Osservatorio delle libertà ed istituzioni religiose

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Osservatorio delle Libertà ed Istituzioni Religiose

Sentenza 08 febbraio 2018

STC 08.02.18 El Pleno del Tribunal Constitucional, compuesto por don Juan José González Rivas, Presidente, doña Encarnación Roca Trías, don Andrés Ollero Tassara, don Fernando Valdés Dal-Ré, don Santiago Martínez-Vares García, don Juan Antonio Xiol Ríos, don Pedro González-Trevijano Sánchez, don Antonio Narváez Rodríguez, don Alfredo Montoya Melgar, don Ricardo Enríquez Sancho, don Cándido Conde-Pumpido […]

Sentenza 27 giugno 2017, n.C-74/16

"Un’esenzione fiscale (…) di cui beneficia una
congregazione appartenente alla Chiesa cattolica per opere realizzate
in un immobile destinato all’esercizio di attività prive
di finalità strettamente religiosa, può ricadere sotto
il divieto enunciato dall’articolo 107, paragrafo 1, TFUE se, e
nella misura in cui, tali attività siano economiche,
circostanza questa la cui verifica incombe al giudice del
rinvio".

Si ringrazia per la segnalazione del
documento il Prof. Manlio Miele (Università degli Studi di
Padova)

Sentenza 08 luglio 2015, n.14225

L'esenzione prevista dall'art. 7, comma primo, lett. i), del
d.lgs. 30 dicembre 1992, n. 504, è subordinata alla compresenza
di un requisito oggettivo, rappresentato dallo svolgimento esclusivo
nell'immobile di attività di assistenza o di altre
attività equiparate, e di un requisito soggettivo, costituito
dal diretto svolgimento di tali attività da parte di un ente
pubblico o privato che non abbia come oggetto esclusivo o principale
l'esereizio di attività commerciali (art. 87, comma primo,
lett. e), del d.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917, cui il citato art. 7
rinvia). La sussistenza del requisito oggettivo deve essere accertata
in concreto, verificando che l'attività cui l'immobile
è destinato, pur rientrando tra quelle esenti, non sia svolta
con le modalità di un'attività commerciale (Nel caso
di specie, la Suprema Corte ha accolto il ricorso presentato dal
Comune circa l'applicazione dell'ICI rispetto ad un istituto
paritario gestito da religiosi, in considerazione del fatto del
pagamento da parte degli studenti di un corrispettivo per la
frequenza, pur risultando detta gestione di fatto in perdita). In
questo stesso senso cfr.: Corte
di Cassazione, Sezione V Civile, sentenza 8 luglio 2015, n. 14226
(pdf)

Sentenza 27 ottobre 2014, n.5320

Le esenzioni dai contributi concessori spettano nei casi previsti
dalla legge quando è rilasciato un atto abilitativo, comunque
denominato, in attuazione di una previsione urbanistica:
l’autorità che pianifica il territorio, nel prevedere le
varie destinazioni, può così determinare quali somme
possano essere successivamente pagate, nella fase di attuazione dello
strumento urbanistico. Quando invece si è in presenza di un
immobile abusivo, non spetta alcuna esenzione: può spettare una
riduzione degli oneri – in sede di rilascio di una sanatoria o
di un condono – solo nei casi espressamente previsti dalla
legge. Tale principio è stato applicato nel caso di specie
(realizzazione di un edificio, poi destinato al culto, sine titulo
cioè emanato per volontà privata senza alcuna previsione
specifica del piano urbanistico), ritenendo applicabile unicamente la
riduzione prevista dall’art. 34, comma 7, lett. c), della legge
n. 47 del 1985 (ovvero riduzione di un terzo dell’oblazione
qualora l'opera abusiva sia destinata ad attività sportiva,
culturale o sanitaria, o ad opere religiose o a servizio di culto).

Sentenza 04 marzo 2014, n.7552/09

Con questa sentenza, la Corte Europea dei Diritti
dell’Uomo ha ritenuto che il Regno Unito non abbia violato gli
artt. 9 e 14 della CEDU adottando una legislazione che prevede
un’esenzione dall’imposta locale sugli immobili, in forma
totale per gli edifici di culto aperti al pubblico, e parziale (nella
misura dell’80 %) per gli edifici di culto e le altre
proprietà di confessioni religiose che, utilizzate per scopi di
charity, non siano aperti al pubblico.
La Corte di
Strasburgo ha, inoltre, riaffermato che la legislazione tributaria
può essere scrutinata sotto il profilo dell’art. 9 CEDU,
poiché gli oneri da essa derivanti sono idonei ad incidere
sull’esercizio del diritto di libertà religiosa
(richiamando sul punto la sentenza
Association Les Témoins de Jéhovah c. France, n.
8916/05, 30 giugno 2011
).
Nella fattispecie la Corte
si è pronunciata sul ricorso proposto dalla Chiesa di
Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni, che lamentava la
mancata esenzione totale dall’imposta locale sugli immobili del
tempio di Preston, negata dall’amministrazione finanziaria in
ragione del fatto che l’accesso a tale tempio – secondo il
magistero mormone  – è riservato ai soli fedeli che
dispongano della necessaria raccomandazione.

Sentenza 05 dicembre 2013

El Pleno del Tribunal Constitucional (TC) ha estimado el recurso de
inconstitucionalidad presentado por el Gobierno contra la Ley Foral
10/2013, de 12 de marzo, de modificación de la Ley Foral
2/1995, de Haciendas Locales de Navarraque, que hubiera obligado a la
Iglesia Católica y a las confesiones religiosas
evangélicas, israelita e islámica a pagar la
contribución territorial (impuesto equivalente al IBI) por
todos los inmuebles de su propiedad, con la única
excepción de los destinados al culto. La sentencia ha sido
aprobada por unanimidad. [nota
informativa del Tribunal Constitucional
]


La Redazione
di OLIR.it ringrazia per la segnalazione del documento il Prof. A.
Bettetini – Università degli Studi di Catania

Parere 13 novembre 2012, n.4802

Consiglio di Stato. Parere 8-13 novembre 2012, n. 4802: "Ministero dell'economia e delle finanze. Schema di decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, recante regolamento da adottare ai sensi dell’art. 91-bis, comma 3, del d.L. 24 gennaio 2012, n. 1, convertito, con modificazioni, dalla l. 24 marzo 2012, n. 27 e integrato dall’art. 9, comma […]

Decreto legge 10 ottobre 2012, n.174

D.L. 10 ottobre 2012, n. 174: "Disposizioni urgenti in materia di finanza e funzionamento degli enti territoriali, nonche' ulteriori disposizioni in favore delle zone terremotate nel maggio 2012". (omissis) Art. 9 (omissis) 6. Al comma 3 dell'articolo 91-bis del decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2012, n. 27, […]