Bari – Revocata l’ordinanza con la quale il 1 giugno 2004 stata sospesa l’espulsione di un Testimone di Geova dalla confessione di appartenenza (14 dicembre 2004)
Il Tribunale di Bari ha revocato l’ordinanza emessa il 1° giugno 2004 dal giudice della sezione distaccata di Bitonto con la quale si era sospesa l’espulsione di un Testinone di Geova dalla confessione di appartenenza per asserita violazione del diritto alla difesa di quest’ultimo e dello statuto della Congregazione.
Secondo il Tribunale “la libertà e la difesa degli individui all’interno delle confessioni religiose (art. 2 cost.) vanno coniugate e bilanciate con la libertà delle confessioni religiose, in quanto rappresentative di ragioni di spiritualità e di fede degne di per sé di tutela (artt. 7 e 8 cost.). Il contrasto tra l’individuo ed il gruppo non può essere regolato prescindendo del tutto dalle peculiarità dell’esperienza religiosa”.
Alla luce di tali premesse il Tribunale he ritenuto che, nel caso di specie, il diritto alla difesa del fedele, seppure non consono “con le prescrizioni proprie dell’ordinamento civilistico, nel suo nucleo essenziale, consistente dei poteri e delle facoltà di contraddire nel processo” ha ricevuto una tutela sostanziale.
Il testo dell’ordinanza del Tribunale di Bari
Nicola Colaianni, Sull’ammissibilità e i limiti del sindacato giurisdizionale sui provvedimenti spirituali e disciplinari delle autorità confessionali, Parere pro veritate prodotto in relazione all’Ordinanza di revoca del 14 dicembre 2004
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