Osservatorio delle libertà ed istituzioni religiose

Olir

Osservatorio delle Libertà ed Istituzioni Religiose

• 10 Dicembre 2021

Valorizzare la cultura del sacro. Il patrimonio culturale di interesse religioso al servizio delle comunità

I beni culturali ecclesiastici (BCE) costituiscono un complesso di primaria importanza nel panorama del patrimonio culturale italiano e sono oggetto di rilevanti contributi erogati dalle Fondazioni di origine bancaria.

Il progetto di ricerca Valorizzare la cultura del sacro. Il patrimonio culturale di interesse religioso al servizio delle comunità promosso dall’Associazione di Fondazioni e Casse di Risparmio S.p.A. (ACRI) e dall’Università Cattolica del Sacro Cuore si concentra sulla ricognizione normativa, istituzionale e organizzativa dei BCE a livello nazionale allo scopo di fornire strumenti utili alla programmazione strategica e operativa delle Fondazioni e al dialogo con gli enti preposti.

L’analisi della ricerca comprende anche il regime giuridico legato al restauro e alla conservazione dei Beni culturali ecclesiastici, ivi compresa la ricognizione dati disponibili da parte della CEI, nonché un’indagine, raccolta dati ed elaborazione delle esperienze delle Fondazioni aderenti al progetto.

L’elaborato finale frutto del progetto di ricerca potrà essere premessa di un futuro dialogo con la CEI e altre confessioni religiose, utile per l’azione delle Fondazioni, e potrà favorire l’elaborazione da parte di queste della propria programmazione operativa e strategica.

Obiettivi specifici:

  • Ricognizione del panorama normativo, istituzionale e organizzativo delle Istituzioni ecclesiastiche e degli Ordini religiosi nell’ambito dei BCE (competenze e relazioni reciproche; regime autorizzatorio per la gestione e la dismissione dei BCE secondo la disciplina canonistica e quella civile). Saranno portati all’attenzione delle Fondazioni alcuni esempi concreti di accordi a livello locale che possano essere considerati casi di interesse – (macro-area 1);
  • Analisi del regime giuridico legato al restauro e alla conservazione(manutenzione; sostegno finanziario da parte della CEI; riuso-valorizzazione di BCE) – (macro-area 2);
  • Valutazione delle esperienze, positive e negative, delle Fondazioni aderenti al progetto rispetto alla fruizione-valorizzazione dei beni ecclesiastici (beni immobili);
  • Analisi del regime giuridico legato alla fruizione-valorizzazione (strutture di volontariato; educazione al patrimonio; musei e parchi ecclesiastici e turismo religioso) – (macro- area 3);
  • Valutazione delle esperienze delle Fondazioni aderenti al progetto (positive e negative) rispetto alla conservazione e al riuso-valorizzazione dei beni ecclesiastici (beni immobili);

Gruppo di ricerca

Il gruppo di lavoro è composto da docenti universitari, di diverso settore disciplinare ma autori di studi in tema di enti ecclesiastici e di beni culturali, spesso con specifico riferimento a quelli di interesse religioso, e da un esperto operante nel settore, e precisamente da: i Professori Geraldina Boni (Università degli studi di Bologna), Antonio G. Chizzoniti (Università Cattolica del Sacro Cuore Piacenza), Anna Gianfreda (Università Cattolica del Sacro Cuore Piacenza), Giuseppe Manfredi (Università Cattolica del Sacro Cuore Piacenza), Antonio Roccella (Università degli Studi Milano Statale), Girolamo Sciullo (già Università degli studi di Bologna), dai dottori Manuel Ganarin (Università degli studi di Bologna), Giulia Mazzoni (Università Cattolica del Sacro Cuore Piacenza) e Alberto Tomer (Università degli studi di Bologna) e dall’Architetto Manuel Ferrari (Direttore Ufficio Diocesano per i Beni Culturali di Piacenza e Bobbio).

I risultati della ricerca riferita alla prima annualità sono stati pubblicati nel volume di Acri edito da Il Mulino Beni ecclesiastici di interesse culturale. Ordinamento conservazione, valorizzazione in commercio a partire dal 13 gennaio 2022 (vai alla sezione dedicata).