Osservatorio delle libertà ed istituzioni religiose

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Osservatorio delle Libertà ed Istituzioni Religiose

Documenti • 2 Febbraio 2004

Progetto di legge 09 ottobre 1997, n.4238

Camera dei Deputati. Proposta di legge n. 4238 d’iniziativa dei deputati Bianchi Clerici, Giancarlo Giorgietti, Galli, Maroni, Sant’Andrea: “Norme per il recupero e la valorizzazione del Monastero di Cairate”, 9 ottobre 1997.

ONOREVOLI COLLEGHI ! — La fondazione di Cairate risale al III secolo a.C. Il villaggio era forse caratterizzato da una parte fortificata adiacente ad una delle vie di comunicazione più battute dell’epoca.

La posizione strategica di Cairate venne rilevata dai Longobardi, che si insediarono a Peveranza e nell’area dove poi sorse il Monastero, come confermato dagli scavi archeologici realizzati nel 1981.

Il Monastero benedettino di Santa Maria Assunta venne fondato nel 737 da Manigunda, una nobile longobarda legata alla corte regia di Pavia, per sciogliere un voto in seguito ad una guarigione. Resta ancora una copia, quasi certamente apocrifa ma non per questo inattendibile, dello iudicatum con il quale Manigunda devolveva i propri beni al costituendo Monastero.

Fino al 1960 la strada che portava al Monastero era a ” fondo cieco “; il visitatore oggi non può vedere la casa in cui abitava il sacerdote addetto alle funzioni religiose monastiche poiché l’attuale via Monastero ha diviso in due anche il grande giardino.

Chi visita il Monastero è costretto, perciò, a ricostruire mentalmente la situazione originaria, quando all’area monastica si accedeva dall’ancor visibile portale ad arco (1710), sormontato dalla statua della Madonna affiancata da due angioletti.

L’edificio ad un piano, che si incontra dopo aver oltrepassato il citato portale, risale al secolo scorso e fu costruito da chi acquistò parte del Monastero. Le colonne in arenaria del piano terreno provengono dalle cave di Viggiù e Saltrio, ma purtroppo non sono in buone condizioni, tanto che si è dovuto intervenire per consolidarne sei sul lato est.

All’interno del Monastero sono, tra l’altro, esposti alcuni pannelli realizzati in occasione della mostra ” Cairate Anno Mille” del 1984 composta da alcuni reperti lapidei tra i quali spicca un’area votiva romana con dedica a Diana da parte di due liberti a favore del padrone che li aveva affrancati.

Nella metà del 1500 la chiesa, forse ricavata aggregando più oratori, era a tre navate, e in quella centrale un arco gotico divideva l’abside dalla navata.

Tale arco era decorato con affreschi della scuola di Aurelio Luini, di cui uno ancora visibile raffigurante un santo vescovo sormontato dallo stemma dei Castiglioni.

Intorno al 1525 è stato costruito il campanile con il conseguente restringimento dell’abside e nel 1560 la navata centrale è stata divisa in due parti, una utilizzata esclusivamente dagli esterni e l’altra dalle monache. In quello che fu l’abside della navata centrale è stata poi allestita la seconda parte della citata mostra, nella quale si ritrovano le riproduzioni fotografiche (purtroppo solo queste) delle sculture che un tempo furono del Monastero.

È, comunque, ancora possibile ammirare dal vero una delle opere d’arte più antiche: un bassorilievo raffigurante due colombe che si abbeverano.

La presente proposta di legge si propone quale obiettivo prioritario quello del recupero e della valorizzazione del Monastero di Cairate, un bene architettonico meritevole di urgente salvaguardia ed intervento, anche al fine di garantire con tale recupero la riscoperta turistica di tutte le zone ad esso circostanti.

PROPOSTA DI LEGGE

ART. 1.

1. Per il recupero e la valorizzazione del Monastero di Cairate, nonché per consentire lo sviluppo culturale delle zone limitrofe, è previsto un finanziamento pari a lire 5 miliardi, da attribuire al comune di Cairate ed alla provincia di Varese, proprietari indivisi dell’immobile.

ART. 2.

1. All’onere derivante dall’attuazione della presente legge, pari a lire 2 miliardi per l’anno 1998 ed a lire 3 miliardi per l’anno 1999, si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 1997-1999, al capitolo 6856 dello stato di previsione del Ministero del tesoro per l’anno 1997, all’uopo parzialmente utilizzando l’accantonamento relativo al Ministero per i beni culturali e ambientali.

2. Il Ministro del tesoro è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.

ART. 3.

1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.

Autore: Camera dei Deputati
Nazione: Italia
Parole chiave: Monastero, Recupero, Valorizzazione
Natura: Progetto di legge