Osservatorio delle libertà ed istituzioni religiose

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Osservatorio delle Libertà ed Istituzioni Religiose

Lettera 28 giugno 2005

Discorso di Sua Santità di presentazione del compendio del catechismo della Chiesa cattolica, 28 giugno 2005. Carissimi Fratelli e amici, 1. «Possa Egli davvero illuminare gli occhi della vostra mente per farvi comprendere a quale speranza vi ha chiamati, quale tesoro di gloria racchiude la sua eredità fra i santi » (Ef 1,18). E’ questo […]

Motu proprio 28 giugno 2005

Motu proprio 28 giugno 2005 MOTU PROPRIO PER L’APPROVAZIONE E LA PUBBLICAZIONE DEL COMPENDIO DEL CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA Ai Venerabili Fratelli Cardinali, Patriarchi, Arcivescovi, Vescovi, Presbiteri, Diaconi e a tutti i Membri del Popolo di Dio Vent’anni or sono iniziava l’elaborazione del Catechismo della Chiesa Cattolica, richiesto dall’Assemblea straordinaria del Sinodo dei Vescovi, in […]

Istruzione 22 febbraio 1987

Congregazione per la dottrina della fede. Istruzione 22 febbraio 1987: “Donum vitae. Il rispetto della vita umana nascente e la dignità della procreazione”. (da “Acta Apostolicae Sedis” 80/1988, pp. 70 ss.) PREMESSA La Congregazione per la Dottrina della Fede è stata interpellata da diverse Conferenze Episcopali o da singoli vescovi da teologi medici e uomini […]

Ordinanza 30 gennaio 1985, n.26

E’ infondata la questione di legittimità costituzionale degli artt. 1
ss. della legge 27 maggio 1929 n. 810, in riferimento agli artt. 3, 9,
117 e 128 della Costituzione – relativamente alla parte in cui viene
data esecuzione all’art. 16, secondo comma, del Trattato fra la Santa
Sede e l’Italia, il quale stabilisce la facoltà concessa alla Santa
Sede di dare agli immobili, menzionati nel Trattato stesso e negli
allegati, l’assetto che creda senza autorizzazione o consensi da parte
di autorità governative, provinciali o comunali italiane – posto che,
per costante giurisprudenza della Corte, il sindacato sulle norme dei
Patti Lateranensi, cui sia stata data esecuzione da parte dell’Italia,
resta limitato e circoscritto all’accertamento della loro conformità
o meno ai principi supremi dell’ordinamento costituzionale. Gli
invocati parametri costituzionali non rientrano infatti – agli effetti
in questione – fra i “principi supremi”, mentre il cosiddetto
“privilegio di extraterritorialità”, previsto dal Trattato fra la
Santa Sede e l’Italia, non offende – di per sè – “il patrimonio
storico e artistico della Nazione”.

Decreto Presidente Repubblica 16 maggio 1961, n.676

D.p.r. 16 maggio 1961, n. 676: “Riconoscimento della personalità giuridica della Chiesa Evangelica Luterana in Italia e approvazione dello statuto” (da “Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana” n. 190 del 2 agosto 1961) IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Vista la deliberazione 17 ottobre 1949 dei rappresentanti delle parrocchie evangeliche luterane di Bolzano, San Remo, Trieste, Venezia, Firenze, […]

Raccomandazione 05 febbraio 1992, n.1178

Consiglio d’Europa. Raccomandazione 1178/1992 dell’Assemblea parlamentare relativa alle sette e ai nuovi movimenti religiosi, 5 febbraio 1992. 1. L’Assemblea è preoccupata per certi problemi legati alle attività di sette e di nuovi movimenti religiosi. 2. E’ stata allarmata da diverse associazioni e famiglie che si ritengono vittime dei comportamenti delle sette. (omissis) 5. Ritiene che […]

Risoluzione

Parlamento europeo. Risoluzione sui rapporti fra il diritto internazionale, il diritto comunitario e il diritto costituzionale degli Stati membri. (Da “Gazzetta ufficiale delle Comunità europee” del 27 ottobre 1997) Il Parlamento europeo, visto il simposio organizzato dalla sua commissione giuridica e per i diritti dei cittadini il 21 e 22 giugno 1995 sui rapporti tra […]

Sentenza 10 marzo 1994

Le norme del Reale Decreto n. 1700/1991 sono illegittime laddove,
nell’attuazione del principio secondo cui l’insegnamento della
religione cattolica deve essere obbligatoriamente organizzato nelle
scuole superiori pur rimanendo facoltativo per gli studenti, lascino
indefinito il contenuto delle materie alternative. Invero, la mancata
individuazione degli insegnamenti opzionali viola il principio
costituzionale del diritto alla certezza giuridica, nella concreta
accezione di certezza della norma, al fine di una scelta cosciente dei
destinatari del servizio; viola altresì l’Accordo tra lo Stato
Spagnolo e la Santa Sede del 1979 nonché la Disposizione Addizionale
Seconda della Legge Organica n. 1/1990, che istituisce l’obbligo per
gli istituti di istruzione secondaria (BUP) di includere nei programmi
di studio l’insegnamento della religione cattolica “in condizioni
equiparabili alle altre discipline fondamentali”. Per quest’ultimo
motivo, qualora le materie alternative si risolvano in un
approfondimento delle materie comuni, costituirebbero un vantaggio
educativo, oltre ad incidere indirettamente sulla valutazione di esse,
per quegli studenti che le abbiano scelte preferendole
all’insegnamento della religione cattolica, con violazione del
principio costituzionale di uguaglianza.

Circolare 11 luglio 2000, n.2000-105

Ministère de l’Education Nationale. Circulaire du 11 juillet 2000 n. 2000-105: “ORGANISATION DES PROCÉDURES DISCIPLINAIRES DANS LES COLLÈGES, LES LYCÉES ET LES ÉTABLISSEMENTS RÉGIONAUX D’ENSEIGNEMENT ADAPTÉ” (Bulletin Officiel du ministère de l’Education Nationale et du ministère de la Recherche Spécial n°8 du 13 juillet 2000) Réf. : L. n° 89-486 du 10-7-1989 mod. ; D. […]