Osservatorio delle libertà ed istituzioni religiose

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Osservatorio delle Libertà ed Istituzioni Religiose

Notizie • 16 Giugno 2005

Montalcino: Interrogazione parlamentare su maestro elementare rifiutato per motivi religiosi (10 marzo 2005)

Alla vigilia dell’apertura del corrente anno scolastico, le famiglie di due bambini (trasferitesi nella provincia di Siena dall’Argentina e dalla Valle d’Aosta) appartenenti alla Congregazione dei Testimoni di Geova, hanno chiesto al dirigente scolastico dell’Istituto “Insieme”, cui fa parte anche la scuola primaria “Giovanni Pascoli” di Buonconvento, lo spostamento dei loro figli dalla prima elementare nella quale erano iscritti ad altra sezione. In quella classe infatti insegnava il maestro Adriano Fontani, che, espulso dal 1986 dalla Congregazione dei Testimoni di Geova per apostasia e ribellione, ha condotto nei confronti della Congregazione una durissima battaglia fondando anche il coordinamento dei fuorisciti dai testimoni di Geova. Il dirigente scolastico ha accolto la richiesta delle due famiglie, motivando lo spostamento con l’opportunità di prevenire eventuali tensioni e di assicurare la serenità della classe, dei bambini e dello stesso insegnante.

A seguito del provvedimento del dirigente scolastico, il sig. Fontani ha presentato una serie di esposti, il primo dei quali porta la data del 7 settembre 2004, alle autorità scolastiche chiedendo se i genitori hanno diritto di rifiutare un docente prima ancora di conoscerlo e per motivi diversi dalle sue capacità di educatore e soprattutto se il direttore scolastico possa formare classi ed attribuire a queste dei maestri a seconda della loro ideologia, dottrina, fede, credo e religione.
Da allora si sono succedute: tre ispezioni delle autorità scolastiche regionali e provinciali, rispettivamente datate 1° ottobre 2004, 15 novembre 2004 e 10 marzo 2005, l’ultima delle quali ancora in corso; numerose prese di posizione a favore di Fontani da parte di genitori di ex alunni; una petizione di solidarietà al dirigente scolastico firmata da una sessantina di dipendenti dell’Istituto “Insieme”.

Se la Carta Costituzionale sancisce il diritto di professare liberamente la propria fede religiosa, il diritto-dovere dei genitori di istruire ed educare i figli e il diritto di scelta tra vari tipi di scuola, tuttavia non prevede la libertà dei genitori di scegliere i docenti per i propri figli. Lo stesso d.p.r. n. 751 del 16 dicembre 1985, concernente l’esecuzione dell’intesa tra l’autorità scolastica italiana e la Conferenza episcopale italiana per l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche, all’art. 2, punto 1.a., stabilisce che il diritto di scegliere se avvalersi o non avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica non deve determinare alcune forma di discriminazione, neppure in relazione ai criteri per la formazione delle classi. Suscita dunque qualche perplessità l’ipotesi che un dirigente scolastico, pur spinto da motivi di opportunità, possa decidere di costituire il corpo docente delle classi sulla base delle ideologie dei genitori; ciò, oltre a ledere irrimediabilmente la libertà di insegnamento del singolo docente, si porrebbe in contrasto con il proclamato principio della laicità-aconfessionalità delle scuole statali.

Il caso non è chiuso, tanto che recentemente (10 marzo 2005) è stata presentata da Giovanna Bianchi Clerici, esponente della Lega Nord, una interrogazione parlamentare al Ministero dell’Istruzione. L’onorevole Bianchi Clerici definisce imprudente la scelta del dirigente scolastico, in quanto essa si presta ad integrare un pericoloso precedente nelle scuole pubbliche, laiche e aconfessionali, che potrebbe portare ad altre richieste di genitori, caratterizzate da uno spiccato carattere discriminatorio. (Francesca Tarchianiz)

Camera dei Deputati, Interrogazione a risposta scritta 4-13378 presentata da GIOVANNA BIANCHI CLERICI giovedì il 10 marzo 2005

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