Osservatorio delle libertà ed istituzioni religiose

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Osservatorio delle Libertà ed Istituzioni Religiose

Regolamento 1989

Regolamento No. 70533. “The Orissa Freedom of Religion Rules, 1989” In exercise of the powers conferred by Section 7 of the Orissa Freedom of Religion Act, 1967 ( Orissa Act 2 of 1968 ), the State Government of Orissa, do hereby make the following rules, namely: 1. Short Title (1) These rules may be called […]

Legge 1967

“The Orissa Freedom Of Religion Act, 1967”. An Act to provide for prohibition of conversion from one Religion to another by the use of force or inducement or by fraudulent means and for matters incidental thereto. Be it enacted by the Legislature of the State of Orissa in the Eighteenth Year of the Republic of […]

Sentenza 19 luglio 2006, n.24994

Per l’integrazione della condotta di partecipazione ad
un’associazione con finalità di terrorismo anche internazionale o
di eversione dell’ordine democratico, di cui all’art. 270 bis
c.p., è sufficiente, in presenza di una struttura organizzata sia
pure in modo rudimentale, che l’adesione ideologica si sostanzi in
seri propositi criminali diretti alla realizzazione delle finalità
associative, senza che sia necessario, data la natura di reato di
pericolo presunto, che si abbia l’inizio di materiale esecuzione del
programma criminale.

Sentenza 28 novembre 2001, n.335/2001

Spagna. Audiencia provincial de Madrid. Sentencia No. 335/2001, de 28 de noviembre 2001. (Pre-trial Proceedings No. 2663/84, Investigative Court No. 21- Madrid. Court Record No. 186/95) JUDGMENT PROVINCIAL COURT OF MADRID […] HEARING in public and oral proceedings before the Fourth Section of this Provincial Court for the case No. 2663/84, Court Record No. 186/95, […]

Decreto legge 1938, n.1363/1938

Decreto legge n. 1363/1938: “Eglises des hétérodoxes – Prosélytisme de la protection des dispositions des articles 1 et 2 de la constitution en vigueur”. Art. l. Pour la construction ou l’ouverture d’une église, de quelque dogme que ce soit, est requis, au préalable, un permis délivré par l’autorité ecclésiastique reconnue compétente, ainsi que par le […]

Sentenza 05 dicembre 2005, n.44227

L’esigenza di praticare un certo culto religioso o il farne opera di
proselitismo, pur essendo fenomeni certamente liberi ed anzi tutelati,
non possono essere addotti quali cause di giustificazione, laddove
sussistano gli estremi di un illecito penale (nel caso di specie,
veniva contestato il reato di associazione finalizzata allo spaccio di
stupefacenti, in relazione all’uso rituale, da parte degli associati
di un nuovo movimento religioso, della bevanda “ayahuasca”, in
grado di condurre ad uno stato di “espansione della coscienza”
simile all’estasi mistica).

Legge 25 giugno 1993, n.205

Legge 25 giugno 1993, n. 205: “Misure urgenti in materia di discriminazione razziale, etnica e religiosa”. (da “Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana” n. 148 del 26 giugno 1993) Art. 1 (Discriminazione, odio o violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi) 1. (Omissis) (1). 1- bis . Con la sentenza di condanna per uno dei […]

Sentenza 12 novembre 2003, n.02-51184

La presenza di una lapide recante incisi i Dieci Comandamenti, sita
nel parco del Palazzo del Governo dello Stato del Texas, non lede il
pricipio di separazione tra Stato e Chiesa, dettato del Primo
emendamento del Bill of Rights. Nel caso di specie, tale monumento,
insieme ad altre varie opere presenti nel suddetto contesto,
rappresenta infatti la storia religiosa e secolare di questo Paese,
senza lo scopo di attuare una forma di protezione particolare per
alcuna confessione.

Rapporto 26 ottobre 2001

Bureau of Democracy, Human Rights and Labor. Rapporto 26 ottobre 2001: “International Religious Freedom Report about Romania”. The Constitution provides for religious freedom; while the Government generally respects this right in practice, there are some restrictions and several minority religious groups continued to claim credibly that low-level government officials and the Romanian Orthodox clergy impeded […]

Sentenza 16 marzo 2005, n.10450

La valutazione dei gravi indizi di colpevolezza – ai fini
dell’emissione delle ordinanze di custodia cautelare – deve avvenire
in modo complessivo, attraverso un apprezzamento unitario dei singoli
elementi probatori, posto che questi ultimi, se esaminati
singolarmente, possono risultare suscettibili di significati neutri,
ambigui o apparentemente contraddittori; detti elementi, invece, dopo
essere stati sottoposti a verifica singola, vanno inseriti in una
composizione organica dell’intero materiale acquisito e collegati
tra loro in una visione necessariamente unitaria (Nel caso di specie,
nel valutare la condotta di soggetti indagati per il reato di
associazione con finalità di terrorismo in Italia, ma facenti parti
di organizzazioni operanti anche in altri Paesi, la Corte ha ritenuto
che l’attività svolta sul territorio italiano debba essere valutata
inserendola nel quadro complessivo delle azioni svolte sul piano
internazionale)