Osservatorio delle libertà ed istituzioni religiose

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Osservatorio delle Libertà ed Istituzioni Religiose

Documenti • 6 Febbraio 2006

Decreto Presidenza Consiglio Ministri 12 dicembre 2005

D.P.C.M. 12 dicembre 2005: “Codice dei beni culturali e del paesaggio”.

(da “Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana” n. 25 del 31 gennaio 2006)

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Visto il Codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, ed in particolare l’art. 146, comma 3, secondo cui «Entro sei mesi (. . .), con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, d’intesa con la Conferenza Stato-regioni, è individuata la documentazione necessaria alla verifica di compatibilità paesaggistica degli interventi proposti»;

(omissis)

Decreta:

Art. 1.
Relazione paesaggistica

1. Nell’allegato al presente decreto sono definiti le finalità, i criteri di redazione, i contenuti della relazione paesaggistica che correda, congiuntamente al progetto dell’intervento che si propone di realizzare ed alla relazione di progetto, l’istanza di autorizzazione paesaggistica, ai sensi degli articolo 159, comma 1 e 146, comma 2, del Codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42.

(omissis)

ALLEGATO

RELAZIONE PAESAGGISTICA.

1. Finalità.

II presente allegato ha lo scopo di definire la “Relazione paesaggistica” che correda l’istanza di autorizzazione paesaggistica congiuntamente al progetto dell’intervento che si propone di realizzare ed alla relazione di progetto(definita testo tra gli elaborati di progetto di seguito indicati). I contenuti della relazione paesaggistica qui definiti costituiscono per l’Amministrazione competente la base di riferimento essenziale per la verifica della compatibilità paesaggistica degli interventi ai sensi dell’art. 146, comma 5 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 recante “Codice dei beni culturali e del paesaggio”, di seguito denominato Codice.
Le Regioni, nell’esercizio delle attività di propria competenza, specificano e integrano i contenuti della relazione in riferimento alle peculiarità territoriali ed alle tipologie di intervento.
La Relazione paesaggistica contiene tutti gli elementi necessari alla verifica della compatibilità paesaggistica dell’intervento, con riferimento ai contenuti e alle indicazioni del piano paesaggistico ovvero del piano urbanistico-territoriale con specifica considerazione dei valori paesaggistici. Deve, peraltro, avere specifica autonomia di indagine ed essere corredata da elaborati tecnici preordinati altresì a motivare ed evidenziare la qualità dell’intervento anche per ciò che attiene al linguaggio architettonico e formale adottato in relazione al contesto d’intervento.

2. Criteri per la redazione della relazione paesaggistica.

La relazione paesaggistica, mediante opportuna documentazione, dovrà dar conto sia dello stato dei luoghi (contesto paesaggistico) e area di intervento) prima dell’esecuzione delle opere previste, sia delle caratteristiche progettuali dell’intervento, nonchè rappresentare nel modo più chiaro ed esaustivo possibile lo stato dei luoghi dopo l’intervento.
A tal fine, ai sensi dell’art. 146, commi 4 e 5 del Codice la documentazione contenuta nella domanda di autorizzazione paesaggistica indica:
lo stato attuale del bene paesaggistico interessato;
gli elementi di valore paesaggistico in esso presenti, nonchè le eventuali presenze di beni culturali tutelati dalla parte II del Codice;
gli impatti sul paesaggio delle trasformazioni proposte;
gli elementi di mitigazione e compensazione necessari;
Deve contenere anche tutti gli elementi utili all’Amministrazione competente per effettuare la verifica di conformità dell’intervento alle prescrizioni contenute nei piani paesaggistici urbanistici e territoriali ed accertare:
la compatibilità rispetto ai valori paesaggistici riconosciuti dal vincolo;
la congruità con i criteri di gestione dell’immobile o dell’area;
la coerenza con gli obiettivi di qualità paesaggistica.

(omissis)

4. Documentazione relativa a tipologie di interventi od opere di grande impegno territoriale.

(omissis)

Questi interventi e/o opere caratterizzano e modificano vaste parti del territorio. Pertanto, gli elaborati dovranno curare, in particolare, le analisi relative al contesto paesaggistico, ed all’area in cui l’opera e/o l’intervento si colloca e che modifica e mostrare la coerenza delle soluzioni rispetto ad esso mediante:

(omissis)

3. Cartografia in scala 1:5.000 1:10.000 1:25.000 che evidenzi:
le caratteristiche morfologiche del contesto paesaggistico e dell’area d’intervento
a) la tessitura storica, sia vasta che minuta esistente: in particolare, il disegno paesaggistico (urbano e/o extraurbano), l’integrità di relazioni, storiche, visive, simboliche dei sistemi di paesaggio storico esistenti(rurale, urbano, religioso, produttivo, ecc.), le strutture funzionali essenziali alla vita antropica, naturale e alla produzione (principali reti di infrastrutturazione); le emergenze significative, sia storiche, che simboliche;

(omissis)

In particolare per gli interventi infrastrutturali lineari in rilevato, che formino barriera artificiale su territorio aperto, agricolo, montano, ecc. e su territorio periurbano, andranno rilevate e controllate progettualmente le condizioni di intervisibilità, in quanto tali opere vanno a costituire nuovo margine paesaggistico. Gli elaborati dovranno curare, in particolare:

(omissis)

2. carta/e in scala 1:5000, 1:10.000 e 1:25.000 che evidenzi:

(omissis)

b) la tessitura storica esistente: in particolare, il disegno paesaggistico (in area urbana, periurbana, extraurbana), l’integrità di sistemi di paesaggio storico e recente (rurali, urbani, difensivi, religiosi,..) e i resti significativi.

(omissis)

3. Carta in scala 1:2.000, 1:5:000 che rilevi nel dettaglio, per il contesto e l’area di intervento, la presenza degli elementi costitutivi di tale tessitura, per comprenderne la contiguità fisica, o le relazioni visive e simboliche, (per esempio: viale alberato di accesso, giardino, villa, rustici, filari e canali in territorio agricolo, edicole religiose, fonti, alberi isolati, bosco, apertura visiva, ecc.)

(omissis)