Osservatorio delle libertà ed istituzioni religiose

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Osservatorio delle Libertà ed Istituzioni Religiose

Notizie • 28 Maggio 2005

Strasburgo: L’Aula del Parlamento Europeo procede oggi a una discussione comune in merito alle relazioni d’iniziativa di Kinga Gl sulla tutela dei diritti fondamentali e di Claude Moraes sulla protezione delle minoranze

Sono in discussione oggi al Parlamento europeo la Relazione sulla promozione e la tutela dei diritti fondamentali: il ruolo delle istituzioni nazionali ed europee, inclusa l’Agenzia dei diritti fondamentali di iniziativa di Kinga Gàl e la Relazione sulla protezione delle minoranze e le politiche contro la discriminazione nell’Europa allargata (di iniziativa di Claude Moraes) sulla protezione delle minoranze, entrambe adottate dalla commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni.
Nella relazione Gàl si afferma – tra l’altro – che un’effettiva protezione e promozione dei diritti fondamentali costituisce «la base della democrazia in Europa». Con l’integrazione della Carta dei diritti fondamentali nel trattato costituzionale e con la futura adesione dell’Unione europea alla Convenzione europea di salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali (CEDU), inoltre, si ritiene rafforzato notevolmente l’obbligo dell’Unione di garantire una promozione attiva dei diritti fondamentali in tutte le sue politiche.
Nella relazione Gàl si afferma poi che «l’universalità e l’indivisibilità dei diritti fondamentali»deve indurre l’Unione europea e i suoi Stati membri a promuovere la loro diffusione nelle sue relazioni con i paesi terzi, «anche in vista della conclusione di accordi di associazione», e con le organizzazioni internazionali come l’ONU.
All’uopo, la suddetta relazione propone l’elaborazione di un codice di condotta interistituzionale destinato a conferire maggiore coerenza ed equità all’azione esterna dell’Unione in materia di democratizzazione e di diritti dell’uomo. Tale codice dovrebbe disciplinare le relazioni tra l’Unione e gli oltre 120 Stati a cui attualmente è applicabile la clausola democratica in quanto elemento essenziale degli accordi di ogni tipo che li legano ad essa.
La relazione Gàl assegna alla costituenda “Agenzia dei diritti fondamentali” tre funzioni: la promozione dei diritti fondamentali, il loro monitoraggio e la sensibilizzazione degli attori principali (Stati membri, istituzioni dell’Unione europea e cittadini), «al fine di rispondere alle esigenze strategiche di uno spazio comune di libertà, sicurezza e giustizia»
Quanto alla tutela delle minoranze, la relazione Moraes richiede maggiore impegno politico e finanziario dell’Unione e condanna di tutte le forme di discriminazione basate sulla razza, l’etnia, la religione, il genere, gli orientamenti sessuali, l’età e le condizioni fisiche, maggiore coordinamento delle misure a livello europeo, nazionale e locale, accurata raccolta di dati e di informazioni sui fenomeni discriminatori, revisione della legislazione e adozione della decisione quadro sulla lotta contro il razzismo e la xenofobia.
La relazione rileva che gli Stati membri hanno dato attuazione in modo insoddisfacente alle politiche contro la discriminazione e – pertanto – li esorta ad intensificare tale processo, con particolare riferimento alle direttive 2000/43/CE e 2000/78/CE.

Argomenti: Unione Europea