Osservatorio delle libertà ed istituzioni religiose

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Osservatorio delle Libertà ed Istituzioni Religiose

Notizie • 22 Settembre 2005

Tribunale di Padova: Offese alla religione cattolica mediante vilipendio di un ministro di culto e di cose che formano oggetto di culto


Il Tribunale di Padova, dopo la sospensione del procedimento dovuta alla necessità di attendere l’intervento della Corte Costituzionale (cfr. sentenza n. 168/2005) in merito alla questione di legittimità relativa all’art. 403 c.p., ha condannato con la sentenza del 14 giugno 2005 il sig. Adel Smith a sei mesi di reclusione, convertiti in 6.840 euro di multa, per aver pronunciato durante una trasmissione televisione ripetute offese nei confronti della Chiesa cattolica, del Papa, di un ministro del culto cattolico e del crocefisso.

Il Tribunale di Padova ha ritenuto che le frasi pronunciate dall’imputato fossero deliberatamente finalizzate a integrare un’offesa volgare e grossolana, non potendo in alcun modo essere considerate un giudizio storico sulla religione cattolica. Oltre che nei confronti della Chiesa in generale, del Cardinale Biffi e del Pontefice, le affermazioni dell’imputato hanno investito anche il crocefisso (definito un cadavere in miniatura). A questo proposito il tribunale di Padova ha affermato la responsabilità del sig. Smith non solo per il reato di cui all’art. 403 c.p., ma anche per il reato di cui all’art. 404 c.p., in ragione della pacifica rilevanza religiosa che il simbolo in oggetto assume per la comunità dei credenti.

In sede di fissazione della pena, il Tribunale ha riconosciuto all’imputato la sostituzione, ex art. 53 della l. 689/81, della pena detentiva con la corrispondente pena pecuniaria, in ragione della natura del reato (reato di opinione) e dei toni fortemente polemici che avevano caratterizzato l’intera trasmissione televisiva in oggetto. Tale decisione contestualizza il comportamento dell’imputato e attira opportunamente l’attenzione su altre frasi offensive pronunciate, questa volta nei confronti dell’Islam, da parte di alcuni telespettatori rimasti ignoti.

Argomenti: Giurisprudenza