Osservatorio delle libertà ed istituzioni religiose

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Osservatorio delle Libertà ed Istituzioni Religiose

Documenti • 17 Aprile 2005

Parere 27 maggio 2004

Parere sul riconoscimento dei corsi di studio in Giurisprudenza della Pontificia Università Lateranense in base alla Legge 5/3/2004 n. 63, art. 2. (Sessione del 26 e 27 maggio 2004)

ISTITUZIONE DI FACOLTÀ E CORSI DI LAUREA. Pontificia Università Lateranense – Legge 5/3/2004 n. 63 art. 2 – Richiesta di parere in merito al C. d. L. specialistica in Giurisprudenza.

Il Relatore DALLA TORRE fa distribuire una bozza di parere elaborata e ne dà lettura. Si apre una discussione nella quale intervengono i Consiglieri RUGGIU, FEBBRAJO, MARINI, MORRA, FERRARIS. Il documento, posto in votazione, viene approvato dal Consiglio con l’astensione del Consigliere MARINI nel testo di seguito trascritto:

IL CONSIGLIO UNIVERSITARIO NAZIONALE Vista la nota ministeriale (Direzione Generale per l’Università – Uff. III, n. 1139 del 29 aprile 2004), con la quale è stato chiesto il parere concernente l’oggetto; visto l’art. 2 del Decreto legge 14 gennaio 2004, n. 2, convertito in legge 5 marzo 2004, n. 63; considerate le disposizioni dell’ordinamento universitario ed in particolare il D.M. 509/1999; sentito il Relatore;

FORMULA IL SEGUENTE PARERE

Premesso che la Pontificia Università Lateranense è istituzione della Santa Sede, soggetto di diritto internazionale; che essa è sorta e disciplinata in un ordinamento, quello canonico, qualificabile come straniero rispetto all’ordinamento italiano (cfr. art. 7, primo comma, Costituzione); che la stessa è ubicata in territorio italiano, ancorché fruente delle immunità diplomatiche (cfr. artt. 13 e 15 Trattato lateranense: Legge 27 maggio 1929, n. 810); che in ragione della sua diretta funzione strumentale al servizio della Santa Sede ha una rilevante dimensione internazionale espressa tra l’altro nei collegamenti con Istituzioni Universitarie in tutto il mondo, attraverso accordi di incorporazione, aggregazione, affiliazione e partenariato; che in essa è operante, tra le altre, la Facoltà di diritto civile, costituita nel 1853, che ha svolto nel tempo e svolge tuttora attività scientifica di ricerca di particolare rilevanza, testimoniata in particolare dalle riviste Studia et Documenta Historiae et Juris, Apollinaris, Civitas et Iustitia, nonché dalle collane di monografie scientifiche Studia et Documenta, Quaderni di Apollinaris, Utrumque Jus.
Tutto ciò premesso il CUN ritiene che sussistano i presupposti di legge per poter prendere in considerazione la richiesta di dichiarazione di equipollenza in Italia dei titoli accademici rilasciati dalla Facoltà di diritto civile della suddetta Università.
Con riferimento alle condizioni previste dall’art. 2 del Decreto legge in epigrafe, il CUN osserva quanto segue:
1. gli ordinamenti didattici della Facoltà di diritto civile, articolati in un Corso di laurea in Scienze Giuridiche ed in un Corso di laurea specialistica in Giurisprudenza, sono strutturati seguendo le disposizioni del D.M. 509 per quanto attiene alle classi 31 e 22/S. E tuttavia essi debbono essere modificati come di seguito:
Corsi di laurea dell’area 12 – Scienze giuridiche
Classe 31 – Scienze giuridiche
Gli obiettivi formativi del corso di laurea, che ricalcano esattamente quelli della classe, vanno ulteriormente specificati. Il numero complessivo dei crediti per il corso di laurea triennale deve essere uguale (e comunque non superiore) a 180 cfu. Nella tabella delle attività formative vanno indicati i settori scientifico-disciplinari, non già i titoli dei singoli insegnamenti (così, IUS/01-Diritto privato e non “Diritto di famiglia”; così anche per “Diritto civile”, “Diritto canonico” e “Diritto dell’organizzazione internazionale”). La tabella ministeriale della classe 31 non prevede sotto-ambiti disciplinari nella indicazione delle attività formative caratterizzanti. Il titolo dell’ambito disciplinare delle attività affini e integrative è “Formazione interdisciplinare”, non già “Istituzionale, economico, comparatistico, comunitario”. I settori scientifico-disciplinari non contemplati dalla tabella ministeriale tra le attività affini e integrative ma attivati dalla sede vanno raggruppati in uno specifico “Ambito di sede” aggiuntivo.
Il numero di crediti assegnati alla prova finale e alla lingua straniera, da indicare separatamente, non può essere inferiore a 9 cfu. Il numero di crediti assegnati alle ulteriori conoscenze (linguistiche, …) non può essere inferiore a 10 cfu.
Classe 22/S – Giurisprudenza.
Gli obiettivi formativi del corso di laurea specialistica, che ricalcano esattamente quelli della classe, vanno ulteriormente specificati. Secondo la normativa vigente, il numero complessivo dei crediti per il corso di laurea specialistica deve essere uguale (e comunque non può eccedere) a 300 cfu, per cui la tabella va rimodulata sommando i crediti della laurea triennale e quelli della laurea specialistica per identificare un unico percorso quinquennale. Nella tabella delle attività caratterizzanti, i crediti assegnati agli ambiti disciplinari vanno indicati separatamente per gli ambiti “Privatistico”, “Pubblicistico”, “Penalistico” e del “Diritto dell’impresa” Il titolo dell’ambito disciplinare delle attività affini e integrative è “Istituzionale, economico, comparatistico, comunitario”, non già “Formazione interdisciplinare”. I settori scientifico-disciplinari non comtemplati nella tabella ministeriale tra le attività affini e integrative ma attivati dalla sede vanno raggruppati in uno specifico “Ambito di sede” aggiuntivo. Il numero di crediti riservati alla libera scelta dello studente non può essere, nel complesso, inferiore a 15 cfu. Il numero di crediti assegnati alla prova finale non può essere, nel complesso, inferiore a 30 cfu. Il numero di crediti assegnati alle ulteriori conoscenze (linguistiche, …) non può essere, nel complesso, inferiore a 15 cfu.

