Strasburgo: Udienza pubblica della Commissione per le libert civili del Parlamento europeo: diritti dell’uomo nell’UE e ruolo dell’agenzia europea per i diritti fondamentali (25 aprile 2005)
Committee on Civil Liberties, Justice and Home Affairs
La commissione per le libertà civili del Parlamento europeo ha tenuto un’udienza pubblica, nel corso della settimana del 25 aprile, per discutere della situazione dei diritti dell’uomo nei vari Stati membri e dei compiti che saranno affidati alla nuova agenzia europea per i diritti fondamentali, che dovrebbe iniziare ad operare nel 2007. I lavori si sono conclusi con l’adozione di due relazioni finali.
La maggior parte degli esperti che si sono espressi nel corso dell’udienza pubblica ha affermato che la creazione di un’agenzia incaricata di promuovere il rispetto dei diritti dell’uomo sul territorio dell’Unione europea è un passo positivo, ma solo nella misura in cui le attività del nuovo organismo non si sovrappongano a quelle di altre organizzazioni esistenti.
In proposito, il commissario europeo incaricato della giustizia, delle libertà e della sicurezza, on. Franco Frattini, ha dichiarato: “abbiamo bisogno di una politica europea attiva per promuovere i diritti fondamentali, non semplicemente per vegliare sul rispetto di essi”. L’on. Frattini ha aggiunto che il ruolo dell’agenzia non dovrebbe limitarsi ad elaborare un “registro della vergogna” degli Stati membri che non garantiscono l’esercizio dei diritti fondamentali. Interrogato sul ruolo specifico che l’agenzia potrebbe avere per proteggere i diversi tipi di “status familiare” – compresi i matrimoni tra omosessuali – suscettibili di entrare in conflitto con costituzioni nazionali, Frattini ha risposto: “Non posso immaginare che – nell’ UE – ci sarà uno status giuridico unitario per le famiglie . Definire ciò che costituisce una famiglia rimane di competenza nazionale. Tuttavia, l’agenzia dovrà vigilare sulle conseguenze che derivano da queste differenze tra leggi nazionali quando attengono, ad esempio, alla libera circolazione persone o al divorzio di coniugi di nazionalità diverse.
La commissione per le libertà civili del Parlamento europeo ha inoltre adottato una proposta di risoluzione sulla protezione delle minoranze e le politiche di lotta contro le discriminazioni nell’Europa allargata.
Il relatore, il sig. Claude Moraes (PSE, UK), ha sottolineato che l’UE ha raggiunto recentemente diversi risultati diretti a garantire la parità di trattamento e la non discriminazione delle minoranze, ma altresì posto in luce che – su tale materia – vi sono ancora importanti tappe che devono essere affrontate. Claude Moraes – ritenendo che l’Unione non abbia accordato al problema delle minoranze il posto che merita nell’agenda politica – giudica in particolare necessaria l’adozione di ulteriori misure legislative e finanziarie, evidenziando la implementazione tardiva o incompleta delle misure sin qui adottate negli Stati membri. (Vincenzo Pacillo>)
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