossimi tre anni, è costituito, oltre che dal Presidente Maselli, dalle pastore valdesi Laura Leone e Letizia Tomassone, dalla pastora battista Silvia Rapisarda, dal decano della Chiesa evangelica luterana in Italia Holgar Milkau, dai laici metodisti Paolo Bensi e Luciano Cirica.

(fonte: www.fcei.it)

Il Messaggio di Prodi all’Assemblea della FCEI

Caro Presidente,

mi rivolgo a lei per augurare buon lavoro a tutti i delegati della XIV assemblea della FCEI da oggi riuniti a Roma. Non potendo partecipare di persona all’apertura di questa importante assise, mi fa piacere affidare al ministro Ferrero questo messaggio di saluto con il quale intendo rinnovare i sensi della mia stima nei confronti del mondo evangelico italiano.
Alcuni temi sui quali la Federazione delle chiese evangeliche è da tempo impegnata sono all’attenzione del governo che presiedo: mi permetta di richiamarne tre.

Il primo è l’approvazione di una legge sulla libertà religiosa. Ho tenuto personalmente che fosse menzionata nel programma elettorale della nostra coalizione e rinnovo l’impegno del governo a procedere in questa direzione. Negli ultimi anni la scena religiosa del nostro paese è cambiata significativamente; a storiche minoranze si sono aggiunte numerose altre comunità di fede mentre il quadro legislativo che regolamenta la delicatissima materia della libertà religiosa risulta assolutamente obsoleto ed inadeguato.

Un secondo tema che so essere alla vostra attenzione è quello delle Intese con le comunità diverse dalla cattolica: in qualche caso si tratta di semplici modifiche di Intese già approvate e vigenti; in altri di nuove Intese, solo alcune delle quali sono giunte ad una avanzata fase di negoziazione.
Il Governo è consapevole del ritardo accumulato negli anni e della complessità di molteplici trattative con comunità significativamente diverse tra loro quanto a organizzazione interna, rappresentatività, radicamento. Tuttavia anche questa materia è nel programma che intendiamo realizzare nel corso della legislatura; in particolare confidiamo di poter approvare in tempi brevi le modifiche di intese già stipulate.

Il terzo argomento che vorrei richiamare è quello dell’immigrazione e, più in generale, della costruzione di una società accogliente e pluralista. So bene quale sia, in questo campo, l’impegno delle chiese evangeliche italiane che in diverse regioni sono attivamente impegnate nella gestione di rilevanti progetti di accoglienza, orientamento, formazione degli immigrati. E’ questo un tema sul quale il governo ha già preso delle importanti decisioni; al tempo stesso ha avviato un processo di riforma complessiva della materia, nel quale intende coinvolgere le parti sociali, le associazioni degli immigrati e quelle attive nel settore dell’accoglienza. In questo percorso sappiamo di poter contare anche sulla vostra Federazione.

Mi permetta, caro Presidente, di chiudere con una nota personale: alcuni anni fa, quando presiedevo la Commissione europea, un giornalista notò sul mio tavolo “Resistenza e resa” del teologo protestante Dietrich Bonhoeffer. Mi chiese perché quel libro fosse su una scrivania già sovraccarica. Risposi che tenevo quel libro sul mio tavolo di lavoro perché l’Europa è nata grazie alle idee, all’azione e alla testimonianza di uomini come Bonhoeffer. Quei valori per i quali combatté e morì confessando sino alla fine la sua fede evangelica – la libertà, la democrazia, la pace – sono alla base degli ideali europei e della nostra Costituzione. So bene quanto il mondo evangelico italiano sia legato ai valori che essa esprime ed al suo impianto laico e pluralista.
E’ nel solco di quei valori che il nostro Governo intende muoversi, mantenendo viva l’attenzione nei confronti di tutte le componenti della società italiana e, tra queste, di quel mondo evangelico che tanta rilevanza ha nella storia spirituale, morale e civile del paese.

Con molti auguri per la XIV Assemblea,

Romano Prodi (Roma, 31 ottobre 2006)

(Fonte: NEV)

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