Osservatorio delle libertà ed istituzioni religiose

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Osservatorio delle Libertà ed Istituzioni Religiose

Parere 08 marzo 1995, n.590

A differenza delle associazioni, in cui l’assemblea dei soci può
meglio precisare in itinere gli scopi sociali solo genericamente
determinati nell’atto costitutivo, nelle fondazioni la finalità
enunciata in sede di costituzione assume un rilievo tale da richiedere
di essere più compiutamente definita, non tanto quanto agli scopi
ultimi da conseguire, quanto al tipo di attività che sono mezzo a
quegli scopi (e dunque, nella specie, sarà d’uopo precisare se la
proprietà immobiliare verrà sfruttata per ricavarne rendite o sarà
utilizzata direttamente come sede delle attività della fondazione; in
quest’ultima ipotesi dovranno indicarsi i fondi quantitativamente e
qualitativamente idonei a finanziare gli oneri di gestione).

Parere 19 ottobre 1994, n.2698

Si può rilasciare l’autorizzazione ad accettare a titolo gratuito
un diritto di superficie concesso da un Comune col vincolo di
destinare l’area per la costruzione di un luogo di culto, ma è
opportuno che nella concessione venga specificata la durata
novantanovennale del diritto.

Parere 28 settembre 1994, n.122

Va riconosciuta ed autorizzata ad accettare le donazioni che ne
costituiscono il patrimonio la Fondazione di culto e di religione,
approvata dall’autorità ecclesiastica competente, che si propone di
assistere moralmente e religiosamente gli anziani e i giovani, con
attività di catechesi ed educazione cristiana svolte permanentemente
e prevalentemente, ed il cui statuto curi di istituire un Collegio di
Revisori dei Conti e di prevedere espressamente la necessità dei
controlli canonici per l’eventuale alienazione da parte dell’ente
dei beni di carattere storico e artistico.

Sentenza 19 marzo 2002, n.3991

In materia di condizione giuridica dello straniero, le esigenze di
tutela del minore straniero che trovasi nel territorio italiano, le
quali consentono il rilascio, da parte del tribunale per i minorenni,
dell’autorizzazione, per un periodo di tempo determinato, all’ingresso
o alla permanenza del di lui familiare, ancorché nei confronti di
quest’ultima sia stata disposta l’espulsione, sono raccordate – ai
sensi dell’art. 31, comma 3, d.lg. 25 luglio 1998 n. 286 – soltanto
alla presenza di gravi motivi connessi con lo sviluppo psicofisico del
minore, in relazione alla sua età e alle sue condizioni di salute, e
non possono essere perciò riconosciute in rapporto a situazioni con
carattere di normalità o stabilità; ne consegue, pertanto, che detta
autorizzazione non può essere rilasciata al familiare per il solo
fatto che il minore, presente in Italia, sia stato inserito in un
progetto di alfabetizzazione scolastica, atteso che la scolarizzazione
del minore medesimo fino al compimento dell’istruzione obbligatoria
rappresenta una esigenza ordinaria, ricollegandosi al normale processo
educativo – formativo del minore, e non abilita perciò il nucleo
familiare di cui il minore fa parte ad ottenere un permesso di
soggiorno in deroga alla disciplina sull’immigrazione.

Sentenza 28 novembre 2001, n.15121

In tema di donazione a persone giuridiche o a enti ecclesiastici, a
norma dell’art. 782, comma 4, c.c., la dichiarazione del donante resta
ferma per un anno, ma se entro l’anno muore il donante, la sua
dichiarazione cade con il fatto stesso della morte e a nulla giova
un’autorizzazione o un’accettazione successiva giacché quest’ultima
non può incontrarsi con la dichiarazione del donante.

Parere 26 maggio 1994, n.1307

É sospeso il rilascio del parere avente ad oggetto l’autorizzazione
ad accettare una donazione disposta in favore di un ente di culto
diverso dal cattolico, essendo necessario acquisire l’estratto dello
stato patrimoniale dell’ente, il certificato del competente
tribunale riguardante l’iscrizione dell’ente suddetto nel registro
delle persone giuridiche, l’atto costitutivo o statuto dell’ente
medesimo.

Parere 07 dicembre 1993, n.1085

Lo statuto di una casa di procura che, oltre a perseguire i tipici
fini di rappresentanza, svolga anche un’attività di formazione e di
cultura attraverso i mezzi di comunicazione, deve prevedere la
dichiarazione di accettazione della nomina alla carica di
rappresentante legale dell’ente; deve inoltre prevedere redazione,
modalità e termini massimi di approvazione dei bilanci, preventivo e
consuntivo, relativi all’esercizio delle attività di cultura e
formazione svolte dalla procura, nonché la presenza di un revisore o
di un collegio dei revisori dei conti; infine, deve contenere
esplicito rinvio alle norme del codice civile sulla procedura di
liquidazione ed estinzione delle persone giuridiche.

Parere 30 luglio 1993, n.856

Non si ravvisano ragioni ostative al rilascio della richiesta
autorizzazione. Non risulta, però, chiaramente come l’ente istante
intenda rispettare la volontà dei testatori. In particolare, occorre
che l’ente specifichi come intenda utilizzare i proventi che saranno
ricavati dall’alienazione degli immobili ricevuti in donazione.
Nelle more è sospeso il rilascio del parere.

Parere 24 febbraio 1993, n.105

L’istanza di autorizzazione all’acquisto di un bene oggetto di
proposta di donazione che non è stata contestualmente accettata dal
legale rappresentante dell’ente ecclesiastico beneficiando, pur
potendo essere identificata con l’atto di accettazione, non
perfeziona il contratto di donazione se non combinandosi con la
proposta, giusta il disposto dell’art. 782 c.c.. Per il principio
desumibile a contrario dall’art. 1330 c.c., la proposta viene meno
con la morte del proponente, eliminando il presupposto
dell’accettazione. La “conferma” della donazione da parte del
coniuge superstite, nonché postulare la nullità della donazione
stessa, è inidonea a spiegare qualsiasi efficacia poiché difetta la
stessa fattispecie negoziale della liberalità. Il principio di
irrevocabilità illimitata delle proposte di donazione dirette ad enti
ecclesiastici posto dall’art. 11 l. 27 maggio 1929 n. 827, è stato
superato dall’art. 782, ultimo comma, c.c., in base al quale
l’irrevocabilità è limitata al periodo di un anno.
L’irrevocabilità temporanea della proposta non equivale a
irrevocabilità oltre il decesso dell’autore.

Parere 24 febbraio 1993, n.104

É possibile accordare l’autorizzazione all’acquisto di un bene
legato, anche quando sia oggetto di un contratto preliminare di
vendita, qualora non sia intervenuta la revoca dello stesso legato
procedendo all’alienazione del bene ex art. 686 c.c.