Osservatorio delle libertà ed istituzioni religiose

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Osservatorio delle Libertà ed Istituzioni Religiose

Decreto 09 febbraio 2011

Il Marocco ha regolato l’istituto della Kafalah con procedura
giudiziaria ovvero un sistema di omologazioni e autorizzazioni
giudiziarie idonee ad assicurarne la funzione istituzionale di
protezione del fanciullo, riconosciuta anche dalla Convenzione di New
York del 1989 (art. 20). Ne consegue che – nel raffronto tra tale
istituto di diritto islamico e il modello dell’affidamento dei minori
previsto dal diritto italiano – prevalgono le analogie, perchè
entrambi gli istituti non hanno effetti legittimanti e non incidono
sullo stato civile del minore.
Nel caso in specie, dunque, la Corte di Appello ritiene dunque
applicabile l’art. 3 c. 2 lett. a ) del d.lgs. n. 30/2007,
nell’interpretazione secondo cui il diritto all’agevolazione
all’ingresso e soggiorno di talune categorie di familiari del
cittadino dell’Unione europea o italiano, diversi dal coniuge, dai
discendenti e ascendenti diretti, cioè quelli a carico o conviventi o
che soffrano di gravi condizioni di salute che rendano indispensabile
l’assistenza da parte del cittadino dell’Unione o italiano, non
può che tradursi nel rilascio del visto di ingresso per motivi di
riunificazione familiare (cfr. Corte di Appello di Venezia, decreto
3.2.2009
[/areetematiche/documenti/documents/corte_appello_venezia_decreto19012009.pdf]).

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In senso difforme: Tribunale di Verona, decreto 9 luglio 2010,
depositato il 12 luglio 2010 (I Grado)
[/areetematiche/documenti/documents/tribunale_verona_decreto_09072010.pdf]

Legge 05 febbraio 1992, n.91

Legge 5 febbraio 1992 n. 91: "Nuove norme sulla cittadinanza". (1) Pubblicata nella Gazz. Uff. 15 febbraio 1992, n. 38. (2) Per il regolamento di esecuzione, vedi il D.P.R. 12 ottobre 1993, n. 572. art. 1. 1. È cittadino per nascita: a) il figlio di padre o di madre cittadini; b) chi è nato nel […]

Ordinanza 09 settembre 2010, n.19247

Spetta al giudice amministrativo la giurisdizione esclusiva sulla
domanda di carattere inibitorio consistente nel divieto di impartire
lezioni di educazione sessuale agli alunni di una scuola investendo
tali domande il potere dell’amministrazione in ordine
all’organizzazione ed alle modalità di prestazione del servizio
scolastico.

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Cfr. Corte di Cassazione. Sezioni Unite. Ordinanza 25 maggio – 10
luglio 2006, n. 15614 [https://www.olir.it/documenti/?documento=3751]:
“Esposizione del crocifisso nelle aule scolastiche e giurisdizione
esclusiva del giudice amministrativo”.

Ordinanza 01 ottobre 2010, n.700

L’ordinanza impugnata, sebbene non intenda sanzionare di per sé la
mendicità, ma solo quella posta in essere recando disturbo e
molestia, si fonda su una norma di dubbia legittimità costituzionale.
Infatti l’articolo 54 TUEL novellato, che attribuisce al Sindaco un
vasto potere di ordinanza, esercitabile senza limiti di tempo e a
prescindere da situazioni di urgenza, è potenzialmente eversivo della
gerarchia delle fonti prevista dalla Carta costituzionale, che
consente in linea di principio solo alla legge e agli atti equiparati
di incidere sulla sfera giuridica di libertà del cittadino.

Comunicato 27 agosto 2010

Comunicato 27 agosto 2010: "Fac-simile di modulo per l’iscrizione dei minorenni alle attività di Oratorio (anno 2010-2011)". [dal sito www.chiesadimilano.it, sezione Avvvocatura] Per organizzare l’attività ordinaria di Oratorio le parrocchie chiedono ai genitori dei minorenni una serie di dati attraverso la predisposizione del modulo di iscrizione. A tal proposito è opportuno richiamare l’attenzione a quanto […]

Risoluzione 22 maggio 2001, n.1247

Council of Europe, Parliamentary Assembly. Resolution 22 May 2001, n. 1247 (2001): "Female genital mutilation". [1]  1. The Assembly recalls and reaffirms Resolution 1018 (1994) and Recommendation 1229 (1994) on equality of rights between women and men and the Declaration on Equality of Women and Men adopted by the Committee of Ministers on 16 November 1988. […]

Legge regionale 16 febbraio 2010, n.13

L.R. 16 febbraio 2010 n. 1: "Disciplina dei servizi e degli interventi a favore della famiglia". TITOLO I Principi, finalità, strumenti Art. 1 Principi. 1. La Regione Umbria riconosce la famiglia quale nucleo fondante della società, secondo quanto previsto dalla Dichiarazione dei diritti dell'uomo, dai Trattati internazionali in materia, dalla Costituzione, dallo Statuto regionale. 2. […]