2. Per le attività didattiche di cui al presente parere l’Università Lateranense dispone di adeguate strutture edilizie, strumentali e didattico-scientifiche, attestate dalla documentazione allegata alla richiesta di riconoscimento (l’Ateneo è allocato in un immobile di proprietà della Santa Sede di 12.050 mq, con un campus di circa 10.000 mq; 21 aule per la didattica, 7 aule multimediali, 2 laboratori linguistici, 1 aula per proiezioni, un’aula magna di circa 1000 posti, una sala per atti accademici, 4 aule per docenti, 2 aule per ritrovo studenti; una segreteria didattica; una biblioteca generale con sezioni decentrate; una sala informatica);

3. I servizi agli studenti sono adeguati (l’Università favorisce l’accesso degli studenti con servizi per il diritto allo studio autofinanziati, strutturati in: a) borse di studio consistenti in vitto e alloggio presso il Collegium Lateranense, b) assegni di studio legati al “lavoro universitario” part-time, c) sussidi di studio; nell’Università sono inoltre attivi: una libreria; un bar e una mensa; un servizio fotocopie; iniziative sportive e teatrali);

4. Le attività di insegnamento sono impartite da personale docente in possesso di requisiti comparabili con quelli del personale docente delle Università italiane. In particolare l’Università ha un corpo docente di Professori stabili, ordinariamente assunti con concorso pubblico interno, ripartiti nei gradi di Ordinario e Straordinario e di Associato, Incaricato su cattedra e Incaricato. Si avvale inoltre di docenti esterni, di ruolo presso Università statali e non statali italiane.

Al momento, dunque, sussistono i presupposti di cui al DL n. 2 del 2004 come convertito. Il CUN sottolinea peraltro l’esigenza che sia assicurata nel tempo la verifica della loro permanenza.
Tutto ciò considerato, il CUN esprime Parere Positivo alla dichiarazione di equipollenza dei titoli rilasciati dalla Facoltà di diritto civile della Pontificia Università Lateranense alle lauree in Scienze Giuridiche (classe 31) e in Giurisprudenza (classe 22/S), alla condizione – che il CUN stesso si riserva di verificare sulla base delle opportune determinazioni dell’Università istante – che gli ordinamenti didattici considerati vengano adeguati a quanto sopra rilevato.