Osservatorio delle libertà ed istituzioni religiose

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Osservatorio delle Libertà ed Istituzioni Religiose

Documenti • 29 Settembre 2003

Interrogazione 09 gennaio 2002, n.P-3648/01

Parlamento europeo. Interrogazione scritta P-3648/01 di Guido Podestà (PPE-DE) alla Commissione: “Condizione della donna in Nigeria – il Caso di Safia Husaini Tungar Tudu”, 9 gennaio 2002.

(da “Gazzetta Ufficiale delle Comunità Europee” C 229 E del 26 settembre 2002, pag. 42)

Il caso della donna nigeriana di 30 anni, sposa bambina a 12, con quattro figli – l’ultimo dei quali nato in seguito ad una violenza subita e per questo condannata alla lapidazione – suscita inquietanti interrogativi circa l’attuale condizione femminile in molti paesi dell’Africa, tra cui appunto la Nigeria.
Secondo la Sharia, infatti, una donna sposata, anche se divorziata, commette adulterio se si accoppia con un altro uomo, anche se, come nel caso in questione, ciò consegue ad uno stupro.
Il potere politico e militare che si instaura in regimi non democratici necessita del controllo sulla vita anche privata dei propri sudditi: quello delle nascite rientra in questa logica, pertanto le donne risultano esposte maggiormente a leggi punitive, molte volte inumane.
Può dire la Commissione in che modo intende intensificare e rendere più efficaci i programmi già posti in essere per migliorare la condizione della donna in tali paesi e quali nuove azioni intende intraprendere affinché possano essere eliminate pratiche che ledono i diritti fondamentali della persona?
Può essa altresì indicare in che modo intende procedere per favorire un processo di democratizzazione e di laicizzazione in paesi come la Nigeria, in cui l’interpretazione data alla legge religiosa (che peraltro distorce il senso vero della religione a cui fa riferimento) colpisce soprattutto i diritti della donna?