Osservatorio delle libertà ed istituzioni religiose

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Osservatorio delle Libertà ed Istituzioni Religiose

Sentenza 06 settembre 2007, n.05-55852

La presenza di un simbolo religioso su un terreno precedentemente di
proprietà pubblica e trasferito ad un privato può rappresentare
una violazione della establishment clause. In seguito alla sentenza 7
giugno 2004 (Buono v. Norton)
[https://www.olir.it/documenti/index.php?documento=2717], la Court of
Appeal for the Ninth Circuit si è pronunciata sulla validità del
trasferimento di proprietà di un terreno sul quale sorge una croce
latina all’interno di un parco pubblico. Tale trasferimento può
essere letto come un tentativo delle autorità pubbliche di mantenere
la presenza di un simbolo religioso (negando la possibilità di
aggiungere altri simboli nel medesimo parco) e come un’approvazione
statale del messaggio di una specifica religione, contrariamente a
quanto stabilito dalla establishment clause. 

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Il 28 Aprile 2010 la Corte Suprema ha annullato con rinvio la
decisione della Court of Appeal for the Ninth Circuit (Sentenza 28
 Aprile 2010 – U.S.A.: simboli religiosi in luogo pubblico ed
establishment clause
[https://www.olir.it/documenti/index.php?documento=5326])

Sentenza 28 aprile 2010

La Corte suprema degli Stati Uniti ha annullato una sentenza della
Corte d’appello (Ninth Circuit) che aveva ordinato la rimozione di
una croce da un memoriale di guerra mondiale situato nella riserva
nazionale California Mojave. In precedenza, il giudice distrettuale
federale aveva stabilito che lasciare la croce in un parco nazionale
(dunque un luogo di proprietà pubblica) violava il primo emendamento,
precisando inoltre che era illegittima la decisione di trasferire a
privati la proprietà del terreno sul quale si trovava la croce, in
quanto tale azione avrebbe aggirato il problema del rispetto della
establishment clause. La Corte suprema ha ora affermato che il
Tribunale distrettuale non aveva valutato correttamente la decisione
delle autorità pubbliche circa il trasferimento della proprietà del
terreno a privati. Per la Corte suprema, tale passaggio di proprietà
aveva lo scopo di mantenere un memoriale di guerra, e non quello di
promuovere un particolare credo religioso. Di conseguenza, la sentenza
della Corte distrettuale è annullata con rinvio: occorre infatti
riconsiderare se il trasferimento di terreni ha determinato un
mutamento delle circostanze tale da consentire la permanenza della
croce nel parco, senza violare la establishment clause.

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In OLIR.it:
United States Court of Appeals for the Ninth Circuit, Sentenza 7
giugno 2004, n. 03-55032
United States Court of Appeals for the Ninth Circuit, Sentenza 6
settembre 2007, n. 05-55852
[https://www.olir.it/documenti/?documento=5329]

Sentenza 20 dicembre 2005, n.04cv2688

Il 20 dicembre 2005, la Corte federale di Harrisburg, in Pennsylvania
(Kitzmiller et al. v. Dover Area School District, et al.), si è
pronunciata sulla questione relativa all’inserimento, nel corso di
biologia del nono anno delle scuole pubbliche del distretto scolastico
di Dover, della teoria dell’Intelligent Design, come alternativa a
quella di Darwin. Il tentativo di inserire la teoria creazionistica
all’interno della scuola pubblica, sebbene sotto le smentite spoglie
– secondo quanto ritenuto dal Giudice – di una teoria scientifica,
è stato sconfitto da una decisione, dettagliatamente motivata in ben
139 pagine, nella quale, ripercorrendo la storia legislativa e
giurisprudenziale della questione relativa alla ormai risalente
diatriba tra evoluzionismo e creazionismo negli Stati Uniti
d’America, la Corte ha concluso che l’insegnamento del
creazionismo, anche se “rietichettato” come Intelligent Design, è
vietato. Esso costituisce, così come emerge dalla puntuale verifica
svolta dal Giudice, attraverso il ricorso all’Endorsement ed al
Lemon Test, violazione della clausola separatista del Primo
emendamento del Bill of Rights statunitense, nonché dell’articolo
1, III paragrafo, della Costituzione della Pennsylvania.