Osservatorio delle libertà ed istituzioni religiose

Olir

Osservatorio delle Libertà ed Istituzioni Religiose

Parere 02 maggio 2012, n.2064

Per antica consuetudine, che trova radice nella storia, l’ente
CAPPELLA DEL TESORO DI SAN GENNARO IN NAPOLI è oggi sottratto
all’applicazione della normativa in tema di fabbricerie di cui alla
l. 20 maggio 1985 n. 222 (art. 72) e relativo regolamento
d’attuazione (d.P.R. 13 febbraio 1987, n. 33). Per quanto qui più
specificatamente interessa, lo statuto (approvato con R.d. 7 giugno
1894) ed il regolamento (adottato con d.M. 23 gennaio 1926) della
Cappella disciplinano in modo del tutto peculiare, rispetto a quanto
previsto dall’art. 35 del d.P.R. 33/87, la composizione e la
procedura di nomina dei membri dell’organo che amministra l’ente.
Trovandosi ora nell’improcrastinabile necessità di procedere ad un
rinnovo statutario, l’ente rappresenta L’ESIGENZA pregiudiziale di
“CHIARIRE LA PROPRIA NATURA GIURIDICA”. Il Consiglio di Stato è
dunque investito della questione dal Ministero dell’Interno.
DUE SONO LE POSIZIONI che si confrontano avanti all’Alto Consesso.
Per un verso l’ente Cappella ritiene, in forza di una “obiettiva
disamina degli eventi che son all’origine della nascita e vita”
dello stesso, di essere collocabile nel novero degli ENTI FONDAZIONALI
MORALI DI NATURA PUBBLICISTICA: la “peculiarità identitaria … e
l’atipicità dei connotati … lo sottraggono ad ogni referibilità
alla disciplina pattizia di cui alla legge n. 222/85 e, quindi,
all’accostamento analogico alla figura giuscanonistica delle
fabbricerie”. Per il verso opposto il Ministero richiedente il
parere rappresenta come gli scopi perseguiti dall’ente, individuati
dall’art. 12 dello statuto nella “amministrazione dei beni della
Cappella e nomina del personale della Cappella e della Chiesa, del
Duomo, dell’Oratorio nella Villa alle Due Porte e della
Segreteria”, coincidano con gli scopi propri delle fabbricerie
indicati dall’art. 37 d.P.R. 33/87. Tale coincidenza di scopo,
finalità e funzioni farebbe della Cappella una FABBRICERIA E, COME
TALE, UN ENTE DI “NATURA ESSENZIALMENTE PRIVATISTICA” (secondo
quanto riconosciuto dallo stesso Consiglio di Stato in un precedente
parere – n. 289 del 28 settembre 2000).
Nella sua valutazione ricognitiva della natura della Cappella, il
Consiglio di Stato rileva anzitutto come tale soggetto giuridico sia
effettivamente caratterizzato da un’origine ed una storia del tutto
particolari dalle quali è discesa per l’ente un’atipicità
amministrativa e regolatoria che sopravvive ancora oggi. Nel compiere
questo rilievo viene però contestualmente riconosciuto come tale
atipicità trovasse la propria giustificazione nell’esigenza di
garantire all’ente, nel quadro degli ordinamenti precedenti a quello
attuale, l’autonomia e l’integrità del patrimonio necessarie per
l’attuazione delle proprie specifiche finalità. Oggi, mutato
l’assetto socio-economico-culturale, ci si deve domandare se tale
esigenza possa e debba ancora giustificare una regolamentazione
particolare per la Cappella.
L’ESATTA INDIVIDUAZIONE DELLA NATURA GIURIDICA DELL’ENTE in
questione – proseguono i consiglieri di Palazzo Spada – DEVE
DERIVARE piuttosto DA UN’ATTENTA VALUTAZIONE DELLE ATTIVITÀ SVOLTE:
SE, come risulta in effetti per la Cappella, LE ATTIVITÀ DI UN ENTE
COINCIDONO CON LE FINALITÀ PROPRIE PERSEGUITE DALLE FABBRICERIE (ART.
37 D.P.R. 33/87), ESSO DOVRÀ NECESSARIAMENTE ESSERE FATTO RIENTRARE
NELLA CONFIGURAZIONE COMUNE DELLA FABBRICERIA E AD ESSO DOVRÀ ESSERE
APPLICATA LA NORMATIVA GENERALE IN MATERIA. Nè potranno essere
sufficienti a sottrarre l’ente da tale applicazione antiche
tradizioni storiche che non trovano più ragion d’essere
nell’attuale assetto storico-economico-culturale.
Peraltro – conclude il Consiglio di Stato – NEL RISPETTO DELLA
PACIFICA APPLICAZIONE DELLA NORMATIVA GENERALE (in materia di
fabbricerie) SI DOVRÀ TENERE OPPORTUNAMENTE CONTO, IN SEDE DI
REVISIONE DELLO STATUTO, DELLA TRADIZIONE STORICA E DELL’ATIPICITÀ
DELLA CAPPELLA, bilanciando così l’esigenza primaria del rispetto
dell’applicazione della normativa generale e comune con quella, pur
rilevante, del mantenimento, ove compatibile, delle tradizioni
storico-culturali.

