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    Interrogazione 16 luglio 2003, n.E-2487

    Violazioni della Libertà religiosa in Turkmenistan e tutela delle confessioni musulmana e russo ortodossa

    Data: 16 luglio 2003
    Autore:
    Parlamento europeo
    Argomento:
    Divieto di discriminazione
    Parole chiave:
    Discriminazione, Esercizio del culto, Confessioni religiose, Libertà religiosa, Minoranze, Intolleranza, Democratizzazione, Registrazione, Violenze
    Parlamento europeo. Interrogazione scritta E-2487 di Maurizio Turco alla Commissione: “Violazioni della Libertà religiosa in Turkmenistan e tutela delle confessioni musulmana e russo ortodossa”, 16 luglio 2003. Premesso che: – il 27 Maggio 2003 un gruppo operativo della divisione del Ministero degli Affari Interni della città di Ashgabad ha fatto incursione nella casa della devota […]

    Parlamento europeo. Interrogazione scritta E-2487 di Maurizio Turco alla Commissione: “Violazioni della Libertà religiosa in Turkmenistan e tutela delle confessioni musulmana e russo ortodossa”, 16 luglio 2003.

    Premesso che:
    – il 27 Maggio 2003 un gruppo operativo della divisione del Ministero degli Affari Interni della città di Ashgabad ha fatto incursione nella casa della devota Gaurabhakta Devi Dasi e della devota Hare Krishna, la cui casa era usata come tempio per l’esercizio del culto;
    – durante l’incursione altri due credenti, Varshana Prabhu e Mishra Bhagavan Prabhu, sono stati arrestati ed il secondo picchiato a sangue nel tentativo della polizia di avere informazioni;
    – le autorità Turkmene continuano a rifiutare alle Comunità non Mussulmane e non Russe Ortodosse la possibilità di registrarsi;
    – la legge Costituzionale Turkmena sancisce il diritto ad una privacy nella propria abitazione che dovrebbe essere limitato solo da circostanze eccezionali e su una base legale, nessuna delle due riscontrabili nei fatti accaduti il 27 Maggio.
    Potrebbe la Commissione far sapere se è a conoscenza delle violazioni gravi e persistenti della libertà religiosa in Turkmenistan e dei fatti denunciati?
    Quali iniziative intende essa promuovere o sollecitare al fine di esercitare pressioni sulle autorità del Turkmenistan affinché sia garantita la libertà religiosa nel paese?

    Risposta dell’On.le Patten in nome della Commissione, 22 agosto 2003.

    La Commissione è preoccupata per le sempre più numerose violazioni della libertà di religione nel Caucaso meridionale e in Asia centrale ed è al corrente dei problemi che devono affrontare gli Avventisti, i membri della Chiesa protestante d’Asia, le comunità musulmane e russe ortodosse in Turkmenistan e i Testimoni di Geova in Armenia.
    Dato che l’Uzbekistan, il Kazakistan, l’Armenia e la Georgia hanno concluso accordi di partenariato e cooperazione con l’Unione, la Commissione solleva in occasione delle riunioni che si tengono nel quadro degli accordi il problema della violazione della libertà di religione e, più in generale, dei diritti umani fondamentali. Anche se l’accordo di partenariato e cooperazione con il Turkmenistan non è stato ancora ratificato, la Commissione affronta la questione durante ogni riunione bilaterale con le autorità turkmene.
    La Commissione desidera ribadire la grande importanza attribuita al diritto alla libertà di religione, di credo ed espressione. L’Unione ha sostenuto ripetutamente che il rispetto dei diritti umani e la democratizzazione devono essere parte integrante del dialogo politico con i paesi terzi. Nella comunicazione del maggio 2001 sul ruolo dell’Unione nella promozione dei diritti umani e della democratizzazione nei paesi terzi, la Commissione si è impegnata ad integrare i temi della democratizzazione e del rispetto dei diritti umani in tutti i programmi di assistenza della Comunità.
    Oltre all’assistenza Tacis, nel quadro dell’Iniziativa europea per i diritti umani e la democrazia (EIDHR), la Commissione finanzia una serie di attività a sostegno della libertà di religione e del processo di democratizzazione nel Caucaso meridionale e in Asia centrale.

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