Osservatorio delle libertà ed istituzioni religiose

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Osservatorio delle Libertà ed Istituzioni Religiose

Sentenza 29 giugno 2004, n.44774/98

COUR EUROPEENNE DES DROITS DE L’HOMME QUATRIÈME SECTION STRASBOURG 29 juin 2004 AFFAIRE LEYLA SAHIN c. TURQUIE (Requête no 44774/98) ARRÊT Cet arrêt deviendra définitif dans les conditions définies à l’article 44 § 2 de la Convention. Il peut subir des retouches de forme. En l’affaire Leyla Sahin c. Turquie,La Cour européenne des Droits de […]

Sentenza 09 giugno 1997, n.59/1996/678/868

Corte Europea dei Diritti dell’Uomo. Sentenza 9 giugno 1997: “Case of Pentidis and others v. Greece”. (59/1996/678/868) JUDGMENT STRASBOURG 9 June 1997 SUMMARY Judgment delivered by a Chamber Greece – conviction of Jehovah’s Witnesses for having established a place of worship without requesting an authorisation from the Minister of Education and Religious Affairs Rule 49 […]

Sentenza 20 luglio 1994

Non è legittimo respingere la richiesta di un’associazione per
l’annullamento dei deliberati d’una assemblea di comproprietari
avversi alla destinazione al culto dei locali di proprietà
dell’associazione medesima, siti nel condominio, senza precisare
perché l’attività di culto sarebbe di natura tale da determinare
inconvenienti e rischi maggiori rispetto alla destinazione dei locali
per uso misto d’abitazione e di uffici professionali e commerciali,
previsto dal regolamento cui risultano vincolati i condomini.

Sentenza 11 luglio 1996, n.1155

Il divieto permanente di uso e detenzione di armi o munizioni previsto
dall’art. 9 l. n. 772/1972 opera soltanto per gli ammessi al
servizio militare non armato o al servizio sostitutivo civile; mentre
non può estendersi ai casi di obiezione totale, in cui – diversamente
dalle fattispecie di obiezione parziale – il rifiuto è diretto contro
il servizio militare in quanto tale, e non è pertanto incompatibile
con l’appartenenza ad un corpo armato non militare quale la Polizia
di Stato. é, quindi, illegittima l’esclusione da concorso pubblico
nel ruolo dei commissari della Polizia di Stato di un obiettore totale
al servizio militare, in quanto costui non ha chiesto di – e quindi
non è mai stato ammesso a – prestare servizio militare non armato o
servizio civile sostitutivo.

Sentenza 19 dicembre 1992, n.558

É legittimo il provvedimento con cui l’amministrazione comunale
neghi il rilascio della concessione edilizia per la realizzazione di
un fabbricato ad uso di civile abitazione su terreno di proprietà del
monastero richiedente che sia stato autorizzato all’acquisto del
predetto terreno con decreto contenente la previsione della
destinazione dell’immobile a fini esclusivi di culto e religione.

Sentenza 26 luglio 1995, n.190

L’art. 73 della legge 20 maggio 1985, n. 222, nello stabilire, in
materia di retrocessione di congrui locali annessi alle chiese ex
conventuali da destinarsi ad uso rettoria per le opere di culto e di
religione, che “le cessioni e ripartizioni in quanto non ancora
eseguite, continuano ad essere disciplinate dalle disposizioni
vigenti”, conferisce ultrattività alla disposizione dell’art. 8
della legge 27 maggio 1929, n. 848 senza in nulla innovarla, essendo
finalizzata più che al rilascio dei beni, inteso come passaggio del
possesso (onere quasi completamente assolto), a favorire gli atti
negoziali di cessione dei beni (atti raramente formalizzati).”La
congrua parte… ad uso di rettoria” di cui all’art. 8 della legge
27 maggio 1929, n. 848 va identificata nei locali strettamente
necessari per le funzioni propriamente amministrative di competenza
delle chiese (attualmente enti parrocchie) nonché nei locali per
alloggio degli officianti e del personale in genere addetto alle
attività della chiesa; tale essendo il significato tecnico di
rettoria, non può essere utilizzato per indicare ulteriori attività
e iniziative delle parrocchie (iniziative associative, pastorali, di
animazione spirituale, di catechesi, di apostolato) che pur connesse
lato sensu al concetto di culto, non rientrano nelle funzioni
istituzionali dell’ente chiesa.

Parere 29 novembre 1995, n.3218

Deve ritenersi viziato di illegittimità il decreto ministeriale che
autorizza il perfezionamento della cessione della proprietà di un
immobile appartenente al Fondo edifici di culto ad un Comune, con il
vincolo di mantenerne inalterata la pregressa destinazione a sede di
altro ente pubblico cui affidarlo in regime di locazione a tempo
indeterminato, dovendosi ritenere consentita una tale forma di
cessione soltanto nel caso in cui l’immobile entri nel patrimonio
del Comune come bene strumentale per l’attività istituzionale
propria del Comune stesso e non come bene redditizio, dato in
locazione ad un soggetto terzo. Nel caso di specie, non potendo il
Fondo edifici di culto essere depauperato, senza che ricorrano i
presupposti di legge, della proprietà di un immobile che, allo stato,
gli assicura una considerevole rendita utile per i propri fini
istituzionali, si ravvisa un interesse pubblico specifico, attuale e
concreto perché l’Amministrazione annulli in via di autotutela
l’atto di autorizzazione della cessione del bene.

Disegno di legge 15 settembre 1999, n.4336

Senato della Repubblica. Disegno di legge n. 4336 presentato dal Governo: “Misure in materia fiscale”, 15 novembre 1999. (omissis) Art. 20 (Concessione in uso dei beni dello Stato adibiti al culto) I beni immobili appartenenti allo Stato, adibiti a luoghi di culto, con le relative pertinenze, in uso agli enti ecclesiastici, sono agli stessi concessi […]