[La Redazione di OLIR.it ringrazia per la stesura dell’Abstract il
dott. Alessandro Perego]

Decreto Presidente Repubblica 01 settembre 1999, n.337

Decreto del Presidente della Repubblica 1° settembre 1999, n. 337: "Regolamento recante modifiche al Decreto del Presidente della Repubblica 13 febbraio 1987, n. 33, in materia di enti e beni ecclesiastici". (Da "Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana" n. 230 del 30 settembre 1999) Il Presidente della Repubblica Visto l'articolo 87 della Costituzione; Visto l'articolo 17, […]

Circolare ministeriale 03 novembre 1999, n.122

Ministero dell'Interno – Direzione generale degli affari dei culti. Servizio Affari dei Culti. Circolare n. 122 concernente: "D.P.R. 1 settembre 1999, n. 337 – Regolamento recante modifiche al decreto del Presidente della Repubblica 13 febbraio 1987, n. 33 in materia di enti e beni ecclesiastici", 3 novembre 1999. Con le circolari n. 104 del 12 […]

Legge 04 marzo 1870

Legge 4 marzo 1870: “Loi sur le temporel des cultes” [e successive modifiche introdotte dalla legge 3 ottobre 1999, n. 43] CHAPITRE I. Des budgets et des comptes de fabriques des églises paroissiales et succursales. Section I. – Du budget de la fabrique. Article 1. Le budget de la fabrique est avant le 15 août, […]

Sentenza 29 gennaio 1997, n.901

Le fabbricerie esistenti nelle chiese cattedrali dichiarate monumento
nazionale, le quali provvedono all’amministrazione del patrimonio e
dei redditi delle chiese stesse, nonché alla manutenzione degli
edifici, senza ingerenza alcuna nei servizi di culto, devono essere
inquadrate tra le associazioni non riconosciute. Esse, pertanto, pur
essendo prive di personalità giuridica, possono – ai sensi dell’art.
37 c.c. – gestire gli immobili di proprietà della chiesa, dare
attuazione a rapporti di locazione che li riguardano, disporre la
cessazione di quelli esistenti, e possono stare in giudizio a mezzo di
coloro che, secondo l’ordinamento interno dell’ente, ne hanno la
rappresentanza.

Statuto 30 giugno 2005

Statuto dell’Associazione delle Fabbricerie d’Italia (A.F.I.), 30 giugno 2005. Art. 1 – Costituzione, denominazione e durata È costituita l’“ASSOCIAZIONE DELLE FABBRICERIE D’ITALIA”, associazione senza scopo di lucro a norma degli artt. 36 e seguenti del Codice civile. L’Associazione ha durata illimitata, salvo quanto previsto dal presente statuto o dalle norme di legge. L’Associazione non ha […]

Decreto Presidente Repubblica 13 febbraio 1987, n.33

Decreto del Presidente della Repubblica 13 febbraio 1987, n. 33: “Approvazione del regolamento di esecuzione della legge 20 maggio 1985, n. 222, recante disposizioni sugli enti e beni ecclesiastici in Italia e per il sostentamento del clero cattolico in servizio nelle diocesi”. (Da “Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana” n. 41 del 19 Febbraio 1987) Il […]